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All'origine della questione balcanica
Dal Congresso di Vienna il Sacro romano impero uscì smembrato: da un lato la Confederazione Germanica (1815), futura Germania ('70), dall'altro l'impero austriaco (1806) poi austro-ungarico ('66). Quest'ultimo, debole (due corone, dodici etnie, miriadi di nazionalismi), dopo la GUERRA DI CRIMEA ('53) aveva rescisso la Santa alleanza con la Russia . Anche in virtù della crisi ottomana, sempre più queste potenze configgevano per predominio sui Balcani. -
Triplice Intesa (e Triplice Alleanza)
La rivalità austro-tedesca con la Russia si rinfocolò con la stipula della TRIPLICE INTESA (Ru, Fr, Gb) cui già dal 1882 si contrapponeva la TRIPLICE ALLEANZA (Gr, Au,It). Per l'impero austro-ungarico, che dopo il '70 non poteva più sperare di espandersi verso Germania e Italia, i Balcani erano anche l'unico sbocco "coloniale". La Germania guglielmina, che perseguiva una "politica di potenza" sia in Africa e Medio-oriente che nella Mitteleuropa, iniziava invece a sentirsi "accerchiata"... -
Le crisi marocchine
Il riconoscimento inglese della supremazia francese sul Marocco (1904) rischiò di provocare un conflitto con la Germania, che vedeva lese le sue mire imperialiste, sia nel '04 che nell'11 (quando la Germania sconfitta inviò la cannoniera PANTHER nel Porto marocchino di Agadir). Il riconoscimento inglese del predominio francese sul Marocco si aggiungeva a quello su Tunisia (1882) e Algeria ('47) e faceva seguito al riconoscimento della supremazia inglese sull'Egitto ('83). -
La polveriera balcanica
L'impero ottomano era in crisi da tempo (erano già perse Grecia 1814, Romania '53, Bulgaria '76, Serbia e Montenegro '78, Libia, Dodecaneso 1912). Nel '12 l'Austria occupò la Bosnia-Erzegovina e irritò la Russia interessata allo sbocco Mediterraneo che sostenne la Serbia nelle GUERRE BALCANICHE (Ser, Gr, Bul vs Tur '12; Ser, Gr, Tur vs Bul) in funzione anti-austriaca. Pur vittoriosa, la Serbia non ottenne sbocco a mare: nel '13 era nata l'Albania e la "slava" Bosnia-Erzegovina restava austriaca -
Cause remote
Politiche:
-Fr vs Gr: Alsazia e Lorena
-Au e Tur vs Rus: Balcani
-Debolezze interne Au (Slavi e Italiani) e Tur (giovani Turchi e guerre balcaniche)
-Sistema duplici alleanze
Economiche:
-Gb e Tur vs Gr: Mitteleuropa, Balcani, Africa centrale e Medio Oriente
-competizione globale per materie prime
Militari:
-militarismo
-corsa agli armamenti (industriali)
Culturali:
-nazionalismo
-razzismo
-darwinismo sociale
-"giovanilismo"
-esaltazione guerra e violenza
L'IMPERIALISMO le compendia tutte... -
Causa scatenante
Uno studente nazionalista serbo della Bosnia-Erzegovina (protettorato austriaco), col placet del governo serbo, uccise l'erede al trono austro-ungarico, l'arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie in un ATTENTATO A SARAJEVO (26/06). L'Austria inviò alla Serbia un ultimatum irricevibile (26/07) e le dichiarò guerra subito dopo (28/07). -
La Germania all'attacco
Alla mobilitazione dell'esercito russo (29/07), la Germania reagì dichiarando guerra a Russia (01/08) e Francia (03/08), VIOLANDO LA NEUTRALITÀ DI BELGIO e Lussemburgo provocando così l'entrata in guerra dell'Inghilterra (04/08). Imperialismo o "psicosi da accerchiamento? L'avanzata tedesca sul fronte occidentale fu travolgente ma si arrestò con la battaglia della Marna (6-12/09). Similmente accadde, sul fronte orientale, col le battaglie di Tannenber (25-30/08) e dei Laghi Masuri (4-10/09). -
L'Italia neutrale
La Triplice è alleanza difensiva: restare neutrali o attaccare l'Austria e "liberare" Trento e Trieste?
NEUTRALISTI pacifisti (maggioranza):
-liberali giolittiani
-socialisti internazionalisti (i più)
-cattolici.
INTERVENTISTI nazionalisti (minoranza "rumorosa"):
-di destra (irredentisti): esercito, corte, grande industria, piccola borghesia, intellettuali dannunziani
-di sinistra: socialisti per cui la guerra prepara la rivoluzione (Mussolini cacciato dall'"Avanti" fonda il "Popolo d'Italia") -
Guerra di posizione
Con la Marna (500.000 morti) si passò dalla speranza di una guerra di movimento alla realtà della guerra di posizione. Nell'inferno delle TRINCEE (esposte alle intemperie, infestate di cadaveri e parassiti), i soldati cadevano come mosche sotto il fuoco delle artiglierie nemiche, senza nessun progresso apprezzabile. Il patriottismo non potè vincere il terrore di una morte inutile ed ineluttabile: nevrosi e tentativi di evasione dilagarono e vennero puniti con processi e pubbliche esecuzioni. -
Nuove tecnologie...
Le nuove tecnologie industriali (gas, artiglieria pesante e mitragliatrici, carri armati, velivoli e SOTTOMARINI con radiofonia) mutarono il volto della guerra. Se quella ottocentesca, di movimento, si fondava sulla sorpresa e sull'abilità di eserciti di professionisti che strappavano territori al nemico in decisivi scontri campali, quella attuale, di posizione, era decisa dalla qualità e quantità degli armamenti, dal coinvolgimento dei civili e dal logoramento delle risorse avversarie. -
...e mobilitazione totale
La nuova guerra non risparmiò nessuno: la leva era di massa e i civili erano coinvolti nel conflitto o perché, loro malgrado, sulla linea del fronte o perché mobilitati quale "FRONTE INTERNO". Apparati statali (burocratici o militari) presero infatti il totale controllo della PRODUZIONE, RICONVERTENDOLA in funzione del conflitto. In Germania si parlò di "socialismo di guerra" o dittatura militare. Si ricorse anche alla censura - contro il "nemico interno", il "disfattista" - e alla propaganda. -
Il genocidio degli Armeni
Questa minoranza etnica cristiana divisa fra Russia e Turchia era da tempo perseguitata dagli ottomani musulmani (anche Giovani Turchi). Quando gli armeni turchi rifiutarono di combattere i "fratelli" russi ('14), l'impero ottomano ne decise l'eliminazione sistematica e la deportazione in campi di concentramento. Nonostante il negazionismo turco, il GENOCIDIO ARMENO causò 1,5 (su 2) milioni di vittime. Molti dei superstiti migrarono verso le Americhe (specie USA) e l'Europa (specie Francia). -
Il Patto di Londra
Il ministro degli esteri Sonnino del governo Salandra, all'insaputa del Parlamento largamente neutralista, firma in segreto il PATTO DI LONDRA: l'Italia entrerà in guerra con l'Intesa in cambio non solo di Trento e Trieste ma anche di: Sud Tirolo (Alto Adige), Istria (senza Fiume), Dalmazia, base di Valona (Albania), bacino carbonifero di Andalia (Turchia), riconoscimento del Dodecaneso e partecipazione alla spartizione dell'impero coloniale tedesco... -
L'Italia in guerra
Artatamente aizzata l'opinione pubblica su posizioni interventiste (si distinsero in tal senso D'Annunzio e Mussolini) l'Italia dichiara guerra all'Austria e, in agosto, alla Germania. Drammaticamente impreparata sotto il profilo militare (ai soldati mancava persino l'elmetto...) e guidata dall'inetto generale Cadorna (ragionava secondo logiche ottocentesche e puniva con decimazioni sommarie i disertori) l'Italia subì ingenti perdite nelle PRIME QUATTRO BATTAGLIE DELL'ISONZO (06-07/'15) -
La liberazione di Gorizia
L'esercito di Cadorna riuscì in seguito a resistere alla Strafexpedition ("spedizione punitiva" contro il precedente alleato) austriaca (06/'16), a LIBERARE GORIZIA per rientrare, con le "spallate autunnali del Carso" sulle medesime posizioni del fronte iniziale... -
L'avanzata degli imperi centrali
Fino al '16 la guerra sorrise agli imperi centrali, specie dopo la sconfitta tedesca dei russi ai Laghi Misuri (02/'15), dei francesi a Verdun (02-12/'16), l'ingresso in guerra della Bulgaria (10/'15), la sconfitta di Serbia e Romania Le sorti cambiarono con la resistenza anti-tedesca degli inglesi nella battaglia navale dello Jutland (06/'16), dei francesi alla SOMME (06-12/'16: un milione di morti), dei russi sul fronte austriaco (06/'16). Iniziava a pesare anche il lungo blocco navale inglese -
La svolta del '17
Nonostante l'uscita di scena della Russia (che, appena scoppiata la rivoluzione di febbraio, firma la pace di Brest-Litovsk (03/'17) e cede alla Germania Polonia e paesi baltici), a segnare le sorti del conflitto è l'ingresso in guerra degli USA (convinti dalla guerra sottomarina tedesca, che già nel '15 aveva affondato il Lusitania, ad abbandonare, per interessi perlopiù economici, il tradizionale isolazionismo, la "dottrina Monroe" che ne guidava da circa un secolo la politica estera). -
La disfatta di Caporetto
Liberi di concentrarsi sul fronte occidentale (i russi sono usciti dal conflitto), gli austriaci (con appoggio tedesco) sconfiggono gli italiani a Caporetto. La ritirata dei soldati esausti e mal guidati è una disfatta (persi 400.000 uomini (sui 615.000 dell'intero conflitto, 100.000 sepolti a RE DI PUGLIA) e 150 chilometri): cadono i capi di esercito (Cadorna viene sostituito da Diaz, meno feroce coi soldati, arresterà gli austriaci sul Piave (11/'17)) e governo (a Salandra succede Orlando). -
La conclusione del conflitto
Dopo: le vittorie anglo-francesi sui tedeschi nelle battaglie della Marma e di Aminies (giugno-luglio), la resa della Bulgaria agli eserciti franco-serbi e la dichiarazione di indipendenza di Cecoslacchia, Ungheria a e Iugoslavia dall'Austria (settembre), la sconfitta degli austriaci da parte italiana a Vittorio Veneto (29 ottobre), la proclamazione della Repubblica in Germania (9 novembre) ed Austria (11 novembre), venne firmato l'ARMISTIZIO DI RETHONDES ed ebbe fine la prima guerra mondiale. -
Le trattative di Versailles
Con un bilancio di 9 milioni di morti e 21 milioni di feriti (di cui 10 gravemente invalidi) si intavolarono le TRATTATIVE DI PACE a VERSAILLES. Fra i protagonisti e vincitori (Wilson USA, Clemenceau FR, Lloyd George GB, Orlando IT), si affermò non la linea pacifista e democratica di Wilson ("14 punti" incentrati di autodeterminazione delle nazioni e libertà dei commerci) ma quella punitiva di Cleamenceau, che puntava al contenimento e l'umiliazione della Germania. -
La NUOVA CARTA dell'Europa
La Germania perse colonie, Alsazia, Lorena e sfruttamento Saars, Danzica (continuità territoriale dato il "corridoio polacco"), paesi baltici, buona parte di esercito e armi e fu costretta a pesanti riparazioni. Nacquero: Ungheria, Cecoslocacchia, Iugoslavia (prima austro-ungariche), Finlandia, Lettonia, Lituania, Estonia (prima russe), Armenia (prima turca), una ridotta Austria. Palestina e Iraq divennero inglesi, la Siria francese. L'Italia ottenne Trento, Trieste, Alto Adige e Venezia-Giulia. -
La fine della centralità europea
Quattro imperi secolari erano morti: austro-ungarico, tedesco, russo e turco (l'Austria, Germania e Turchia divennero repubbliche geograficamente ridimensionate). Nuovi stati nazionali erano nati (Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Armenia). L'Italia insoddisfatta di avviava verso l'avvento del fascismo, che prosperò sul malcontento e l'insoddisfazione di reduci, nazionalisti e irredentisti. L'EUROPA PERDEVA IL SUO PRIMATO mondiale (a favore degli USA). -
Spunti e curiosità
Filmografia:
-1917 (Sam Mendes 2019)
-War Horse (Steven Spielberg 2011)
Curiosità:
-Nella serie tv Peaky Blinders, l'ammirazione per Thomas Shelby nasce dalla sua eroica partecipazione alla battaglia della Somme ed uno dei suoi fedelissimi è un ex commilitone con permanenti e gravi danni psichici post traumatici
-Le Kardashian (specie Kim), discendenti di un migrante (pre genocidio) armeno in USA, agiscono da lobbiste a favore del riconoscimento del genocidio armeno da parte del governo USA -
Attualità
Attualità
-conflitto greco-turco per la sovranità sul Dodecaneso (diritto di trivellazione a Kastellorizo)
-conflitto franco-turco (anche) per il riconoscimento francese del genocidio armeno, inviso al negazionismo turco (oltre a: v.sopra; "separatismo" (integralismo musulmani che non riconosce la laicità della Repubblica sancita dalla Rivoluzione) criticato da Macron dopo la decapitazione di Paty, cui seguono i fatti di Nizza)
-conflitto azero-armeno nell'Artsakh (già Nagorno Karabakh)