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Fondazione dei fasci Italiani di Combattimento
Benito Mussolini fonda un movimento fortemente nazionalista.
Tra i fondatori c'erano persone di diversa estrazione sociale e provenienza politica. -
Da Fasci Italiani di Combattimento a PARTITO NAZIONALE FASCISTA
Dopo il 3° congresso di Roma, il movimento si scoglie e viene creato il Partito Nazionale Fascista, che diventa sempre più di destra.
Nello stesso anno nasce, in contrapposizione, il Partito Comunista d'Italia, formato da un gruppo della sinistra socialista, che prendeva come modello il partito bolscevico di Lenin e Trockij -
Marcia su Roma
Capi fascisti, provenienti da ogni parte d'Italia, organizzano una marcia su Roma intenti a fare un colpo di stato, costringendo il governo alle dimissioni.
Il re, dopo le dimissioni di Luigi Facta, nomina Mussolini capo del governo.
Inizia l'era Fascista -
Riforma della scuola
Viene riformata la scuola: l'obbligo scolastico viene aumentato ai 14 anni, viene introdotto il libro di testo unico, l'insegnamento avviene solo in lingua italiana, si praticano attività di tipo ginnico-militare, alle femmine viene riservato un insegnamento sportivo e incentrato sulla cura della casa, tutti i bambini e adolescenti italiani vengono inseriti nell'ONB(Opera Nazionale Balilla). -
Elezioni politiche
In un clima di soprusi e violenze, il Partito Fascista ottenne la maggioranza.
L'opposizione, per protesta, abbandona il Parlamento, ma erano divi tra loro e non riuscirono a schierarsi unanimi contro il fascismo. -
Uccisione Giacomo Matteotti
Dopo aver denunciato in parlamento illegalità elettorali durante le elezioni, il deputato socialista Giacomo Matteotti viene assassinato da sicari del Duce. -
Battaglia del grano e bonifica integrale
Mussolini aveva l'obbiettivo di conquistare un autosufficienza alimentare, per questo, soprattutto al sud, fece bonificare i terreni, migliorò le tecniche di coltivazione con macchine agricole e uso di fertilizzanti chimici per aumentare la produzione di frumento. -
Leggi "fascistissime"
Nel biennio 1925-1926 vengono emanate leggi che danno il pieno potere Mussolini e creano uno Sato Poliziesco.
Vengono sciolti partiti e associazioni sindacali non fasciste, soppressa la libertà di stampa, parola, associazione, viene ripristinata la pena di morte e istituito un tribunale speciale per processare gli oppositori al fascismo.
Istituì la Milizia Volontaria della Sicurezza Nazionale, corpo di polizia di cui facevano parte le Camicie Nere. -
Istituzioni delle corporazioni
Al posto dei sindacati, vengono istituite corporazioni, cioè organizzazioni statali che includevano sia i datori di lavoro che i lavoratori e servivano per risolvere di comune accordo eventuali conflitti tra le parti. Erano però vantaggiose per i datori di lavoro appoggiati dal governo, ma non per i lavoratori che non potevano scioperare. -
Patti Lateranensi
Viene firmato un accordo tra Chiesa e Stato: il Papa riconosceva Roma come capitale di Italia e, l'Italia, cedeva un piccolo territorio facendone uno Stato a sè chiamato Città del Vaticano (che prende il nome dal monte su cui sorge); il potere civile e religioso vengono nuovamente fusi; la religione Cattolica diventa religione di Stato e materia scolastica; il matrimonio ha validità sia religiosa che civile. La Chiesa, accetta di nominare Vescovi graditi al regime. -
Conquista dell'Etiopia
L'Italia vuole allargare i confini dell'impero e, vedendo un Paese ricco di risorse naturali e terre fertili, dichiara guerra all'Etiopia che viene sconfitta rapidamente dai bombardamenti e uso di gas tossici. Il 9 maggio 1936, Mussolini conquista l'Etiopia e Vittorio Emanuele III ne diventa Imperatore. -
Leggi razziali
Con il partito nazista di Hitler in Germania al potere che discriminava e perseguitava gli ebrei, anche in Italia si diffonde il pensiero antiebraico. Escono libri e pubblicazioni che esaltano la superiorità della razza italiana rispetto ad altre razze e in particolare degli ebrei. Vengono esclusi dalle scuole statali e università, non possono entrare nell'esercito, lavorare in enti pubblici, fare i giornalisti o partecipare alla vita quotidiana insieme ai non-ebrei
