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Fase "dei risvegliatori"
Prima fase di natura strettamente culturale e letteraria in cui si stabilisce il modello su cui fondare l'italiano, grazie ad Alessandro Manzoni si impone il fiorentino -
L'esercito napoleonico scende in Italia
Nel 1796 Napoleone viene chiamato a guidare il comando dell'armata d'Italia. ll generale attacca la Repubblica di Genova, successivamente passa al Piemonte. Napoleone sconfigge gli Austriaci vicino a Lodi e dopo poco entra a Milano; conquista le legazioni pontificie in Emilia e costringe i governi di Modena, Parma e dello Stato pontificio a firmare vari armistizi. In seguito espugna Mantova, ultima città austriaca rimasta in Italia, infine obbliga il papa a firmare la pace di Tolentino. -
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Fase dell'agitazione patriottica
Seconda fase in cui intorno all'idea di nazione si costituisce una minoranza d'avanguardia che inizia propagare tale idea nella popolazione. Si parla di nazione senza stato, una comunità che esprime cultura e lingua Comune ma non ha uno stato in cui riconoscersi. I gruppi operano in clandestinità e fanno parte della borghesia urbana. -
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Triennio repubblicano
Napoleone dopo aver sistemato e rimesso in funzione l'Armata d'Italia, precedentemente ma l'Armata e mal organizzata, riesce a separare gli eserciti alleati ovvero l'austriaco e il piemontese. Il comandante a questo punto è intenzionato a costituire le repubbliche sorelle che saranno la Cisalpina la Ligure La Romana e la partenopea. Il triennio detto repubblicano si chiuderà con la riconquista da parte delle Armate austro-russe dei territori persi. -
Trattato di Campoformio
A Campoformio, vicino a Udine, sede del comando austriaco la Francia impone attraverso il suo generale la pace all'Austria. Il Trattato prevede che l'Austria ceda i Paesi Bassi austriaci, i territori alla sinistra del Reno, Lombardia ed Emilia alla Francia e da quest'ultima ottenga il permesso di conquistare Istria, Dalmazia e Veneto. -
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Italia napoleonica
Dopo il colpo di stato del 18 brumaio, il neo primo console Napoleone ricostruisce le repubbliche sorelle, la Cisalpina viene allargata e prende il nome di Repubblica Italiana, le viene data una nuova Costituzione modellata su quella francese del 1799. Una costruzione simile è concessa anche alla Repubblica Ligure, il Piemonte viene annesso alla Francia assieme a Parma e Piacenza. -
Regno d'italia napoleonico
Nel marzo del 1805 la Repubblica Italiana si trasforma in Regno d'Italia il cui sovrano è naturalmente Napoleone anche se il governo effettivo è affidato ad Eugenio Beauharnais. -
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Restaurazione
La restaurazione è un termine che individua il fenomeno conseguente al Congresso di Vienna, del ritorno dei sovrani al governo dei propri regni dopo l'età napoleonica. I diplomatici del congresso ridisegnano i confini europei basandosi su un equilibrio che restituisca i territori e legittimi sovrani per evitare nuove egemonie tutelate da Santa e Quadruplice Alleanza. -
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Ciclo rivoluzionario
I moti liberali del ciclo rivoluzionario del ‘20-’31 sono tentativi di colpo di stato che hanno come premessa necessaria l'impossibilità di ristabilire l'assetto pre-napoleonico. I moti nascono in America Latina e traslano in Europa, le caratteristiche del ciclo rivoluzionario sono: omogeneità dei promotori che agiscono in clandestinità; omogeneità delle procedure utilizzate ovvero tentativi insurrezionali ed esito fallimentare. Le rivendicazioni sono una Costituzione e l'indipendenza. -
Fondazione Giovine Italia
Giuseppe Mazzini a Marsiglia fonda la Giovine Italia, inizialmente un periodico stampato clandestinamente ma diffuso pubblicamente, Mazzini ricerca un'Italia di liberi ed uguali, una, indipendente, sovrana, repubblicana e unitaria. La Giovine Italia ha un nucleo esecutivo centrale che organizza insurrezioni attraverso guerriglia per bande ma auspica che a questa fase iniziale segua una seconda fase in cui si costituisca un’assemblea nazionale Costituente. -
Fondazione Giovine Europa
Dopo essere stato espulso dalla Francia Mazzini si rifugia in Svizzera, qui fonda la Giovine Europa il cui obiettivo è la lotta per la autodeterminazione delle Nazioni. A causa della stretta sorveglianza il progetto non ebbe futuro così nel 1839 Mazzini fonda una seconda Giovine Italia che pone però maggiore attenzione alle classi popolari sulle influenze del cartismo e delle lotte in fabbrica di cui Mazzini fa esperienza a Londra. -
Lega doganale itaiana
Il Piemonte di Carlo Alberto, il Granducato di Toscana di Leopoldo II e lo Stato della Chiesa di Pio IX siglano l'accordo per la realizzazione di una lega doganale italiana; come in Germania ci si attende che l'accordo economico faccio da preludio ad un accordo interstatale che sancisca l'unità nazionale, l'ostacolo è tuttavia la presenza dell'esercito austriaco. -
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Fase del consenso di massa
L'ultima fase è quella in cui l'idea di nazione, agitata dai nazionalisti, raccoglie infine –dopo la Costituzione dello stato-nazione– il consenso delle masse popolari. -
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Cinque giornate di Milano
A seguito dello sciopero del fumo per boicottare i sigari austriaci (che fornivano un apporto importante all'entrate fiscali dell'impero), scoppia a Milano una rivolta nel corso della quale si creano barricate e si lotta contro l'impero austriaco in favore di un annessione al Regno di Sardegna. Le cinque giornate si chiudono con l'entrata in città del Maresciallo Radetzky che costringe i voltosi a ritirarsi dalla città e a ripiegare nelle fortezze di Mantova, Peschiera, Verona e Legnago. -
Statuto Albertino
Costituzione concessa da Carlo Alberto, data l'esplosiva situazione a Torino. Lo statuto concede libertà religiosa, sancisce l'ordinamento bicamerale, il sovrano ha potere esecutivo, vengono divisi diritti civili e diritti politici, viene stabilito l’Habeas Corpus e la possibilità di creare partiti politici. Lo Statuto Albertino è una Costituzione flessibile in quanto i principi costituzionali possono essere cambiati con leggi ordinarie. -
Nascita Repubblica Veneta
Negli stessi giorni delle Cinque Giornate di Milano insorge anche Venezia contro gli austriaci, il 17 marzo i manifestanti liberano Daniele Manin e Niccolò Tommaseo e il 23 marzo, dopo aver cacciato gli austriaci, si forma un governo provvisorio presieduto da Marin e viene proclamata la Repubblica veneta. -
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Prima guerra d'indipendenza
Carlo Alberto il 23 marzo 1848 annuncia il suo intervento contro l'Austria a fianco delle popolazioni Lombarde per evitare che la rivoluzione in corso a Parigi e Vienna si estenda nei territori dell'Italia settentrionale. Sebbene non convinti anche gli altri sovrani della penisola partecipano alla guerra. Nonostante qualche vittoria italiana, l'Austria si dimostra più forte e costringe l'Italia ad un primo armistizio cui ne seguirà un secondo dopo una breve ripresa del conflitto. -
Istituzione Repubblica Romana
A Roma i democratici spingono per la creazione di una Giunta di Stato che scioglie il Parlamento e convoca un'assemblea Costituente romana eletta a suffragio universale, l'assemblea dichiara decaduto il potere temporale del papa e si proclama Repubblica Romana, il cui territorio è esteso a tutto lo Stato Pontificio. -
Cavour presidente del Consiglio
Grazie all’abile condotta nel dibattito per l'approvazione delle leggi Siccardi e il buon operato come ministro dell'Agricoltura e del commercio e ministro delle finanze nel governo D'Azeglio, alla manovra politica del connubio con cui riesce ad ottenere consenso sia della destra moderata che dalla sinistra moderata, Cavour diventa primo ministro del nuovo governo dopo le dimissioni di D'Azeglio. -
Creazione Partito d'azione
Nel 1853 sulla base di un programma insurrezionale (che tuttavia negli anni precedenti si era dimostrato fallimentare) i mazziniani e democratici radicali danno vita al Partito d'azione con l'obiettivo di unificare il paese con assetto repubblicano. -
Congresso di Parigi
Al Congresso di Parigi che segue la vittoria della guerra in Crimea, Cavour denuncia la fastidiosa presenza austriaca in suolo italiano; grazie alla denuncia e agli accordi di Plombières firmati con Napoleone III il primo ministro ottiene due importanti pretesti per il futuro scoppio della seconda guerra d'indipendenza che ritiene fondamentale per il raggiungimento del proprio progetto politico. -
Attentato a Napoleone III
Felice Orsini, patriota italiano esule in Francia, attenta senza successo alla vita di Napoleone III reputandolo responsabile della caduta della repubblica romana. Orsini una volta arrestato viene condannato alla ghigliottina, prima di morire egli denuncia la disperata situazione degli italiani oppressi dalla presenza austriaca. -
Accordi di Plombières
Incontro segreto tra Napoleone III e Cavour in cui in primo luogo si discute il modo di spingere l'Austria a dichiarare guerra al Regno di Sardegna per giustificare l'appoggio francese. Cavour e Napoleone prefigurano l'assetto dell'Italia divisa tra un regno dell'alta Italia sotto i Savoia, uno Stato della Chiesa su Roma e Lazio, un regno dell'Italia centrale comprendente toscana, umbria e marche ed un regno dell'Italia meridionale affidato a Luciano Murat. -
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Seconda guerra d'indipendenza
Il secondo conflitto per l'indipendenza inizia a favore della coalizione italo-francese ma inaspettatamente la Francia decide di interrompere il conflitto firmando l'armistizio di Villafranca con l'Austria tramite il quale viene ceduta la Lombardia alla Francia che a sua volta la consegna al Regno di Sardegna, il ripristino dei legittimi sovrani negli Stati italiani e la formazione di una Confederazione tra diversi stati della penisola. A seguito dell'armistizio Cavour si dimette. -
Spedizione dei Mille
Giuseppe Garibaldi, deluso della cessione alla Francia della Savoia e di Nizza, viene convinto a guidare una spedizione di volontari in Sicilia. Garibaldi accetta e nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 si imbarca per la Sicilia, conquista l’isola e inizia a risalire la penisola, sconfigge i borbonici e le popolazioni locali si aggregano all'esercito volontario che sale fino alla Calabria e infine Napoli, nei pressi di Teano cede i territori conquistati al re. -
Ritorno di Cavour primo ministro
Grazie ad un'iniziativa diplomatica inglese a favore della formazione di un forte stato dell'Alta Italia che comprenda anche le regioni centrali, il Regno di Sardegna ottiene gli stati dell’Italia Centrale. Tale iniziativa permette a Cavour di tornare al governo e di procedere con le annessioni mediante plebisciti. -
Incontro di Teano
Dopo l'editto di Salemi del del 14 maggio 1860 che proclama Garibaldi dittatore dell'isola siciliana e i plebisciti del 21 ottobre dello stesso anno per l'annessione del Regno delle Due Sicilie, Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II a Teano e gli consegna il Regno delle Due Sicilie. -
Proclamazione Regno d'Italia
Dopo le prime elezioni politiche dell'Italia unita del gennaio-febbraio 1861, si inaugura il primo Parlamento nazionale e in questa circostanza viene approvata la legge che proclama Vittorio Emanuele II re d'Italia per grazia di Dio e per volontà della nazione.