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I due fronti e l'entrata dell'Impero Ottomano.
La guerra avveniva su due fronti, quello occidentale, che rimase in stallo per lungo tempo combattendo nelle trincee. Sul fronte orientale vi era invece la Russia che completava le sue mire sulla Prussia, e infliggendo anche una dura sconfitta alle truppe austro-ungariche.
nel novembre del 1914 entrò in guerra anche l'Impero Ottomano a fianco della Germania e dell'Austria. -
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Il fronte interno.
A causa della guerra la popolazione era provata dalla fame, si giunse al razionamento dei beni e la denutrizione portò alla creazione del mercato nero, il quale offriva cibo a prezzi elevatissimi solo alle classi che se lo potevano permettere.
Al fine di risolvere le problematiche sul fronte interno, i governi fecero ricorso ad un apparato di propaganda, in modo da diffondere nella popolazione un sentimento patriottico e nazionalista, attraverso slogan e manifesti. -
L'attentato di Sarajevo
La guerra inizia a causa dell'attentato all'arciduca Ferdinando, erede del trono austro-ungarico, e sua moglie, il che ha portato l'Austria-Ungheria, il 28 luglio del 1914, a dichiarare guerra alla Serbia.
La dichiarazione fece scattare il sistema di alleanze che porto tutta l'Europa in conflitto. -
L'Italia in Guerra.
Allo scoppio della guerra l'Italia era divisa tra neutralisti ed interventisti, i primi erano sfavorevoli alla guerra, preferendo un atteggiamento neutrale, mentre gli interventisti, di quale Benito Mussolini come figura più rappresentativa, volevano l'entrata in guerra.
nonostante la decisione di rimanere neutrali, Salandra e Sonnino, il 26 aprile 1915 firmarono il patto di Londra, all'insaputa del Parlamento. -
Battaglie di Verdun e Somme.
Il fronte occidentale rimaneva in una situazione di stallo, allorchè la Germania decise di rompere le linee nemiche concentrando le proprie armate nella fortezza di Verdun. In risposta a questo attacco l'Intesa ingaggiò un battaglione sul fiume francese Somme, dove vennero utilizzati per la prima volta i carri armati.
L'esito degli scontri portò a un miglione di morti da parte di entrambe le nazioni. -
La guerra navale.
Nonostante la Germania sembrasse più forte sul fronte terreno, non valeva la stessa cosa per il fronte marittimo, nelle acque delle isole britanniche, dove la marina britannica aveva messo in atto un blocco navale al fine di impedire l'ingresso delle navi tedesche nei porti.
La Germania in difesa rispose con una guerra sottomarina, che prevedeva l'attacco a qualsiasi nave. La Germania tentò di sconfiggere la flotta britannica nella battaglia dello Jutland, ma ne uscì solo più indebolita. -
Strafexpedition.
Nel maggio del 1916 gli austriaci organizzarono un "spedizione punitiva" nei confronti degli italiani, orami considerati traditori della Triplice Alleanza. La spedizione segnò la fine del governo di Salandra in Italia, sostituito da Paolo Boselli il quale estese la dichiarazione di guerra alla Germania. -
La pace di Brest-Litovsk.
La Russia si trovava in una condizione di profonda crisi a causa delle ingenti perdite della guerra, lo scoppio di uno sciopero generale portò poi alla caduta del regime zarista, a cui si sostituì Lenin, il quale iniziò subito le trattative con l'Austria-Ungheria e la Germania per l'uscita dal conflitto. -
L'entrata egli Stati Uniti.
L'America era coinvolta negli affari europei tramite i rapporti commerciali e finanziari con l'Intesa, la quale aveva chiesto ingenti somme all'America per la partecipazione alla guerra, dunque quando le truppe della flotta tedesca attaccarono i mercantili statunitensi, il presidente Wilson dovette rispondere, dichiarando guerra alla Germania il 6 aprile 1917, identificandola come una "guerra per la democrazia". -
I "Quattordici punti".
L'8 gennaio 1918 il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson enunciò il suo programma per la pace, conosciuto anche come i "Quattordici punti", nel quale vengono spiegate le condizioni al fine di mantenere la pace, si riferivano a questioni territoriali, ai principi generali per le nuove relazioni internazionali e l'ultimo punto prevedeva la creazione della Società delle Nazioni. -
La sconfitta della Germania.
La Germania insieme a tutte le sue alleate si trovavano in grave crisi dal punto di vista militare ed economico, tanto che la Germania per poter affrettare i tempi decise di sferrare un attacco in Francia a San Quintino, ma venne arrestata. Nell'estate del 1918 grazie al supporto dell'armata americana la Germania fu sconfitta definitivamente nella battaglia di Amiens. -
La Nascita della Società delle Nazioni.
Nonostante l'intento di Wilson nella creazione della Società delle Nazioni, questa si rivelò debole, a causa di una mal organizzazione, alla mancanza di una forza militare ma anche alla mancata adesione degli Stati Uniti. Emersero cosi i limiti dei trattati di pace, che riusciranno a condizionare pesantemente il dopoguerra. -
Il trattato di Versailles.
Il trattato di Versailles del 28 giugno 1919, stipula la pace con la Germania, imponendo però determinate concessioni territoriali e imponenti riparazioni di guerra, oltre ad altri obblighi. -
Gli altri trattati.
Subito dopo il trattato di Versailles, si è stipulato il trattato di Saint-Germain con l'Austria, il trattato del Trianon con l'Ungheria, il trattato di Neuilly della Bulgaria e il trattato di Sèvres in cui vene stabilito il nuovo assetto della turchia.