La Germania imperialista e nella prima guerra mondiale

By laso17
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    Nascita della società di massa

    La seconda rivoluzione industriale è il periodo che rende possibile la nascita di questa nuova società. L'aumento della produttività porta ad un aumento della popolazione. Cresce il ceto medio, costituito dalla piccola borghesia e diventa sempre più grande il settore terziario. Anche il voto diventa di "massa" e la Germania per prima nel 1871 riconosce il diritto di voto a tutti i maschi maggiorenni. L'attenzione per la politica aumenta e in quel periodo nascono i primi partiti e sindacati.
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    La febbre imperialista

    Il termine imperialismo indica la volontà di uno Stato di estendere il proprio dominio (politico, economico e culturale) su altri territori sempre più vasti, formando appunto un impero.
    Il termine infine assunse il suo significato più noto: la tendenza di una nazione ad imporre il suo dominio economico e ad influenzare la politica interna di altri paesi con l'obiettivo di avviare la costruzione di imponenti imperi economici (ad es. sfruttare gli schiavi e le materie prime).
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    Ventennio di pace

    Per tutta l'Europa questo ventennio aiutò a riprendersi dai costanti impegni bellici con una crescita e uno sviluppo economico generale. Bismark con la diplomazia riuscì a garantire la pace in questo ventennio. Vi erano comunque delle tensioni: il revanscismo francese, le rivendicazioni nazionaliste dei Balcani, unite alle ambizioni territoriali di Austria e Russia in quell'area.
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    Nuovo contesto culturale e nuove teorie nel campo filosofico, politico, scientifico e psicologico e psicoanalitico

    Friedrich Nietzsche sconvolse il positivismo filosofico dell'epoca con la visione ciclica della storia dell'uomo, rifiutando l'idea di un continuo progresso della specie.
    Max Weber, un politologo, denunciò come l'inevitabile crescita della burocrazia avrebbe in futuro minacciato la libertà individuale.
    Max Planck con la fisica quantistica e Albert Einstein con la teoria della relatività sconvolsero il mondo della scienza.
    Wilhelm Wundt prima di Freud scrisse trattati sullo studio della psiche.
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    Grande depressione di fine Ottocento

    Periodo di crisi. Si passò dal capitalismo concorrenziale a quello organizzato: l'economia nazionale sostenuta con il protezionismo, con le commesse statali e con l'imperialismo.
  • Il primo partito socialista

    In Germania nel 1875 nasce l'SPD, il Partito Socialdemocratico Tedesco fondato da August Bebel. I socialisti si fondavano sulle teorie del filosofo Karl Marx, espresse nel libro Capitale. L'idea utopica marxista che punta al raggiungimento di una società giusta, prevede la rivolta degli operai contro la classe borghese. I più grandi personaggi e pensatori delle ideologie socialiste furono rappresentati storici del partito: Hegel, Bernstein e Kautsky.
  • Congresso di Berlino

    Bismark convocò il Congresso per risolvere la crisi balcanica: contenne le pretese russe in quell'area e dichiarò indipendenti la Serbia, la Romania e la Bulgaria. La Bosnia-Erzegovina divenne protettorato austriaco.
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    La Belle Époque

    L'espressione "Belle Époque" nacque in Francia alla fine dell'Ottocento. Dopo un periodo di rivoluzioni, guerre e di depressioni economiche fiorì l'epoca della rinascita della società e delle prime scoperte in campo scientifico ed industriale. Grandi novità non solo in fatto di invenzioni, ma anche di nascita di ceti sociali come ad esempio la nuova borghesia formata dagli artigiani e dagli industriali. Un periodo storico nel quale si diffusero su larghissima scala il nazionalismo e il razzismo.
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    Il razzismo dilaga nel mondo

    Il razzismo è la convinzione che la specie umana sia suddivisa in razze superiori e inferiori; questo sentimento deriva probabilmente dalla xenofobia, la paura dello straniero. In Europa aumentò considerevolmente la produzione di libri razzisti che si definivano "scientifici" i quali aumentavano il fervore e l'odio di grandi masse di gente. Il razzismo tedesco faceva da sostegno al nazionalismo, designando il lavoratore tedesco come un modello perfetto da dover imitare e a cuoi aspirare.
  • Trattato di triplice alleanza

    L’Imperatore d’Austria, di Germania e il Re d'Italia, per assicurarsi la pace generale, per rafforzare il principio monarchico e per il mantenimento dell'ordine sociale e politico nei loro rispettivi Stati, si si accordarono per concludere un trattato il quale, per la sua natura essenzialmente conservatrice e difensiva, ebbe lo scopo di premunirli dai pericoli che avrebbero potuto minacciare la sicurezza dei loro Stati e la tranquillità dell'Europa.
  • Conferenza di Berlino

    La Conferenza fu voluta dal Cancelliere tedesco Otto von Bismarck e dalla Francia allo scopo di regolare le molteplici iniziative europee nell'area del Bacino del fiume Congo. Tuttavia la conferenza consentì, seppure non negli atti ufficiali, alle potenze europee di proclamare possedimenti all'interno delle zone costiere occupate. Ciò che portò alla cosiddetta corsa per l'Africa. La Germania ottenne il protettorato su Togo e Camerun.
  • La seconda internazionale

    La seconda internazionale nasce per coordinare il più possibile le politiche di tutti i partiti socialisti europei. Da una parte ci sono i revisionisti di cui fece parte Bernstein, membro dell'SPD. Questi avevano gli stessi fondamenti di Marx ma erano più moderati, rifiutavano la rivoluzione e aspiravano al raggiungimento del potere per vie democratiche. I rivoluzionari o ortodossi, volevano invece lottare perché si arrivasse ad una società senza classi, fedeli al trattato del filosofo Marx.
  • L'imperialismo in Africa Sud-Orientale

    La Gran Bretagna riconobbe la presenza tedesca in Africa orientale e in cambio ebbe l'isola di Zanzibar, importante base commerciale navale tra India e Africa. Gli inglesi avevano il controllo di quasi tutto il lato orientale dell'Africa, il loro monopolio nei porti africani fu una fonte di immense ricchezze e di potere strategico.
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    La reazione a catena

    Dopo che l'Austria dichiarò guerra alla Serbia scattarono una serie reazioni a catena. La Germania dichiarò guerra a Francia e Russia. L'Inghilterra entrò in difesa degli alleati. La Germania invase il Belgio, stato neutrale, e parte della Francia. L'Italia entrò in guerra (tradendo l'Alleanza) contro l'Austria-Ungheria e dopo la Germania, con la battaglia di Verdun. La Russia uscì per ragioni interne. Gli USA si schierarono con l'Intesa. L'Austria firmò l'armistizio e la Germania si arrese.
  • Il casus belli

    L'arciduca Francesco Ferdinando, l'erede al trono d'Austria e la moglie vennero uccisi a Sarajevo da un nazionalista serbo, Gavrilo Princip. La tensione regnava in Europa a causa dei due schieramenti opposti, la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, sfociò in un'inevitabile guerra cominciata dall'Austria in Serbia che però automaticamente coinvolse tutte le grandi potenze mondiali in numerosi scenari.
  • Il piano Schlieffen

    La Germania dispiegò quasi il 90% del suo esercito per combattere e provare ad invadere la Francia e il misero 10% fu inviato alla frontiera orientale per gestire passivamente l’esercito russo. L'esercito si divise a sua volta: una gran parte contro il Belgio e la rimanente sul fronte francese; l'intento era aggirare e ingannare le truppe francesi. Il piano in parte aggravò la situazione della Germania perché spinse l'Inghilterra ad entrare in guerra.
  • Armistizio tedesco a Compiegne

    I rinforzi inglesi e americani invertono gli equilibri. Molti soldati si rifiutano di combattere e i Capi di Stato Maggiore sono costretti a chiedere un armistizio. Viene firmato a Compiègne l'armistizio l’11 Novembre 1918. Impotente nei negoziati, la Germania è costretta ad accettare tutte le condizioni fissate dai vincitori. I tedeschi sono forzati al ritiro da tutti i territori occupati, alla cessione di armi e dei sottomarini, all’evacuazione delle colonie e al pagamento dei danni di guerra.
  • Conferenza di pace a Parigi

    Sulle ceneri di quegli imperi erano sorti nuovi stati. Dalla ritirata di quello russo erano nati la Finlandia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania. Dall’impero austroungarico erano sorte le repubbliche di Cecoslovacchia, di Ungheria, di Polonia e, naturalmente, dell’Austria. Nella terra dei Balcani era stato costituito il regno jugoslavo, formato dalla volontaria adesione di Croazia, Serbia, Montenegro e Slovenia. Infine dalla spartizione dell’impero ottomano era sorta la repubblica di Turchia.
  • Conferenza di pace a Parigi II

    La Germania venne riconosciuta come principale responsabile del conflitto. Gli accordi furono gli stessi elencati nell'armistizio di Compaigne. Il popolo tedesco fu privato di quasi tutte le sue fonti di guadagno, proprio perché molti stati temevano una futura ripresa e minaccia. Nacque, già debolissima, la repubblica di Weimar. Secondo molti storici furono le continue sofferenza derivate al popolo tedesco dal Diktat di Versailles ad instillare il pericoloso sentimento nazionalista.