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biennio rosso
Seguendo il mito della Russia, il movimento operaio e socialista inizia a organizzare degli scioperi per ottenere migliori condizioni di lavoro. A Torino vengono costruiti consigli operai su modello dei soviet russi. Le proteste assumono i toni di una dura lotta politica. Si consolida la Confederazione generale del lavoro. -
crisi dei partiti politici
Nascono il Partito popolare, sotto la guida di don Luigi Sturzo. Il governo, gestito con l'appoggio del Partito socialista, è destinato a logorarsi e farsi sempre più debole. -
nascono i "Fasci di combattimento"
Mussolini fonda questo movimento, che dalla fine del 1921 diventerà il Patito nazionale fascista. Mussolini ottenne l'appoggio da tanti ex combattenti (risentimento), dei nazionalisti (mito della "vittoria mutilata" e della classe dirigente, intimoriti dalla prospettiva rivoluzionaria della sinistra. -
frammentazione politica dell'Italia
Per tutelare i propri interessi, gli imprenditori organizzarono Confindustria e Confagricoltura. Soprattutto gli industriali e i proprietari terrieri iniziarono a sostenere il nascente movimento fascista. -
marcia su Roma
Mussolini, godendo del sostegno degli imprenditori e di alti funzionari dello Stato, organizza una violenta spedizione per costringere il governo alle dimissioni. Il re Vittorio Emanuele III incarica Mussolini di formare un nuovo governo. -
nuova legge elettorale
Grazie a una nuova legge elettorale che prevedeva un premio di maggioranza al partito che avesse ottenuto il maggior numero di voti, Mussolini ottiene la maggioranza assoluta nelle elezioni del 1924. -
delitto Matteotti
Dopo aver denunciato le minacce e le violenze di cui si erano serviti i fascisti per vincere le elezioni, il socialista Giacomo Matteotti venne rapito da una squadra di fascisti e assassinato. Segue la secessione dell'Aventino. -
leggi fascistissime
Con le leggi fascistissime l'Italia diventa una dittatura:
- chiuse le sedi di tutti i partiti, tranne quello fascista;
- sottrazione del potere di fare leggi al parlamento;
- proibizione dello sciopero;
- reintroduzione della pena di morte;
- limitazione della libertà di stampa;
- istituiti il Minculpop e il Tribunale Speciale;
- istituita la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. -
propaganda di regime
L'opposizione è costretta alla clandestinità (personaggi importanti furono Emilio Lussu, Ernesto Rossi, Nello e Carlo Rosselli). Molti capi politici furono incarcerati. Il partito fascista introduce delle riforme in ogni campo:
- economia: IRI, bonifiche, economia mista, corporazioni imposte e sindacati non liberi;
- tessera obbligatoria del partito;
- propaganda: EIAR, Istituto Luce;
- organizzazioni per gestire il tempo libero e l'istruzione;
- mito di Roma come simbolo del militarismo. -
Patti Lateranensi
Mussolini e papa Pio XI firmano un concordato tra Stato e Chiesa:
- Roma capitale del regno d'Italia;
- autorità della Santa Sede nella Città del Vaticano;
- religione cattolica come "religione di Stato"
- matrimonio religioso con valore civile;
- indennizzo per risarcire la Santa Sede dei beni espropriati nel 1870. -
Period: to
guerra civile in Spagna
Mussolini e Hitler si schierano dalla parte del generale Francisco Franco, contro repubblicani, socialisti e comunisti, riuniti nel Fronte popolare. -
occupazione dell'Etiopia
Mussolini tenta la conquista dell'Etiopia. Dopo la presa di Addis Abeba, invade anche l'Albania. Ha inizio la collaborazione con la Germania di Hitler. La Società delle Nazioni colpisce l'Italia con sanzioni economiche per protesta. -
Asse Roma-Berlino-Tokyo
Hitler stabilì un accordo con Mussolini (Asse Roma-Berlino) e sottoscrive un patto con l'URSS stipulato da Germania e Giappone (Asse Roma-Berlino-Tokyo). -
leggi razziali
Il regime fascista introduce le leggi razziali contro gli Ebrei, che vengono emarginati dalle scuole, esclusi dal servizio militare e dagli impieghi statali, e ritenuti "diversi" e "pericolosi". Sono annullati i matrimoni "misti". -
Patto d'Acciaio
Italia e Germania firmano il Patto d'Acciaio, che impegnava ognuno dei due Paesi a sostenersi reciprocamente nell'eventualità di un conflitto.