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ITALIA e contesto Europeo: 1848-1900

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    Retaggio Sette/Ottocentesco: Pensiero politico

    I movimenti di pensiero sviluppatisi in questi anni continuano ad influenzare anche l'età tardo ottocentesca e sono:
    • Liberalismo: limitazione dei poteri dello Stato, specialmente in campo economico.
    • Democrazia: rivendicazione del suffragio universale e dell'uguaglianza politica
    • Socialismo: intervento dello Stato, specialmente in ambito economico, per garantire a tutti uguaglianza socio-economica.
    Sarà quest'ultimo movimento ad inspirare i movimenti tardo ottocenteschi.
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    Retaggio Sette/Ottocentesco: Quadro politico italiano

    NORD
    -Regno di Sardegna: Piemonte, Liguria, Sardegna e Valle d'Aosta
    -Regno Lombardo-Veneto: Lombardia, Trentino, Friuli e Veneto
    CENTRO
    -Granducato di Toscana: Toscana, Umbria
    -Stato Pontificio: Lazio, Umbria, Marche, Emilia-Romagna
    SUD
    -Regno delle due Sicilie: Campania, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise e Sicilia
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    Retaggio Sette/Ottocentesco: Contesto politico estero

    Regno di Francia
    Regno di Spagna
    Gran Bretagna
    Regno di Prussia
    Impero Russo
    Impero d'Austria
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    Biennio delle Riforme

    Pio IX, a sostegno dei suoi ideali progressisti, emendò delle riforme che puntarono alla simpatia dei liberali italiani, ad esempio con la concessione delle amnistie ai detenuti politici e con l'alleviamento della censura da parte della Santa Sede. L'unico stato italiano che rifiutò ogni tipo di riforma era il Regno delle Due Sicilie che scatenò dunque una protesta. Ferdinando II, preoccupato, concesse la Costituzione e si verificò di seguito una reazione a catena in tutta Italia.
  • I moti rivoluzionali del 1848

    I moti rivoluzionali del 1848
    Con questa espressione si intende una vera e propria ondata rivoluzionaria senza precedenti per ampiezza e intensità in quasi tutta l'Europa, in tutto paragonabile ad una vera e propria esplosione. La prima fu la Francia sotto il governo di Filippo D'Orleans, poi seguirono Italia, Ungheria e Cecoslovacchi per concludere con la Germania.
  • Prima Guerra d'Indipendenza

    Prima Guerra d'Indipendenza
    I rivoltosi di Venezia e Milano decisero di insorgere con la speranza che Carlo Alberto intervenisse nella situazione creatasi a Vienna, quest'ultimo solo alla fine si decise a dichiarare guerra all'Austria per evitare che l'iniziativa fosse condotta dai democratici e dai repubblicani. A lui si coalizzarono il Granducato di Toscana, Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie che si dilegueranno a catena in seguito alla notizia di uno scisma da parte dell'Austria dalla chiesa cattolica.
  • La Repubblica Romana

    La Repubblica Romana
    A Roma scoppiò una rivolta che portò alla fuga del papa, Pio IX. Mazzini, Armellini e Saffi si unirono in un triumvirato che dichiarò la fine del potere temporale della chiesa e la nascita della Repubblica romana. Il 4 Luglio però sotto l'attacco delle truppe francesi, spagnole e borboniche la Repubblica cadde, nonostante la forte difesa che i patrioti cercarono di portare avanti, primo fra tutti Garibaldi.
  • Leggi Siccardi

    Leggi Siccardi
    Nel 1850 nel Regno di Sardegna vennero costituite le leggi Siccardi in cui si poneva fine ad alcuni tradizionali privilegi della Chiesa, tra cui principalmente il foro ecclesiastico (il clero prima era giudicato dai tribunali ecclesiastici anche per reati comuni) e il diritto di asilo (era impedito prima arrestare nelle chiese e nei conventi). Questa fu una tappa fondamentale per la futura laicizzazione del governo italiano, nel resto d'Italia vennero abrogate tutte le costituzioni.
  • Governo Cavour

    Governo Cavour
    Con Camillo Benso conte di Cavour, in Italia inizia il vero e proprio cambiamento della percezione di politica che si aveva, in tal senso la politica è vista come una vera e propria arte, assimilabile in tutto e per tutto alla diplomazia. Cavour ha come modello parlamentare di riferimento quello inglese, nasce infatti il termine "Fideismo", ossia il libero scambio, colonna portante della Destra storica della quale sarà primo Primo Ministro dal 1861 fino alla sua morte nello stesso anno.
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    La Guerra di Crimea

    Cavour aspettava un'occasione per espandere l'Italia settentrionale e questa arrivò quando scoppiò una guerra tra la Turchia e la Russia. Il Piemonte si alleò con la Turchia assieme la Francia e l'Inghilterra. Nel 1855 i Russi si arresero e Cavour poté "sedere al tavolo dei vincitori". Al Congresso di pace tenuto a Parigi nel 1856 Cavour sottolineò la questione dell'unità d'Italia e finalmente questo problema divenne una questione europea.
  • Tentativi Falliti di Insurrezione

    Tentativi Falliti di Insurrezione
    Negli anni cinquanta dell'Ottocento vi furono alcuni tentativi di rivolta, che avevano come obbiettivo il raggiungimento dell'indipendenza italiana. Nel 1853 Mazzini organizzò l'insurrezione di Milano e nel 1857 Carlo Pisacane organizzò la spedizione di Sapri. Entrambe queste missioni furono fallimentari e convinsero l'opinione pubblica della validità della visione moderata e diplomatica di Cavour.
  • Gli Accordi di Plombières

    Gli Accordi di Plombières
    Nel luglio del 1858 Cavour e Napoleone III a Plombières strinsero in segreto i seguenti accordi: la Francia sarebbe intervenuta con il suo esercito a sostegno del Regno di Sardegna solo se l'Austria avesse dichiarato guerra per prima a quest'ultimo. Conseguita la vittoria, la Francia avrebbe ottenuto come compenso Nizza e Savoia mentre l'Italia avrebbe allontanato la minaccia austriaca rimanendo così divisa in "nord", "sud" e Stato Pontificio.
  • Seconda Guerra d'Indipendenza

    Seconda Guerra d'Indipendenza
    Cavour, per provocare l'Austria, mandò l'esercito ai confini con la Lombardia. Dopo alcune mosse provocatorie, l'Austria mandò un'ultimatum, ovviamente respinto grazie all'alleanza segreta con la Francia, dunque il 29 aprile ebbe inizio la seconda guerra d'indipendenza. dopo rapide vittorie da parte del Regno di Sardegna, Toscana e dell'Emilia Romagna insorsero e chiesero annessione al Regno di Sardegna. Questa mossa preoccupò Napoleone III che a Villafranca firmò un armistizio con Pr. e Rs.
  • La spedizione dei Mille

    La spedizione dei Mille
    In vista del malcontento nel mezzogiorno, Garibaldi organizza con Crispi e Pilo "la spedizione dei mille". Il Piemonte non interviene agli inizi della guerra per divergenze all'interno del governo, così 1070 volontari partono da Quarto guidati da Garibaldi indipendenti dal governo. Dopo i loro inaspettati successi, Cavour, insieme a francia e Inghilterra invia il proprio esercito a sostenerli, sia per evitare che la situazione degeneri, sia per reclamare gli eventuali territori conquistati.
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    DESTRA Storica

    Il partito comprendeva uomini provenienti da contesti culturali, di classe e ideologici eterogenei. La Destra storica rappresentava gli interessi della borghesia settentrionale e ha sostenuto il libero scambio mentre sulle questioni sociali ha favorito un forte governo centrale. In affari esteri il loro obiettivo era l'unificazione dell'Italia, mirando principalmente a un'alleanza con l'Impero britannico e l'Impero francese.
  • Unità d'Italia - Regno d'Italia

    Unità d'Italia - Regno d'Italia
    Il 17 marzo il Parlamento italiano, eletto nella capitale Torino nel gennaio 1861, proclamò la nascita del Regno d'Italia e Vittorio Emanuele II quale suo primo sovrano "per grazia di Dio e volontà della nazione"
  • Manovra economica: la Lira

    Manovra economica: la Lira
    Un'altra tema del nuovo Regno fu l'unificazione del sistema monetario: il 24 agosto 1862 Vittorio Emanuele II firmò la legge in base alla quale la lira italiana sostituiva la moltitudine di monete in uso negli Stati precedenti. Ciò favorì anche la prosecuzione da parte della Destra di una politica economica liberista (questa politica penalizzò l'industria ma favorì l'esportazione di prodotti agricoli).
  • Nord e Sud: divario socio-economico

    Nord e Sud: divario socio-economico
    Al momento dell'unificazione il divario tra Nord e Sud era preoccupante, a tal punto che anche oggi se ne risentono le conseguenze. A partire dai problemi del Sud più grandi, come il tasso di analfabetismo, la scarsa presenza delle infrastrutture e delle reti stradali e infine il commercio, si arrivava anche al più basico problema della comunicazione "fonetica" vera e propria a causa dei dialetti molto differenti.
  • Il Grande Brigantaggio

    Il Grande Brigantaggio
    Al sud esplose una protesta popolare sostenuta dai Borboni e dalla Chiesa che compiva azioni di guerriglia contro il nuovo governo percepito come oppressivo (aveva imposto tasse, lingue, moneta, leva obbligatoria, fatto fallire aziende abolendo i dazi). Invece di andare alla radice del problema il governo represse queste insurrezioni con delle leggi speciali (legge Pica) e con l'intervento dell'esercito. Questa profonda incomprensione dei problemi del Sud, portò alla nascita delle mafie.
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    FIRENZE Capitale

    Firenze succede a Torino nel 1865 e diventa capitale del Regno d'Italia fino al 1871
  • Terza Guerra d'Indipendenza

    Terza Guerra d'Indipendenza
    L'Italia, stretto un'alleanza con la Prussia, impegnava le truppe asburgiche a sud, mentre i prussiani a nord. Dunque l'Austria dovette affrontare una guerra su due fronti e venne sconfitto a Sadowa dai Prussiani. Nonostante la vittoria contro gli italiani, il 23 agosto l'Austria dovette firmare il trattato di Pace a Praga a causa della potenza militare prussiana. La Prussia ottenne il controllo sulla Confederazione tedesca, mentre l'Italia finalmente ottenne il Veneto.
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    ROMA Capitale

    Roma succede a Firenze e diventa capitale del Regno d'Italia dal 1865 in poi
  • La Comune di Parigi

    La Comune di Parigi
    Il risentimento per questa condizione di diseguaglianza economica e sociale, unita alla mancanza di punti di riferimento al governo, portò il popolo parigino alla ribellione. Si stabilì che l’amministrazione del nuovo governo fosse delegata ad un comitato centrale, in seguito vennero organizzate delle elezioni, il cui risultato portò alla formazione di uno stato governativo vero e proprio: la Comune di Parigi, caratterizzata da una forte matrice democratico-socialista.
  • Legge delle Guarentigie

    Legge delle Guarentigie
    Nel maggio del 1871 il governo approvò unilateralmente la legge delle guarentigie che garantiva al papa di svolgere liberamente il suo magistero. Il papa inoltre non era soggetto alle leggi dello Stato italiano, si riconosceva la sua sovranità sulla città del Vaticano e anche una dotazione annua di 3 milioni di lire. Il papa respinse queste norme e nel 1874 vietò addirittura ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana con il famoso "Non Expedit".
  • Breccia di Porta Pia

    Breccia di Porta Pia
    Grazie alla guerra tra la Francia e la Prussia, le truppe francesi schierate a difendere lo stato pontificio furono richiamate in patria. L'esercito di Cadorna entrò a Roma aprendo un breccia a Porta Pia, la resistenza delle truppe pontificie fu minima e Roma fu annessa all'Italia. Nel luglio 1871 Roma divenne capitale d'Italia. Per risanare il rapporto Stato-Chiesa fu approvata la legge delle "guarentigie", che dava sovranità al papa entro le mura vaticane, ma egli respinse questa norma.
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    SINISTRA Storica

    La Sinistra storica era il risultato di una coalizione che rappresentava la classe media del nord e del sud, la borghesia urbana. Ha sostenuto il diritto di voto e la scuola pubblica per tutti i bambini; inoltre, il partito era contrario alle politiche fiscali elevate promosse dalla Destra. In politica estera, dopo il 1890, la Sinistra iniziò a mostrare tendenze più conservatrici, tra cui sostenere la rottura di scioperi e proteste e promuovere una politica colonialista in Africa.
  • Governo Depretis

    Governo Depretis
    Nel 1881, con il Governo Depretis, il potere va alla Sinistra storica. Questo governo abolì, nel 1884, la durissima tassa sul macinato, mentre per quanto concerne la politica estera nel 1882 sottoscrisse un accordo con la Germania e l'Impero austro-ungarico, la Triplice Alleanza. Ciò per cui viene ricordato Depretis è il cosiddetto trasformismo ossia la capacità degli uomini politici di modificare il proprio pensiero pur di rientrare sempre nel gruppo vincente.
  • SINISTRA STORICA: La baia di Assab

    SINISTRA STORICA: La baia di Assab
    Nel 1882 il governo italiano acquistò la baia di Assab, nel Mar Rosso, dalla compagnia Rubattino (che l'aveva precedentemente acquistata nel 1869), trasformando il possedimento in una colonia. La scelta fu ovviamente tattica ed ebbe il fine di "imporre" il passaggio delle navi che andavano per il canale di Suez per un porto italiano.
  • Governo Crispi

    Governo Crispi
    Francesco Crispi, ex mazziniano, ed ora pro monarchia, rimane al potere quasi interrottamente fino al 1896. Vuole uno stato forte partendo dal fatto che i comuni siano elettivi, ovvero che le popolazioni locali abbiano potere e possano votare. Per questo motivo aumenta il potere dei prefetti ed estende il diritto di voto. In politica estera crea le basi per un'ostilità economica contro la Francia mettendo una tassa doganale per aiutare gli scambi italiani e rifiutare i prodotti francesi.
  • Governo Giolitti

    Governo Giolitti
    Negli anni successivi alle dimissioni di Crispi, al potere si succedettero diversi uomini: Di Rudinì, Pelloux, Saracco, Zanardelli ed infine, a partire dal 1903, Giovanni Giolitti. Ebbe così inizio il quindicennio che siamo soliti chiamare Età Giolittiana, un lungo periodo caratterizzato da una forte crisi sociale ed economica e che accompagnò il popolo italiano fino all'instaurarsi del regime fascista. Fu uno dei Governi più lunghi della storia politica italiana.