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La guerra ha aggravato i problemi sociali
-Reduci (disoccupati-mutilati quindi non possono lavorare)
-Giovani Borghesi (difficoltà a reinserirsi nella vita)
-Operai (otto ore massimo di lavoro e migliori salari)
-Contadini (assegnazione della proprietà delle terre)
-Donne (vedere riconosciuta la loro importanza nella società) -
Il mito della vittoria mutilata
L'Italia dopo la prima guerra voleva ottenere la Dalmazia e la città di Fiume. I nazionalisti la definivano “vittoria mutilata” -
l'occupazione di fiume
Gabriele D'Annunzio occupa la città di Fiume ( con un gruppo di volontari, nel 1920 Giovanni Giolitti firmo il trattato di Rapallo con la Iugoslavia che diceva che la città di Fiume sarebbe diventata libero e indipendente. La città di Fiume nel 1924 annessa all'Italia perché la sua situazione economica era insostenibile. -
entrano in campo nuovi partiti
Nel 1919 furono fondati due partiti:
-Partito popolare fu creato dal sacerdote Luigi Sturzo, diffuso nelle campagne.
-Fasci di combattimento furono creati Benito Mussolini erano un movimento accesamente nazionalista -
le lotte dei contadini e degli operai nel biennio rosso
Nel 1919 i contadini occuparono le terre organizzati da Leghe rosse socialiste, Leghe bianche popolari e associazioni di reduci di guerra, nel nord di Italia gli operai scioperarono senza interruzione
Nel 1920 gli industriali chiudono le industrie facendo una serrata.Gli operai occupano le fabbriche e ottengono aumento dello stipendio e la riduzione delle ore di lavoro. -
I socialisti si dividono: nasce il partito comunista d’Italia
Non tutti i socialisti speravano l'occupazione delle fabbriche segnasse l'inizio della rivoluzione. I socialisti che erano favorevoli fondarono il partito comunista d'Italia guidato da Antonio Gramsci e Amadeo Bordiga.