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Le insurrezioni del 1848
Il ‘48 fu un anno decisivo per l’Italia. A Palermo una insurrezione separatista costrinse Ferdinando II a concedere la Costituzione, seguito dal Granduca Leopoldo di Toscana da Carlo Alberto che concesse lo Statuto Albertino e da Papa Pio IX. All’inizio del 1848 quasi tutti gli stati (tranne il regno Lombardo-Veneto e i Ducati di Parma e Modena) avevano ottenuto un regime costituzionale.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=LnhdIb1cfVQ -
Le 5 giornate di Milano
Dal 18 al 22 marzo la popolazione milanese insorse contro le truppe austriache e dopo cinque giorni di duri combattimenti per le strade della città, il maresciallo Radetzky, comandante delle truppe austriache del Lombardo-Veneto, abbandonò Milano e si ritirò nel cosiddetto “Quadrilatero”: ovvero le fortezze di Mantova, Peschiera, Verona e Legnago. Venezia, insorta il 17 marzo, pochi giorni dopo dichiarò la Repubblica. -
Prima Guerra di Indipendenza Italiana
Il 23 marzo, dopo giorni di esitazione, Carlo Alberto, re di Savoia, dichiarò guerra all'Austria. Sotto la spinta di pressanti manifestazioni patriottiche, anche Leopoldo II di Toscana, papa Pio IX e Ferdinando II di Napoli decisero di inviare truppe in appoggio ai Piemontesi. -
Vittorie dell'esercito piemontese
Vittorie sabaude sulle truppe austriache a Goito e a Peschiera. Dopo queste iniziali vittorie, la situazione mutò e gli altri sovrani temendo che Carlo Alberto espandesse troppo i suoi possedimenti senza cedere loro nulla, decisero di ritirarsi dal conflitto. Il primo ad abbandonare fu Pio IX, che il 29 aprile dichiarò di non poter contribuire a una guerra «di cattolici contro cattolici». Da allora il papa divenne uno dei più accaniti avversari del processo di unificazione nazionale. -
Sconfitta dell'esercito piemontese a Custoza
Carlo Alberto, sconfitto nella battaglia a Custoza fu costretto a chiedere l'armistizio, firmato il 9 agosto a Vigevano (il cosiddetto Armistizio di Salasco, dal nome del generale che lo firmò): poco dopo le truppe di Radetzky rientrarono a Milano e in Lombardia.
(Ascolta "La marcia di Radetzky", marcia militare, opera di Johann Strauss padre, composta in onore del maresciallo Radetzky per celebrare la riconquista austriaca di Milano:https://www.youtube.com/watch?v=VFHGMKy1bho ) -
Nasce la Repubblica Romana
Il fallimento della guerra condotta dai Savoia con l’appoggio dei moderati rinforzò le correnti rivoluzionarie più radicali.
Papa Pio IX fu costretto a rifugiarsi a Gaeta, insieme al Granduca Leopoldo di Toscana, ospiti di Ferdinando II di Borbone. A Roma si costituì la Repubblica Romana a capo della quale fu nominato un triumvirato di cui faceva parte Mazzini. -
Sconfitta definitiva dell'esercito piemontese a Novara
Un anno dopo la sconfitta di Custoza, l'esercito piemontese compì un nuovo tentativo e venne sconfitto definitamente dalle truppe austriache a Novara. Carlo Alberto abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II, il quale mantenne però lo Statuto Albertino. -
Caduta delle Repubbliche di Roma e Venezia e repressione dei rivoltosi in Toscana e Sicilia
I primi di giugno truppe dell'esercito francese vennero inviate a Roma e, agli inizi del mese di luglio, riuscirono a sconfiggere i volontari accorsi in difesa della Repubblica Romana. Già a maggio, gli austriaci avevano permesso il rientro in Toscana del Granduca Leopoldo, mentre re Ferdinando II di Borbone era riuscito a riconquistare la Sicilia. Stessa fine toccò alla Repubblica di Venezia riconquistata dagli austriaci in agosto.
Le rivoluzioni del 1848 si erano concluse disastrosamente. -
Cavour
Camillo Benso conte di Cavour nominato Primo Ministro del Regno di Sardegna -
Guerra di Crimea
Quando la Russia dichiarò guerra all’Impero ottomano, Francia e Gran Bretagna, temendo un’eccessiva espansione della Russia in area balcanica, intervennero in difesa dei Turchi. Cavour volle che il Piemonte prendesse parte alla Guerra di Crimea al fianco dell'impero ottomano e di Francia e Inghilterra, nella convinzione che l’Austria sarebbe intervenuta per aiutare la Russia e che, in caso di vittoria, il Regno di Sardegna avrebbe potuto strappare agli Asburgo qualche territorio. -
Congresso di Parigi
La guerra di Crimea si concluse con la sconfitta della Russia, ma l'Austria non intervenne al fianco si russi come invece sperava Cavour. I vincitori si riunirono a Parigi e Cavour cercò di sfruttare questa occasione per interessare alla "questione italiana" gli altri Stati europei, ricevendo promesse di aiuto da parte di Napoleone III che vedeva nell’Impero asburgico un ostacolo alla sua politica di prestigio. -
Accordo di Plombières
Cavour e Napoleone III strinsero un accordo, in base al quale:
- nel caso in cui il Piemonte fosse attaccato dall'Austria, la Francia sarebbe intervenuta in aiuto del Piemonte;
- la fine vittoriosa della guerra avrebbe portato alla costituzione del regno dell'Alta Italia, comprendente Piemonte, Lombardia, Veneto, Parma, Modena ed Emilia;
- le regioni di Nizza e Savoia sarebbero passate alla Francia. -
Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana
Vittorio Emanuele II ammassa le truppe sabaude ai confini con la Lombardia per provocare l'Austria. L'Austria dichiara guerra al Piemonte. Comincia la seconda Guerra d'Indipendenza Italiana. La Francia interviene in favore del Piemonte. -
Battaglia di Magenta
Napoleone III vinse gli austriaci a Magenta ed entrò con Vittorio Emanuele II a Milano liberata dagli austriaci. Altre vittorie furono riportate dai francesi a Solferino e a San Martino dall'esercito sabaudo. Nel frattempo i “Cacciatori delle Alpi”, un contingente di volontari guidato da Giuseppe Garibaldi, sconfissero gli Austriaci a Varese e a San Fermo.
NB: quando fu scoperto la tonalità di rosso, Magenta e Solferino erano nomi noti di battaglie fra le più sanguinose mai combattute, -
Armistizio di Villafranca
Napoleone III firma con l'Austria un armistizio: la guerra si chiude con l'acquisizione da parte del Piemonte della Lombardia ma non del Veneto. -
Plebiscito di Toscana, Emilia e Romagna
Cavour propose a Napoleone III un compromesso: Toscana, Emilia e Romagna sarebbero passate al Piemonte, mentre la Francia avrebbe ottenuto i territori di Nizza e Savoia. L'imperatore accettò la proposta.
Vengono indetti dei plebisciti in Toscana, Emilia e Romagna per annettere tali regioni al Piemonte. Analogamente venne sancito il passaggio di Nizza e Savoia alla Francia. -
Rivolta di Palermo
Pochi giorni dopo la conclusione dei plebisciti nell’Italia centrale, a Palermo scoppiò un’insurrezione subito repressa dal re Francesco II, da poco salito al trono. Garibaldi organizzò la spedizione delle camicie rosse al fine di liberare il regno delle Due Sicilie dai Borbone. L’iniziativa di Garibaldi godeva dell’incoraggiamento di Vittorio Emanuele II e del tacito appoggio della Gran Bretagna. -
Spedizione dei Mille
Garibaldi salpò da Quarto alla volta della Sicilia con un migliaio di volontari in camicia rossa e sbarcò nella cittadina di Marsala, dove l’esercito borbonico non seppe opporre resistenza. La popolazione, prevalentemente contadina, che sperava di essere liberata, più che dai Borbone, dall’oppressione dei latifondisti, accolse trionfalmente i garibaldini. -
Vittoria dei Mille a Calatafimi
Anche grazie all'aiuto della popolazione contadina siciliana, i Mille sconfissero l'esercito borbonico nella cittadina di Calatafimi e in seguito a Milazzo. In meno di un mese i Garibaldini conquistarono tutta la Sicilia. Quando però fu chiaro che Garibaldi non intendeva procedere alla distribuzione delle terre la delusione della popolazione contadina fu forte. I contadini occuparono alcuni latifondi e uccisero i proprietari terrieri, scatenando da parte dei garibaldini una dura repressione -
Garibaldi entra vittorioso a Napoli
Sbarcato in Calabria, Garibaldi risale vittoriosamente la Penisola ed entra a Napoli, quasi senza combattere -
L'esercito piemontese occupa Marche e Umbria
Col consenso di Napoleone III, l'esercito piemontese occupa Marche e Umbria nello Stato pontificio. -
Sconfitta dell'esercito borbonico al Volturno
Garibaldi sconfigge definitivamente l'esercito borbonico nella battaglia del Volturno. -
Garibaldi e re Vittorio Emanuele II s'incontrano a Teano
Garibaldi consegna a Vittorio Emanuele II i territori conquistati, senza pretendere ricompense. -
Nascita del Regno d'Italia
Viene costituito il Regno d'Italia comprendente tutti i territori conquistati: mancavano solo Veneto, trento e Trieste appartenenti all'Austria e il Lazio in cui dominava il Papa. La capitale del Regno fu fissata a Torino.