Germans at polish border 1939 09 01

Cause della Seconda Guerra Mondiale

  • Autodeterminazione della Saar

    Autodeterminazione della Saar
    Con il plebiscito del 13 gennaio 1935 venne sciolto il protettorato creato nel 1920 in seguito al trattato di Versailles e posto sotto il mandato della Società delle Nazioni. I territori della Saar furono quindi annessi alla Germania nazista.
  • La Wehrmacht

    La Wehrmacht
    Con il ripristino della coscrizione obbligatoria Hitler poté ricostruire una poderosa forza armata, la Wehrmacht, affiancata dall'aviazione militare della Luftwaffe.
  • Il "fronte di Stresa"

    Il "fronte di Stresa"
    Mussolini e i capi di governo di Gran Bretagna e Francia si riunirono a Stresa condannando il riarmo tedesco. Tuttavia quello che avrebbe dovuto essere uno schieramento compatto in funzione anti-nazista si dimostrò debole: la Francia cercò un accordo di reciproca assistenza con l'Unione Sovietica; la Gran Bretagna acconsentì alla ricostruzione della flotta tedesca; l'Italia proseguì i propri obiettivi espansionistici in Etiopia, che l'avrebbero indotta a un avvicinamento con la Germania.
  • Rimilitarizzazione della Renania

    Rimilitarizzazione della Renania
    Le forze armate della Wehrmacht occupano la regione mineraria della Renania, violando i termini del trattato di Versailles e del trattato di Locarno.
  • Il golpe militare di Francisco Franco

    Il golpe militare di Francisco Franco
    Francisco Franco sbarca in Spagna con la "Legione straniera spagnola". Per le sorti della guerra civile spagnola fu determinante l'intervento delle potenze europee: Italia e Germania si schierarono a favore dei nazionalisti di Franco; Francia e Gran Bretagna decisero di non intervenire; l'Unione Sovietica appoggiò i volontari delle "Brigate internazionali". Questi schieramenti furono decisivi per definire gli scenari che avrebbero portato alla Seconda Guerra Mondiale.
  • Asse Roma-Berlino

    Asse Roma-Berlino
    La guerra civile spagnola determinò il definitivo avvicinamento tra Germania e Italia. Si delineò così un blocco nazifascista in Europa suggellato dal patto "Asse Roma-Berlino", siglato nella capitale tedesca tra il governo nazista e quello italiano, rappresentato dal ministro degli Esteri Galeazzo Ciano.
  • Patto Anticomintern

    Patto Anticomintern
    Uno degli obiettivi espansionistici di Hitler riguardava l'est, che avrebbe garantito lo "spazio vitale" al popolo tedesco. Hitler strinse così il "Patto Anticomintern" con il Giappone in modo da accerchiare l'Unione Sovietica.
  • Strage di Guernica

    Strage di Guernica
    La città basca di Guernica divenne teatro di una strage a causa dei bombardamenti nazisti. Questi si concentrarono anche sulla capitale Madrid e su Barcellona, permettendo alle forze franchiste e nazifasciste, meno numerose ma meglio organizzate, di sconfiggere quelle della Spagna repubblicana, meno disciplinate.
  • L'Anschluss

    L'Anschluss
    Una delle ambizioni di Hitler era l'unificazione dei paesi di lingua tedesca. Un primo passo fu rappresentato dall'annessione dell'Austria alla Germania: il leader del Partito nazista austriaco Arthur Seyss-Inquart salì al governo e le truppe tedesche entrarono a Vienna senza trovare opposizioni.
  • La conferenza di Monaco e annessione della regione dei Sudeti

    La conferenza di Monaco e annessione della regione dei Sudeti
    Altro obiettivo primario di Hitler era l'occupazione della Cecoslovacchia e in particolare l'annessione alla Germania della regione dei Sudeti, dove viveva una minoranza tedesca. Seppur la Cecoslovacchia fosse favorevole a ciò, non aveva l'intenzione di mettere in discussione la propria integrità territoriale. Fu così convocata una conferenza a Monaco, dove Mussolini venne incaricato di fare da mediatore. La regione dei Sudeti venne dunque annessa alla Germania nazista.
  • Occupazione della Cecoslovacchia

    Occupazione della Cecoslovacchia
    In cambio della regione dei Sudeti il primo ministro inglese Chamberlain aveva creduto di poter risolvere i contrasti tra Germania e Gran Bretagna per via diplomatica, ma la conferenza di Monaco ebbe un esito tragico: sfruttando le tensioni tra cechi e slovacchi l'esercito tedesco si diresse verso Praga, invadendo il paese. Furono così istituiti il Protettorato di Boemia e Moravia, sotto il controllo del Reich; la Slovacchia, seppur formalmente indipendente, era sottomessa alla Germania.
  • Punto di non ritorno

    Punto di non ritorno
    Sempre nel marzo del 1939 la Germania presentò alla Polonia la richiesta di annettere al Reich la città libera di Danzica e di conseguenza di poter costruire una ferrovia e una strada extraterritoriale per transitare attraverso quel "corridoio" che divideva la Prussia Orientale dalla Germania. Tuttavia la richiesta fu respinta dal governo di Varsavia e Hitler annunciò i preparativi militari per l'invasione. A sua volta Chamberlain dichiarò l'intenzione di difendere la sovranità della Polonia.
  • Invasione dell'Albania

    Invasione dell'Albania
    Mussolini aveva bisogno di riacquistare autorevolezza in ambito internazionale e così il governo di Roma intraprese l'invasione dell'Albania. L'idea del duce era di sfruttare l'area dei Balcani per garantire all'Italia il controllo del Mediterraneo.
  • Il Patto d'acciaio

    Il Patto d'acciaio
    In seguito all'invasione dell'Albania, i rapporti dell'Italia con la Francia e la Gran Bretagna si deteriorarono. Questo portò al rafforzamento dell'alleanza con la Germania, ratificata con la firma del Patto d'acciaio.
  • Il patto Ribbentrop-Molotov

    Il patto Ribbentrop-Molotov
    Nell'agosto del 1939 la Germania e l'Unione Sovietica strinsero un accordo di non aggressione reciproca che prese il nome dai due ministri degli Esteri che lo elaborarono: il tedesco Joachim von Ribbentrop e il russo Vjaceslav Molotov.
  • Dichiarazione di guerra

    Dichiarazione di guerra
    Alle 4,45 del mattino del 1° settembre 1939 le truppe tedesche entrarono in territorio tedesco, dichiarando guerra alla Polonia e scatenando la reazione di Francia e Gran Bretagna.