L'Italia e la sua entrata in guerra

  • Una presa di posizione

    Una presa di posizione
    L'Italia si trova in una situazione difficile,costretta a fare i conti con la guerra che dilaga in Europa e, in quanto membro della Triplice Alleanza,valutare se entrare in guerra o meno. Subito nascono due schieramenti:
    -Gli interventisti:sono favorevoli all'entrata in guerra;
    -I neutralisti:sono favorevoli alla neutralità dell'Italia.
    Il 2 Agosto 1914 l'Italia dichiara ufficialmente di voler restare neutrale.
  • Period: to

    Dibattito nazionale

    Subito dopo la dichiarazione di neutralità si susseguono accese discussioni fra interventisti e neutralisti. I primi sostengono che l'entrata in guerra dell'Italia porterebbe solo vantaggi quali l'annessione dei territori irredenti,un arricchimento per le aziende per la domanda crescente di risorse quali vestiti o armi e alcuni letterati vedono la guerra come polizia del mondo. Gli altri sostengono che il Paese possa trarre benefici restando neutrale.
  • Giovanni Giolitti

    Giovanni Giolitti
    Giovanni Giolitti,più volte presidente del consiglio dei ministri,fu il rappresentante per eccellenza dei neutralisti,sebbene cedette il governo al moderato liberale Antonio Salandra. Pensava che l'Italia potesse trarre i maggiori benefici divenendo fornitrice dei beni necessari ai Paesi in guerra mantenendo una posizione neutrale.
  • Benito Mussolini

    Benito Mussolini
    Ex membro del Partito Socialista,Benito Mussolini fu uno dei principali esponenti degli interventisti.Fino al Novembre del 1914 rimase fermamente pacifista,tuttavia cambiò idea in favore dell'entrata in guerra dell'Italia.Fu direttore del giornale "Avanti!",e tra i massimi dirigenti del PSI prima del suo cambio di idee.
  • Il patto di Londra

    Il patto di Londra
    La Triplice Intesa,formata da Inghilterra,Francia e Russia,guardava l'Italia come possibile nuovo alleato nel conflitto mondiale.Quest'ultima si era dichiarata neutrale usando un cavillo nel patto con la Triplice Alleanza,poichè era prevista l'entrata solo in caso di difesa.Tuttavia l'alleanza,oltre alla Germania,era stata stipulata anche con l'Austria,rivale storica del Paese.Fu così che il governo,tramite il ministro degli esteri Sidney Sonnino,siglò l'alleanza con l'Intesa col patto di Londra
  • Un patto segreto

    Un patto segreto
    Il Patto Di Londra fu un accordo che prevedeva l'intervento armato dell'Italia a sostegno della Triplice Intesa entro trenta giorni.In cambio avrebbe ricevuto il diritto di estendere il territorio in Istria e nella Venezia tridentina,l'annessione delle isole greche del Dodecaneso e una parte della Dalmazia,e un equo compenso coloniale in caso di spartizione dei possedimenti tedeschi in Africa. Il patto restò segreto fino al 1917,sia per l'opinione pubblica,siaper le forze politiche.
  • Le radiose giornate di Maggio

    Le radiose giornate di Maggio
    Nel Maggio del 1915 gli interventisti organizzarono molte manifestazioni in ogni piazza del Paese,guidati da Gabriele D'Annunzio come principale oratore.Tuttavia il Parlamento era ancora favorevole alla posizioni di neutralità,posizione poggiata dall'allora stimato Giolitti.Il suo successore al Governo,Antonio Salandra,fu invece favorevole all'entrata in guerra,e vedendo che il Parlamento era contrario alla sua idea,decise di rassegnare le dimissioni. Tuttavia il re le rifiutò.
  • L'Italia entra in guerra

    L'Italia entra in guerra
    Il Parlamento italiano si trovò di fronte ad una situazione singolare. Le dimissioni di Salandra erano state rifiutate dal re Vittorio Emanuele III,atto che simboleggiava il pensiero favorevole alla guerra di quest'ultimo. Giolitti era partito per il Piemonte il giorno prima,lasciando il Parlamento privo della sua ufficiosa guida.Così il Parlamento si trovò a proclamare i pieni poteri al Presidente del Consiglio dei Ministri,e nel 24 Maggio 1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria.