Storia dell'Arte

  • 600 BCE

    Età Arcaica (600-480a.C)

    Età Arcaica (600-480a.C)
    L'età arcaica va dal 600 al 400 a.C e ha come soggetto principale il kouros: un giovane uomo nudo in pied. La nudità ha la funzione de far risaltare il corpo dell'uomo e anche il fisico. L'età arcaica è divisa in 3 stile: dorico, ionico e attico.
  • 590 BCE

    Kleobi e Bitone (Polimede di Argo 590a.C.)

    Kleobi e Bitone (Polimede di Argo 590a.C.)
    Kleobi e Bitone sono due fratelli, figli di una sacerdotessa della dea Hera che, per aiutare la madre ad arrivare puntualmente al tempio, si sostituiscono ai buoi. Affinché ricompensare il loro gesto, la dea li face sprofondare in un sonno eterno, al fine di preservarli dall'invecchiamento.
  • 570 BCE

    Moscoforos Portatore di Vitello (570-560a.C.)

    Moscoforos Portatore di Vitello (570-560a.C.)
    Il Moscoforos è un kouros che porta un vitello sulle spalle e rappresenta un uomo nell'atto di portare al tempio la propria oferta oppure di ritirare il premio conquistato in una gara. Si vede che le braccia dell'uomo e le zampe dell'animale si incrociano, che conferisci all'insieme un senso di simmetria, Altro fattore molto importante è che il Moscoforo indossa un mantello che ne evidenzia la muscolatura.
  • 560 BCE

    Kouros di Milo (560-540a.C)

    Kouros di Milo (560-540a.C)
    Il Kouros di Milo deve il suo nome all'isola cicladica dove è stato rinvenuto nel 1891. La sua testa è più gracile rispetto a quella dai kouroi dorici e le membra mostrano un modellato più morbido e meno squadrato/schematico. È una scultura formata dal marmo di Nasso e integra.
  • 480 BCE

    Periodo Classico: Stile Severo (480-450a.C.)

    Periodo Classico: Stile Severo (480-450a.C.)
    Nello stile severo si osserva che la testa della scultura è più piccola e sferica, la bocca si fa piccola e le labbra più carnose, le palpebre diventano consistenti, la massa muscolare si distribuisci armoniosamente nella struttura corporea, le spalle si arrotondano, il busto esprime grande potenza e sparisce il sorriso arcaico.
  • 480 BCE

    Efebo di Kritios (Kritios 480a.C.)

    Efebo di Kritios (Kritios 480a.C.)
    Il giovanetto di Kritios è caratterizzato della rotazione leggera della testa verso la sua destra dall'aver spostato il proprio peso sulla gamba sinistra mentre la gamba destra è più rilassata e avanzata. È in questo periodo che si trova il problema più tipico della statuaria greca: quello dell'equilibrio e della gravitazione.
  • 460 BCE

    Discobolo (Mirone 460-450a.C.)

    Discobolo (Mirone 460-450a.C.)
    Colto nel momento di lanciare il discola scultura originale è stata fatta in bronzo però la copia è stata realizzata in marmo. La scultura ha un movimento creato tramite un arco compositivo che parte dal braccio destro arrivando nel piede sinistro.
  • 460 BCE

    Zeus o Poseidone di Capo Artemisio (460a.C.)

    Zeus o Poseidone di Capo Artemisio (460a.C.)
    Questa scultura è stata fatta in bronzo e è cosi chiamata perché è stata rinvenuta nei fondali del mare di Capo Artemisio. Il dio è colto nel momento di lanciare un folgore o il tridente con la mano destra mentre prende la mira con la mano sinistra, il piede sinistro è saldamente poggiato a terra mentre il destro si appoggia solo con la punta, la muscolatura è molto visibile e la visione del tronco è sempre frontale.
  • 450 BCE

    Bronzi di Riace (Mirone 450a.C.)

    Bronzi di Riace (Mirone 450a.C.)
    Sono due sculture di bronzo e vengono indicate come "Bronzo A" e "Bronzo B". Il Bronzo A raffigura un giovane uomo guerriero privo dello scudo e delle armi. Ha le spalle lunghe, busto eretto tirato indietro, saldamente poggiato a terra con ambedue le piante dei piedi, gravitante sulla gamba destra mentre la sinistra è flessa, il braccio destro disteso lungo il fianco mentre il sinistro è piegato e la testa è rivolta alla sua destra. Il Bronzo B è colto nella stessa posizione.
  • 450 BCE

    Doriforo di Policleto (Policleto 450a.C.)

    Doriforo di Policleto (Policleto 450a.C.)
    Portatore di lancia, colto nel momento di portare la lancia, è rappresentato gravitante sulla gamba destra (gamba portante) mentre la gamba sinistra (gamba non portante) è flessa e indietro, il bacino a destra si solleva dalla parte della gamba portante e si abbassa sul lato opposto mentre la spalla destra si abbassa e la sinistra si solleva, questa disposizione si chiama "chiasmo".
  • 447 BCE

    Classico Maturo: Il Partenone (447a.C.)

    Classico Maturo: Il Partenone (447a.C.)
    Il Partenone è dedicato ad Atena ed è di ordine dorico, periptero e octastilo. La cella è divisa in tre navata da due file di colonne dorici. Sul lato Ovest un ulteriore doppio ordine di colonne legava la fila di destra con quella di sinistra. La cella è dotata, all'esterno, di un fregio ionico continuo (dorizzato).
  • 447 BCE

    Il Frontone Orientale (Partenone)

    Il Frontone Orientale (Partenone)
    Nel frontone orientale era rappresentata la nascita di Atena dalla testa di Zeus
  • 447 BCE

    Hestia, Dione e Afrodite

    Hestia, Dione e Afrodite
    Afrodite è distesa e si appoggia morbidamente a Dione che la sostiene inclinando un po' il busto e indirizzando le ginocchia verso di lei. Hestia è seduta. Tale movimento è sottolineato dalle pieghe delle vesti, che sembrano avvitarsi lungo le gambe e i busti fino alle spalle nude, aderendo perfettamente ai corpi delle dee.
  • 364 BCE

    Tardo Classico: Afrodite Cnidia (Prassitele 364-363a.C)

    Tardo Classico: Afrodite Cnidia (Prassitele 364-363a.C)
    Questa scultura rappresenta una dea che per la prima volta viene rappresentata nuda (prima o dopo un bagno rituale)mentre appoggia un panno sopra un’anfora e ha un corpo sinuoso a S, mostrando tutti gli attributi della femminilità. L’articolarsi delle membra impone la presenza di un’appoggio (l’anfora). Nella leggera inclinazione della testa di Afrodite, che avvicina le ginocchia e copre le proprie parte intime con la mano destra fa sembrare che lei è stata sorpresa dall’apparire di un estraneo.
  • 335 BCE

    Menade Danzante (Skopas 335-330a.C.)

    Menade Danzante (Skopas 335-330a.C.)
    Skopas ci mostra un corpo in una danza sfrenata, un movimento che conferisce alla scultura una grande vitalità. La testa è rovesciata all'indietro e si vede anche una grande massa di capelli ondulati. La veste della figura si apre lasciando nudo un intero lato del corpo. Presenza del Pathos: è la capacita di un'opera di suscitare un'intensa emozione e una grande commozione con la potenza drammatica che contiene.
  • 320 BCE

    Apoxyomenos (Lisippo 320a.C.)

    Apoxyomenos (Lisippo 320a.C.)
    Questa scultura rappresenta un giovane atleta che, dopo la fatica dell’azione, si toglie di dosso l’olio e il sudore con lo strìgile. La gamba destra non è più tesa come nell’opere di Policleto, ma flessa e con un scarto laterale, il bacino è ruotato, mentre i fianchi sono stretti e il torace allungato e sinuoso. Questa scultura abbandona il canone di Policleto e introduce un nuovo tipo de connessione ANTITETICO: l’azione è concentrata a una meta del corpo e il riposo all’altra.