-
NASCITA DEI PARTITI POLITICI IN INGHILTERRA
I partiti conservatori sono organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° secolo e tutt'ora presenti in molti Paesi.
La nascita dei partiti conservatori è legata alla storia del parlamentarismo inglese, al cui interno nel 1680 si formò una fazione politica denominata Tory (per via del fatto che i suoi membri approvarono la successione di un erede cattolico al trono di Carlo II) e Whig (monarchici e contrari a qualsiasi religione diversa dall'anglicanesimo). -
Period: to
STORIA DEI PARTITI POLITICI
-
I WHIG
La politica dei Whig andava a supporto delle grandi famiglie aristocratiche e dei non-Anglicani (i dissenters).
Più tardi incontrarono l’interesse della classe emergente industriale e dei mercanti più ricchi.
Nel corso del XIX secolo il programma politico dei Whig abbracciava non più solamente gli ideali di un Parlamento dominante rispetto al monarca e del libero scambio ma anche l’abolizione dello schiavismo e l’ampliamento del suffragio.
Infine, nel 1859, i Whig formarono il Partito Liberale. -
I TORIES
I Tories divennero fedeli sostenitori della Corona e dal 1832 si denominarono conservatives (conservatori), costituendosi come rappresentanza politica dei ceti aristocratici e della grande proprietà terriera.
I moderni partiti conservatori, tra i quali il più importante resta il Partito conservatore britannico, si distinguono per incorporare gli elementi della tradizione politica quali il confessionalismo, il nazionalismo, il liberalismo ecc.
I Tory diventarono il Partito Conservatore. -
DESTRA E SINISTRA STORICA
Dopo l'unità nazionale del 1861, sono due gli schieramenti politici principali: la Destra storica, che riunisce gli interessi di conservatori, monarchici, cattolici e grandi proprietari terrieri, che resta al governo fino al 1876, e la Sinistra storica (1876-1887), che rappresenta la parte repubblicana e anticattolica, e in generale gli intellettuali e i professionisti. -
LA NASCITA DEI PARTITI POLITICI IN ITALIA
In Italia si può parlare di partiti politici moderni a partire dal 1892 quando viene fondato il Partito Socialista Italiano.
Sino a quel momento i principali raggruppamenti politici del paese, la destra storica e la sinistra storica, non erano classificabili come partiti, ma semplici "cartelli" di notabili, ciascuno con un proprio feudo elettorale che si riunivano in gruppi a seconda delle proprie idee.
Alla loro sinistra si schieravano i Repubblicani che si organizzarono in un partito nel 1895. -
I PARTITI DI MASSA
I partiti di massa sono organizzazioni che nascono ed operano con l'obiettivo di rappresentare vaste fasce della società e di collegarle con le istituzioni.
La società italiana, alla fine della Grande Guerra, è attraversata da un grande fermento, le attese maturate negli anni del conflitto si trasformano in rivendicazioni politiche ed economiche.
I partiti di massa più importanti sono : il Partito Socialista, il Partito Popolare e il Partito Nazionale Fascista. -
IL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Il Partito Socialista Italiano è stato un partito politico italiano di sinistra (1892-1994).
E' il più antico partito politico e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia.
A Reggio Emilia nel 1893 il nome venne cambiato in Partito Socialista dei Lavoratori Italiani mentre al congresso di Parma del 1895 assunse il nome definitivo di Partito Socialista Italiano.
Il PSI si fondava sull'esperienza socialista di ispirazione riformista e marxista con Bettino Craxi massimo esponente. -
IL PARTITO NAZIONALE FASCISTA
Il Partito Nazionale Fascista (PNF) è stato un partito politico italiano, espressione del movimento fascista.
Nato nel novembre 1921 guidò la cosiddetta marcia su Roma che nell'autunno del 1922 portò Benito Mussolini a divenire presidente del Consiglio dei ministri.
Nel 1923 si fuse con l'Associazione Nazionalista Italiana e tra la metà e la fine degli anni '20 divenne il partito unico del Regno d'Italia fino alla caduta del regime fascista, avvenuta il 25 luglio del 1943. -
LA PRIMA REPUBBLICA
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia si ritrovò ad affrontare un difficilissimo dopoguerra.
L’economia e l’agricoltura erano in condizioni gravissime.
Fra le questioni più immediate si imposero la scelta istituzionale fra monarchia e repubblica, la necessità di una nuova Costituzione, l'avvio di una politica di ricostruzione del Paese.
Il 18 aprile 1948 si tennero le prime elezioni politiche della repubblica che videro la vittoria della Democrazia Cristiana nata nel 1942. -
SCANDALO DI TANGENTOPOLI
Le indagini giudiziarie e giornalistiche che si susseguirono in quel periodo storico che durò dal 1992 al 1994, ebbero come conseguenza il crollo del sistema politico.
Un sistema consolidato di tangenti venne alla luce e smantellato dal giudice Antonio Di Pietro, esponente di spicco del team di giudici creato ad-hoc per le indagini sulla corruzione.
Fra i nomi più eccellenti colpiti fu Craxi, primo socialista ad aver rivestito l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. -
LA SECONDA REPUBBLICA
Le elezioni politiche del 27 marzo 1994 portarono al governo la coalizione guidata da Silvio Berlusconi e inaugurarono quella che viene definita come la ‘Seconda Repubblica’.
Vi furono importanti novità politiche: il Pci si trasforma in Partito democratico della sinistra (Pds), al Nord nasce la Lega Lombarda.
Con la Seconda Repubblica sono scomparsi molti dei vecchi partiti (Dc, Psi, Pli,) e sono nati nuovi partiti come Forza Italia e la Lega Nord, che hanno subito registrato un ampio consenso. -
LA TERZA REPUBBLICA
L'evoluzione politica ha portato a un profondo cambiamento di consensi verso i partiti: nelle elezioni politiche del marzo 2018 il partito più votato si è rivelato il Movimento 5 Stelle (32%), mentre la coalizione prevalente è risultata quella del centro - destra (Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia); il Partito democratico ha subito un drastico calo di preferenze.
Di fronte a questo scenario alcuni parlano di una nuova era politica: la Terza Repubblica.