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ANNI CINQUANTA - CAUTO RIFORMISMO
Periodo di inattuazione del dettato costituzionale a causa dell'esclusione del Governo dei socialisti e dei comunisti.
-Riforma agraria
-Istituzione della Cassa del Mezzogiorno -
SECONDA META' DEGLI ANNI CINQUANTA - RIPRENDONO LE RIFORME
Istituzione di due orgami fondaentali dello Stato italiano:
- Corte Costituzionale 1956
- Consiglio superiore della Magistratura, detto CSM 1957 -
ANNI SESSANTA - PROCESSO DI RIFORME E DI ATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Con il rientro al Governo dei partiti di centro sinistra, si dà nuovo slancio al procedimento di attuazione della Costituzione con:
- nazionalizzazione dell'energia elettrica ( ar.43 Cost.)
- riforma della scuola media (obbligo scolastico fino ai 14 anni)
Continuano però ad essere trascurati i servizi sociali, con gravi disuguaglianze. -
ANNI SETTANTA - CONQUISTE POLITICHE E SOCIALI
Sono anni di grandi riforme:
- istituzione del referendum abrogativo ( art. 75 Cost.)
- istituzione delle Regioni a statuto ordinario
- approvazione dello Statuto dei lavoratori (L.300/70)
- riforma fiscale - sistema impositivo progressivo
- riforma del diritto di famiglia (art.29 Cost.)
- abbassamento della maggior età a 18 anni (1975)
- parità di genere sul lavoro ( 1977- art. 37 Cost.)
- riforma sanitaria con l'istituzione del SSN (1978) e diritto alla salute (art.32 Cost) -
ANNI OTTANTA- LE PRIME RIFORME COSTITUZIONALI
Si inizia a rivedere la II parte della Costituzione mediante:
-la riforma della Presidenza del Consiglio (1988)
- nuovo concordato tra Stato e chiesa cattolica (art. 7 Cost. -1984) -
ANNI NOVANTA - PROSEGUE L'ATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Negli anni Novanta prosegue il lavoro di attuazione con:
-la ridefinizione dell'ordinamento degli enti locali (1990)
-la disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali (1990)
-viene avviata la riforma della Pubblica amministrazione (1997)
-viene introdotto il principio di sussidiarietà -
ANNI DUEMILA - LA RIFOTMA COSTITUZIONALE
Con la riforma del 2001 sono stati introdotti dei cambiamenti:
-maggiori poteri alle Regioni in materia di istruzione e ambiente
-rilievo costituzionale alle Città metropolitane
-riconoscimento costituzionale del principio di sussidiarietà
-riconoscimento agli enti locali del potere di applicare tributi propri
-riconoscimento costituzionale del bilinguismo per le popolazioni dell'Alto Adige e della Valle d'Aosta
-conferimento dello status di "capitale della Repubblica" alla città di Roma