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Attentato di Sarajevo
In questa data l’arciduca ed erede al trono d’Austria-Ungheria, Francesco Ferdinando, fu ucciso insieme alla moglie Sofia mentre si trovava in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. L’attentatore era Gavrilo Princip, un anarchico austriaco. -
L'Austria dichiara guerra alla Serbia
Pochi giorni dopo l'attentato, l'Austria dichiara guerra alla Serbia. Dopo di che, con questo pretesto, la Germania attacca la Francia e la Russia; alleandosi poi con l'Austria tramite gli accordi della Triplice Alleanza, (Questa volta senza l'Italia che decide di rimanere neutrale*) a questo punto inizia il conflitto con la Triplice Intesa (Formata da Francia, Regno Unito e Russia.) -
L'Italia si dichiara neutrale
L'Italia si dichiara neutrale perché, in primo luogo, essendo la Triplice Alleanza un patto difensivo, il governo non si sentiva obbligato a intervenire. In secondo luogo i rapporti dei prefetti avevano rivelato che la maggioranza degli italiani non voleva partecipare al conflitto. Parecchi esponenti della politica erano inoltre convinti, che fosse meglio commerciare liberamente con tutte le potenze, per poi in un secondo momento decidere di schierarsi da parte di quella più potente. -
Prima battaglia della Marna
Fu uno scontro decisivo avvenuto nella regione compresa tra i fiumi Marna e Ourcq, a est di Parigi. L'esercito tedesco arrivato fino a pochi chilometri dalla capitale francese, venne inaspettatamente contrattaccato dall'esercito francese. La battaglia si svolse tra il 5 e il 12 settembre 1914 e si concluse con la vittoria anglo-francese. La prima battaglia della Marna segnò quindi un momento decisivo della prima guerra mondiale, decretò il fallimento degli ambiziosi piani tedeschi. -
La guerra d’usura sul fronte occidentale
Tutti pensavano che questa sarebbe stata una guerra breve, ma nell’autunno 1914 da guerra di movimento si è passati a definire questo conflitto una guerra di trincea. Gli uomini vivevano rintanati nelle profondità della trincea amica, in lotta con il freddo, il fango, i topi e i pidocchi, esposti al tiro dei cecchini e ai continui cannoneggiamenti avversari. Successivamente verso la fine dell'anno venne definita una guerra di usura, per via della perdita di molti uomini e molte risorse. -
La guerra sui mari
Si svolse all'interno del bacino del mar Mediterraneo(tra il 1914 e il 1918), il quale divenne uno dei teatri in cui le forze navali degli imperi centrali si scontrarono con quelle degli stati della Triplice intesa; nonostante l'impegno profuso da entrambe le parti per un dominio sul mare che bagna le coste interne dell'Europa, nessuno dei due schieramenti riuscì mai ad affermarsi in modo deciso, e anche questa parte della guerra fu cruenta e tragica. -
I tedeschi usano il gas a Ypres
Per la prima volta nella storia, sul fronte occidentale, furono utilizzate su larga scala armi chimiche. I tedeschi per far ritirare le truppe nemiche dalle trincee rilasciarono, da 5.730 bombole, 168 tonnellate di un gas di cloro su un fronte di circa sei chilometri, causando circa 5.000 morti nello schieramento alleato nel giro di dieci minuti. Essendo più denso dell'aria, il gas tendeva a raccogliersi sul fondo delle trincee, forzando gli occupanti ad abbandonarle. -
Patto di Londra (l'Italia entra in guerra)
La decisione di far partecipare l'Italia alla guerra venne presa inizialmente da Salandra, appoggiato nel suo interventismo dal re Vittorio Emanuele III e dall’esercito. l'Italia il 26 aprile 1915 firmò il Patto segreto di Londra, con il quale si impegnò a sostenere la guerra a fianco della Triplice Intesa. Esso impegnava l’Italia a entrare in guerra in cambio, al termine del conflitto avrebbe ricevuto dei territori. Il 24 maggio 1915, Vittorio Emanuele III annunciò l'entrata in guerra. -
La battaglia di Verdun
Ebbe luogo tra febbraio e aprile 1916. Il tentativo di sfondamento tedesco non ebbe successo: caddero tra attaccanti e difensori 800.000 uomini, con guadagni territoriali irrisori -
la Battaglia della Somme
Fu scatenata il 1° luglio 1916 da francesi e inglesi per respingere i tedeschi. Fu sacrificato un milione di soldati, anche in questo caso senza apprezzabili avanzamenti delle truppe. -
L'abbandono della guerra da parte della Russia e le rivoluzioni
I russi furono respinti a Galizia con gravissime perdite nel 1914: dimostrando che l'esercito russo era inadeguato per la guerra. Così i tedeschi iniziarono a penetrare nel territorio russo. Dopo un ribaltamento del fronte da parte dei russi nel 1916, la guerra a est conobbe la sua fine, quando la rivoluzione scosse la Russia e determinò la caduta dello zar Nicola II. Pochi mesi più tardi, i bolscevichi di Lenin abbandonarono la lotta contro l'Alleanza firmando l'armistizio il 25 dicembre 1918. -
L'entrata in guerra degli Stati Uniti D'America
Il crollo della Russia zarina, permise a Germania e Austria-Ungheria di concentrare le loro forze sul solo fronte occidentale. Successivamente entrarono in guerra gli Stati Uniti, a fianco di Regno Unito e Francia; che fu provocato dalla presa di mira di sottomarini statunitensi neutrali da parte della Germania, nel
tentativo di impedire agli inglesi di rifornirsi di materiale bellico. Alla fine il 6 aprile 1917 gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania. -
la Battaglia di Passchendaele
Si è svolta tra luglio e novembre 1917 tra la Germania, la Gran Bretagna e la Francia. A causa di questo scontro, altri 800.000 soldati caddero morti o feriti nell’attacco alleato alle posizioni tedesche; come nei casi precedenti, la linea del fronte rimase pressoché invariata. -
La disfatta Italiana a Caporetto
La battaglia di Caporetto, fu uno scontro combattuto tra le forze congiunte degli eserciti austro-ungarico e tedesco, contro il Regio Esercito italiano. L'attacco, cominciato alle ore 2:00 del 24 ottobre 1917 contro le linee della 2ª Armata italiana sulla linea tra Tolmino e Caporetto, portò alla più grave disfatta nella storia dell'esercito italiano, al collasso di interi corpi d'armata e al ripiegamento dell'intero esercito italiano fino al fiume Piave. Ancora oggi è ricordata come "disfatta". -
Prima disfatta sul Piave
La prima battaglia del Piave si svolse al confine tra Trentino e Veneto, tra il Regio Esercito italiano da una parte e le forze dell'Impero tedesco e dell'Impero austro-ungarico dall'altra. Le truppe italiane, credute vinte e moralmente distrutte dopo la battaglia di Caporetto, opposero invece una tenace resistenza nei dintorni del monte Grappa tra le rive del Brenta e del Piave, permettendo così alla linea difensiva di continuare a resistere all'offensiva nemica, bloccando l'esercito tedesco. -
Trattato di Brest-Litovsk
Il 3 marzo del 1918 nella città di Brest-Litovsk, nell’odierna Bielorussia, la neonata Repubblica Sovietica russa firma la pace con gli Imperi centrali. Il trattato sancisce la vittoria di questi ultimi sul Fronte Orientale e l’uscita di scena della Russia dalla Prima Guerra mondiale. -
Armistizio di Salonicco (l'armistizio della Bulgaria)
L'armistizio di Salonicco fu siglato il 29 settembre 1918 alla Convention per l'armistizio della Bulgaria a Salonicco, in Grecia, fra il regno di Bulgaria e le forze alleate. L'incontro avvenne a seguito della richiesta, da parte del governo bulgaro, di un accordo per il cessate il fuoco. L'armistizio pose materialmente fine alla partecipazione della Bulgaria al primo conflitto mondiale e stabilì i termini della smobilitazione e del disarmo delle forze armate per quel Paese. -
La disfatta finale sul Piave (Vittorio Veneto)
La battaglia di Vittorio Veneto o terza battaglia del Piave, fu l'ultimo scontro armato tra Italia e Impero austro-ungarico. Si combatté tra il 24 ottobre e il 4 novembre 1918 nella zona tra il fiume Piave, il Massiccio del Grappa, il Trentino e il Friuli e seguì di pochi mesi la fallita offensiva austriaca del giugno 1918 che non era riuscita a infrangere la resistenza italiana sul Piave e sul Grappa e si era conclusa con un grave indebolimento della loro forza. -
Armistizio di Villa Giusti
L'armistizio di Villa Giusti venne firmato il 3 novembre 1918 nella villa del conte Vettor Giusti del Giardino a Padova fra l'Impero austro-ungarico e l'Italia. Entrò però in vigore solo a partire dal giorno dopo, il 4 novembre 1918. -
Armistizio di Compiègne
L'armistizio di Compiègne fu l'accordo sottoscritto alle ore 05:00 dell'11 novembre 1918 tra l'Impero tedesco e le potenze Alleate in un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiègne in Piccardia; l'atto segnò la resa della Germania e quindi la fine dei combattimenti della prima guerra mondiale.