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Segreteria di Stato per la Pubblica Istruzione
Il re Carlo Alberto istituì il ministero della pubblica istruzione col nome di Segreteria di Stato per la Pubblica Istruzione, affidandole competenza organizzativa nell'istruzione e sottolineando l'importanza di una gestione amministrativa della scuola centralizzata -
Ministero della Pubblica Istruzione
Con la legge Boncompagni del 1848, che affermava che la Pubblica Istruzione era Uffizio civile e non religioso, venivano trasferite tutte le funzioni dell'Istruzione, compresa l'Università, al Segretariato della Pubblica Istruzione, e lo si denominava Ministero della Pubblica istruzione -
Legge Casati
Le idee illuministe sostenitrici del principio dell’istruzione di massa come bene nazionale gettarono le basi per quello che fu il primo testo normativo in materia di istruzione: la cosiddetta Legge Casati del 1859, che può essere considerata l’atto di nascita del sistema scolastico italiano e in parte anche la sua impalcatura -
Legge Coppino
La legge Coppino (1877) è influenzata dal positivismo ispirato al progresso e alla ricerca scientifica. Il nodo cruciale della legge era costituito dall’impostazione laica dell’insegnamento, oltre agli insegnamenti di base, agli alunni veniva insegnata a scuola l'educazione civica insieme alle “Prime nozioni sui doveri dell’uomo e del cittadino" -
Maria Montessori (1870-1952)
Educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo incentrato sulla libertà dell'allievo in quanto la libertà favorisce la creatività del bambino. -
Riforma Gentile
Dopo il primo conflitto mondiale lo Stato cercò di riorganizzare il sistema scolastico e a tale obiettivo era preposta la riforma Gentile del 1923: estensione dell’obbligo fino a 14 anni, corso elementare di cinque anni, un grado successivo chiamato scuola media
oppure un corso di avviamento professionale di tre anni,
insegnamento obbligatorio della religione cattolica,
un numero massimo di 35 alunni per classe e
controlli più rigidi sull’inadempienza dell’obbligo scolastico -
La Costituzione della Repubblica Italiana
Con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana nel 1948 emerge la volontà di realizzare una scuola democratica e viene stabilita l'istruzione pubblica, gratuita e obbligatoria per almeno otto anni. La scuola della nascente repubblica viene disciplinata dagli articoli 9, 33 e 34 della Costituzione -
Legge 1859/1962 la scuola media unica
L.1859/62 istituì la scuola media unica che permetteva l’accesso a tutte le scuole superiori, dando attuazione al principio costituzionale dell’obbligatorietà e gratuità dell’istruzione impartita per almeno 8 anni. (dal 6° al 14° anno d’età). -
1967 don Milani
Don Milani, fondatore della scuola di Barbiana e autore di "Lettera ad una professoressa" , si fece promotore di un'esperienza educativa che sconcertò l’ambiente pedagogico. La sua era una scuola aperta , fatta negli orari più impensati e il programma era condiviso dagli allievi; le idee proposte dal maestro erano spesso rivoluzionarie e per questo criticate. -
Legge 444/1968
Con la L.444/1968 fu riconosciuta e istituita la scuola materna statale, per bambini dai 3 ai 6 anni, sempre gratuita -
Contestazioni Studentesche
Le contestazioni studentesche del ’68 portarono alla liberalizzazione dell'accesso agli studi universitari e la stesura di norme che hanno modificato l'esame di maturità strutturandolo con due prove scritte e una prova orale che verteva su due materie scelte (una dallo studente e una dai docenti) fra un gruppo di quattro indicate anticipatamente dal Ministero della Pubblica Istruzione, diverso per ogni tipo di istituto -
Legge 820/1971
La L.820/1971 recante “Norme sull’ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale”, istituiva la scuola a tempo pieno per venire incontro ai bisogni sociali della nuova generazione impegnata sempre più nel mondo del lavoro -
I Decreti Delegati
La L.477/1973 delegava il Governo a emanare norme sul riordinamento dell’organizzazione della scuola e sullo stato giuridico del personale direttivo, ispettivo, docente e non docente della scuola statale. Furono così emanati i Decreti Delegati del 1974 che puntavano ad una scuola orientativa e promozionale piuttosto che selettiva come era stata fino a quel momento. -
Legge 517/1977
Con la Legge n 517 del 1977, «Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico», si realizza l'uguaglianza sostanziale che era stata proposta nell'articolo 3 della Costituzione italiana. Tale legge inizia a delineare la strada dell'integrazione scolastica con l'introduzione del docente di sostegno. -
Legge 148/1990
La L. 148/1990 attua una vera e propria riforma dell’ordinamento della scuola elementare, precisandone le finalità, in particolare una prima formazione del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, consentendo lo sviluppo della personalità del fanciullo attraverso la promozione della prima alfabetizzazione culturale