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Fondazione dei Fasci di Combattimento
Il Movimento dei Fasci di combattimento, fondato da Mussolini dopo la Prima Guerra Mondiale, era un'associazione di nazionalisti ed ex combattenti, avversa al socialismo. Il manifesto dei Fasci (1919) è detto programma di San Sepolcro: si tratta di un programma piuttosto confuso, in cui confluirono posizioni nazionaliste, repubblicane e anticlericali. -
Le elezioni del maggio 1921: i fascisti in Parlamento
Molti liberali tentarono di utilizzare il Fascismo in funzione antisocialista. Tra questi vi fu Giolitti, che consentì ai fascisti di presentarsi nelle liste liberali alle elezioni del maggio 1921: per la prima volta, i fascisti entrarono in Parlamento. -
Fondazione del Partito Nazionale Fascita (PNF)
Il Movimento dei Fasci conquistò molti consensi tra i proprietari terrieri, gli industriali e, in generale, il ceto medio, che vedevano nelle squadre d'azione fasciste l'unico baluardo contro le agitazioni dei lavoratori e il pericolo della rivoluzione. Per ottenere più consensi, Mussolini trasformò il Movimento in Partito. -
Period: to
Il primo governo Mussolini
Durante il primo governo, sostenuto da fascisti, liberali, popolari, Mussolini agì nel rispetto della legge e mantenne un atteggiamento di moderazione. Tuttavia, le squadre fasciste, organizzate nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, continuavano le loro spedizioni contro i socialisti e le elezioni del 1924 si svolsero in un clima di violenza e irregolarità. -
Marcia su Roma
Mussolini decise di far marciare le camicie nere su Roma. Il capo del governo, Luigi Facta, chiese a Vittorio Emanuele III di far intervenire l'esercito; il re, invece, si rifiutò e affidò a Mussolini l'incarico di formare un nuovo governo. -
Delitto Matteotti e secessione dell'Aventino
Il socialista Giacomo Matteotti, dopo aver pronunciato un discorso alla Camera contro i fascisti, venne assassinato. La colpa ricadde subito su Mussolini e i suoi collaboratori; per protesta, gli antifascisti abbandonarono il Parlamento e si riunirono in un'altra aula, nell'Aventino. Il re non intervenne e Mussolini, il 3 gennaio del 1925, si assunse la responsabilità politica e morale dell'accaduto. -
Le leggi fascistissime e la costruzione dello Stato totalitario
La costruzione dello Stato totalitario fu realizzata a partire dalle leggi fascistissime, che prevedevano: instaurazione della dittatura; limitazione della libertà di stampa; istituzione dei Podestà; abolizione dei partiti politici; creazione della polizia politica (OVRA) e del Tribunale speciale; reintroduzione della pena di morte.Inoltre, fu introdotta una nuova legge elettorale, che impediva ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti. -
Period: to
La politica economica del Fascismo
Dopo una prima fase di politica liberista (1922-25), vi fu un cambiamento di rotta e e lo Stato iniziò ad intervenire nella vita economica, dando vita ad una politica autarchica, cioè di autosufficienza economica. Questo tipo di politica economica, però, a lungo andare indebolì l'italia. -
I Patti lateranensi
Mussolini e il cardinale Gasparri firmarono i Patti lateranensi, con cui si chiuse il conflitto fra Stato e Chiesa. I patti, formati da un trattato e un concordato prevedevano il riconoscimento della sovranità della Chiesa sulla Città del Vaticano; il cattolicesimo divenne religione di Stato; il matrimonio religioso assunse valore civile. Il Vaticano, invece, riconobbe il Regno d'Italia e Roma come sua capitale. -
Politica estera: la conquista dell'Etiopia
La politica estera fascista fu nazionalista e colonialista. Il primo obiettivo fu l'Etiopia: nonostante le sanzioni minacciate dalla Società delle Nazioni a seguito dell'invasione italiana, l'Italia riuscì a portare a termine la conquista nel 1936. -
La costruzione del consenso e la propaganda
Il Fascismo, per ottenere il consenso degli italiani, controlla ogni aspetto della vita collettiva. Le organizzazioni giovanili vengono inquadrate nella GIL (Gioventù Italiana del Littorio); nascono anche l'Opera Nazionale Balilla e il GUF (Gruppo degli Universitari fascisti). Sempre nel '37, viene fondato il Ministero della Cultura Popolare (MINCULPOP) al fine di controllare tutte le attività culturali.Infine, i fascisti usano i mass media come mezzi di propaganda. -
Le leggi razziali
L'alleanza tra Mussolini e Hitler ebbe come grave conseguenza l'emanazione delle leggi razziali: gli Ebrei venivano esclusi dagli uffici pubblici e limitati nello svolgimento delle loro attività professionali; vennero vietati i matrimoni misti per tutelare la purezza di sangue degli italiani.