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I Tre Ordini
Nel Settecento la popolazione francese era divisa in tre grandi ordini o stati: il PRIMO STATO, formato dal clero; il SECONDO STATO, formato dai nobili; il TERZO STATO, formato dal resto della popolazione (98% della popolazione totale) -
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La crisi economica
Nel Settecento le spese per la corte, il mantenimento dell'esercito e di tutti gli apparati dello stato erano molto alte e lo stato riusciva a malapena a bilanciare le entrate. -
Morte di Luigi XIV
Luigi XIV, durante il suo regno assolutistico, era riuscito a favorire una crescita della nazione e in particolare del ceto borghese e mercantile. -
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Il regno di Luigi XV
Durante i decenni successivi alla morte di Luigi XIV, sotto il regno di Luigi XV, la Francia aveva subito sconfitte militari e la sua forza e il suo prestigio si erano ridotti. i costi delle guerre non venivano bilanciati né con nuove conquiste che con il commercio, quindi vennero alzate le tasse a dispetto del TERZO STATO -
Luigi XVI sale al trono
Nel 1774 la tensione sociale era ormai altissima a causa della disuguaglianza tra le Tre classi e in particolare dell'ingiusto sistema fiscale -
La Francia in bancarotta
In questo periodo Luigi XVI, bloccato dall'aristocrazia, non riuscì ad attuare le riforme fiscali utili alla Francia e a questo punto la metà delle entrate dello stato erano impiegate per pagare gli interessi accumulati negli anni precedenti -
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Luigi XVI convoca gli Stati Generali
Per evitare la bancarotta dell stato, Luigi XVI provò a far pagare le tasse ANCHE alla nobiltà e al clero che, contrari obbligarono il sovrano a convocare gli Stati Generali, un assemblea che poteva convocare solo il re e che non si riuniva dal 1614 -
Gli Stati Generali si riuniscono
A Versailles, i Tre ordini si riunirono con i rispettivi rappresentanti, vennero letti i "quaderni delle lamentele", in cui tutti potevano esprimere il malfunzionamento dello stato al sovrano.
Una volta aperti i lavori dell'assemblea, il TERZO STATO chiese che venisse cambiato il sistema di votazione: dal voto per ordine a voto per testa.