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1946 BCE
I VALORI DELLA RESISTENZA
L'italia liberata si trovò ad una difficile ricostruzione materiale e morale. Il paese era distrutto dopo un ventennio di dittatura fascista. Bisognava ricostruire un apparato economico, un tessuto di vita sociale e civile, uno Stato, un'identità nazionale. -
1945 BCE
LA LIBERAZIONE DELL'ITALIA
Nel 1944 l'offensiva angloamericana riprese con vigore, supportata dalle azioni partigiane. Roma venne liberata il 4-5 giugno, Firenze in agosto. Nel 1945 i partigiani liberarono molte città costringendo alla fuga l'esercito tedesco. L'ordine di insurrezione generale fu lanciato ufficialmente dal CLNAI il 25 aprile 1945. Pochi giorni dopo Genova, Modena, Reggio, Parma. Cuneo, Torino, Biella, Vercelli, Novara e Milano furono liberate. Ad Aprile l'esercito tedesco firmò la resa. -
1944 BCE
L'ITALIA DIVISA IN DUE PARTI
Alla fine del 1943 l'Italia si presentò divisa in due parti: il Centro-Nord era occupato dai Tedeschi affiancati dai Fascisti dell RSI, le regioni meridionali sotto il controllo degli Angloamericani. Le truppe angloamericane ripresero l'avanzata verso Nord nel gennaio 1944, gli Alleati riuscirono a superare Cassino solo nel mese di maggio e a liberare Roma agli inizi di giugno. -
1944 BCE
LA RESISTENZA
Nei territori occupati, i Tedeschi perseguirono la politica di sfruttamento economico del territorio ponendo sotto il loro controllo le fabbriche. In alcuni territori iniziò la Resistenza armata contro i Nazifascisti, che si trasformò in una guerra civile che oppose i partigiani ai Fascisti fedeli alla RSI. Durante la guerra ci furono rese dei conti, vendette private ed esecuzioni sommarie. La guerra di Resistenza durò venti mesi. -
1944 BCE
I GRUPPI PARTIGIANI
La Resistenza italiana ebbe come protagonisti i partigiani, essi erano gruppi di soldati dell'ex esercito regio, partiti antifascisti, cittadini e giovani che lottavano per la loro patria. Le brigate partigiane avevano costruito le loro basi sulle montagne, dalle quali partivano per azioni di guerriglia e di sabotaggio. Le organizzazioni partigiane erano costituite da persone di ogni ceto sociale e fede politica. -
1943 BCE
LA SECONDA FASE DEL CONFLITTO
Nel corso del 1943 i rappresentanti degli Alleati si incontrarono per concordare le strategie per sconfiggere il nemico. Venne deciso di fiaccare la Germania e l'Italia. I bombardamenti americani e inglesi colpirono per oltre due anni città e centri industriali. In Italia furono bombardate città industriali e portuali. Nell'estate del 1943 venne colpita Roma per indurre l'Italia a ritirarsi dal conflitto. -
1943 BCE
L'EUROPA NELLE MANI DEI NAZISTI
Mentre i Nazisti dominavano l'Europa continentale, attuarono il dominio e lo sfruttamento dei territori occupati per soddisfare le esigenze del popolo superiore. Esistevano dei Paesi satelliti nei quali si erano instaurati dei governi "fantoccio" che appoggiavano i Nazisti. Lo sfruttamento di tali territori riguardò soprattutto le industrie che erano sotto il controllo tedesco. In alcuni casi i macchinari vennero smontati e trasferiti in Germania. -
1943 BCE
I LAGER E IL GENOCIDIO DEGLI EBREI
Durante la seconda guerra mondiale nacquero i lager, ovvero dei campi di concentramento dove i nazisti deportavano gli ebrei. L'annientamento prevedeva la distruzione dell'identità, della dignità e della stessa vita dei prigionieri. Furono massacrate nei lager circa dieci milioni di persone tra cui Ebrei, oppositori politici, zingari, omosessuali e criminali. -
1943 BCE
L'ORRORE DELLA SHOAH
I deportati venivano spogliati di tutti i loro averi personali. Trasportati nei lager e li' distinti tra coloro che erano in grado di lavorare e quelli che erano destinati all'eliminazione. I primi venivano costretti a lavorare fino allo stremo delle forze, a subire maltrattamenti, a patire la fame, il freddo, le malattie fino a morirne. Altri vennero testati per esperimenti medici come cavie umane per testare nuovi farmaci. Per eliminare alcuni prigionieri, utilizzavano gas di scarico ecc... -
1943 BCE
IL CROLLO DEL REGIME
Nell'estate del 1943 gli Alleati decisero di colpire la Germania, il 10 luglio 1943 le truppe angloamericane sbarcarono in Sicilia. Alcuni esponenti del Partito Fascista si convinsero che bisognava portare l'Italia fuori dalla guerra ed estromettere Mussolini dal governo. Nella riunione del 25 luglio 1943 la maggioranza del Gran Consiglio del Fascismo votò una mozione di sfiducia a Mussolini, fu cosi' costretto alle dimissioni. Cosi' fini' il regime fascista. -
1943 BCE
L'ARMISTIZIO DELL'8 SETTEMBRE
Badoglio iniziò a trattare segretamente con gli Angloamericani per trovare una via d'uscita al conflitto. Hitler, consapevole del pericolo, iniziò a fare affluire verso le frontiere italiane numerose divisioni. Il 3 settembre 1943, l'Italia firmò l'armistizio con gli alleati che venne reso pubblico l'8 settembre. Ma l'armistizio precipitò l'Italia in un conflitto ancor più grave. Il modo in cui furono condotte le trattative, il comportamento del re e di Badoglio furono alcune cause. -
1943 BCE
LA REPUBBLICA DI SALO'
Nel tentativo di mantenere il controllo sulla penisola italiana, i Tedeschi liberarono Mussolini, di un nuovo stato fascista. Una volta libero, Mussolini punì duramente i membri del Gran Consiglio, vennero processati e cinque di loro vennero giustiziati. La RSI fu di fatto uno Stato "fantoccio" subordinato ai Tedeschi; le sue milizie affiancarono le SS e la polizia tedesca nelle azioni di rastrellamento contro i partigiani e la popolazione civile. -
1943 BCE
IL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE
Il coordinamento e la rappresentanza politica della lotta partigiana vennero assunti dal Comitato di Liberazione Nazionale costituito da sei partiti:PCI, PSI, Democrazia Cristiana, Partito d'Azione, Partito Liberale e Democrazia del lavoro. Nel Nord Italia venne istituito il CLNAI. Le formazioni partigiane diedero vita ad alcune repubbliche partigiane, che furono però travolte dalla superiorità militare nazifascista. -
1943 BCE
LA CADUTA DEL FASCISMO
La catena di insuccessi militari italiani, l'incubo dei bombardamenti alleati, le difficoltà economiche minarono profondamente il consenso verso il regime fascista e Mussolini era ritenuto responsabile. Nella primavera del 1943 ci furono scioperi, che interessarono le fabbriche del Nord. Ci furono insofferenze politiche ed economiche nei confronti di un regime che stava conducendo il paese alla rovina. -
1941 BCE
L'OPERAZIONE BARBAROSSA
Nell'estate del 1941 Hitler lanciò l'attacco all'URSS. Il piano tedesco consisteva nella conquista dello spazio vitale a Est. Stalin fu colto di sorpresa. Il 22 giugno 1941, 160 divisioni tedesche, 5000 carri armati e 3000 aerei penetrarono nel territorio sovietico. In pochi mesi l'esercito tedesco occupò i Paesi Baltici, l'Ucraina e la Crimea. Poi l'esercito sovietico si riorganizzò e costitui' delle bande partigiane per ostacolare l'avanzata tedesca. L'esecito tedesco dovette sospendere. -
1941 BCE
L'INTERVENTO DEGLI STATI UNITI
Dopo l'avanzata tedesca nell'Unione Sovietica, si apri' un nuovo fronte di guerra nell'Oceano Pacifico. Il Giappone nel 1940 aveva iniziato una campagna espansionistica nella penisola indocinese, in Indonesia e nelle isole del Pacifico. Tale politica allarmò gli Stati Uniti. Il 7 dicembre 1941 gli aerei nipponici attaccarono e affondarono la flotta statunitense a Pearl Harbor. Il giorno dopo gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Con gli Stati Uniti, la guerra diventò mondiale -
1941 BCE
GLI ITALIANI E LA RESISTENZA IUGOSLAVA
Negli anni compresi tra il 1943 e il 1947 furono colpite le popolazioni italiane della Venezia Giulia dell' Istria. In queste regioni il regime fascista aveva attuato una politica di "italianizzazione". Inoltre, nell'aprile del 1941 gli italiani avevano partecipato con i Tedeschi all'aggressione contro la Iugoslavia. Ma dopo un pò gli italiani presero parte alla resistenza contro i Nazifascisti. Ma la popolazione del Venezia Giulia e dell'Istria rimase esposta a violenze e rappresaglie. -
1940 BCE
IL PATTO MOLOTOV-RIBBENTROP
Mentre le truppe tedesche occupavano l'Europa, Hitler invase la Polonia. Ma prima di procedere all'attacco, volle assicurarsi la neutralità dell'Unione Sovietica. Nell'estate del 1939 venne stipulato un patto di non aggressione chiamato Patto Molotov-Ribbentrop. Tale patto era accompagnato da un protocollo segreto. un'intesa che prfevedeva la spartizione della Polonia e dei Paesi Baltici tra Germania e URSS. nel maggio dello stesso anno la Germania aveva stipulato il Patto d'Acciaio con l'Italia -
1940 BCE
LA PRIMA FASE DEL CONFLITTO
Nei primi mesi del conflitto la macchina da guerra tedesca occupò l'Europa centro-orientale e settentrionale. L'esercito tedesco adottò la tattica della guerra-lampo che consisteva in un'azione rapida e simultanea. In questo modo i Tedeschi invasero la Polonia occidentale insieme a Danzica e la capitale Varsavia. Nel 1940 occuparono Danimarca e Norvegia. Invece l'Unione Sovietica occupò la Polonia Orientale, i Paesi Baltici e la Finlandia. -
1940 BCE
L'INVASIONE DELLA FRANCIA
Dopo aver occupato il fronte orientale, Hitler decise di spostarsi e andare ad Ovest, in Francia. I Francesi avevano costruito un sistema di fortificazioni lungo i confini con la Germania. Ma i Tedeschi violarono la neutralità di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo penetrando il territorio francese da Nord. Il 14 Giugno 1940 le truppe tedesche entrarono a Parigi. Per tutta la durata del conflitto, la Francia rimase divisa in due: il Nord era occupato dai Tedeschi, il sud dal governo di Vichy -
1940 BCE
L'ENTRATA IN GUERRA DELL'ITALIA
Inizialmente l'Italia non entrò in guerra per l'impreparazione dell'esercito, per l'opposizione alla guerra da parte della popolazione e per l'insofferenza che provava Mussolini verso Hitler. Però Mussolini si convinse che la guerra sarebbe terminata presto. Cosi' l'Italia entrò in guerra affianco alla Germania dichiarando guerra a Francia e Gran Bretagna. Nel settembre 1940 Germania, Italia e Giappone stipularono il patto Tripartito: in caso di vittoria c'era la spartizione di tre aree. -
1940 BCE
GLI INSUCCESSI DELL'ITALIA
Le operazioni dell'esercito italiano furono dei vistosi insuccessi. Nel dicembre 1940 le truppe inglesi sconfissero l'esercito italiano in Libia. Hitler quindi inviò un corpo d'armata per riconquistare le posizioni perdute. Nell'ottobre dello stesso anno Mussolini, aveva deciso di invadere la Grecia. Ma i Greci seppero resistere e ricacciarono le truppe italiane in Albania e ancora una volta i Tedeschi dovettero intervenire per riportare la regione sotto il loro controllo -
1940 BCE
LA BATTAGLIA D'INGHILTERRA
L'unico Stato europeo in grado di fronteggiare l'avanzata nazista era la Gran Bretagna. Il primo ministro Winston Churchill trasmise alla popolazione la volontà di resistere a ogni costo. Nel 1940 Hitler lanciò contro la Gran Bretagna l'operazione "Leone marino" che consisteva nel bombardamento delle città e delle aree industriali inglesi. Questa guerra scatenò la "Battaglia d'Inghilterra", il primo grande conflitto aereo della storia. Hitler fu costretto ad abbandonare la Gran Bretagna. -
1939 BCE
UN NUOVO CONFLITTO MONDIALE
Dopo soli venti anni alla fine della Prima Guerra Mondiale, scoppiò un secondo conflitto che durò dal 1939 al 1945. Scoppiò in Europa e si estese al resto del mondo. Durante la guerra ci fu lo scontro tra Germania, Italia e Giappone da una parte e dall'altra Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Unione Sovietica dall'altra. Nella prima fase del conflitto prevalse l'esercito tedesco, nella seconda fase invece perse. -
1939 BCE
LE ORIGINI DEL CONFLITTO
Le origini della Seconda Guerra Mondiale vanno ricercate nei trattati di pace stipulati alla fine del primo conflitto mondiale. Le dure condizioni imposte alla Germania favorirono uno spirito di rivalsa nel territorio. In oltre Hitler aveva fatto un programma espansionistico che prevedeva la conquista del territorio tedesco e di tutto il mondo. In conseguenza di tale programma, Hitler aveva provveduto a riarmare l'esercito dotandolo di un moderno e potente arsenale bellico. -
1939 BCE
LE REAZIONI EUROPEE
Di fronte ai piani espansionistici di Hitler, Gran Bretagna e Francia reagirono piuttosto debolmente. Del resto, la Germania, era una difesa contro il Socialismo rivoluzionario guidato dall'URSS. Nel marzo 1938, Hitler iniziò il suo progetto espansionistico con l'annessione dell'Austria sancita da un plebiscito. Pochi mesi dopo minacciò la Cecoslovacchia e pretestò la presenza di una minoranza di lingua tedesca nella regione dei Monti Sudeti. -
1939 BCE
LA POLITICA DELL' APPEASEMENT E LA CONFERENZA DI MONACO
Le minacce tedesche spinsero le potenze europee a limitare le pretse espansionistiche della Germania. Si aggiunse anche la politica dell'appeasement sostenuta da Chamberlain intesa afreonteggiare la politica tedesca sul piano diplomatico. Nel settembre 1938 venne indetta la Conferenza di Monaco, in cui parteciparono Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia. Hitler si convinse che Francia e Gran Bretagna fossero deboli, così il giorno dopo occupò i monti Sudeti e la Cecoslovacchia. -
1939 BCE
LO SCOPPIO DELLA GUERRA
Di fronte alle iniziative di Hitler, Francia e Gran Bretagna decisero di abbandonare la politica dell'appeasement assicurando l'appoggio alla Germania. Il 1° settembre 1939 le truppe tedesche violarono il confine polacco. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania: era l'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel giro di poche settimane l'esercito tedesco conquistò la Polonia. Nello stesso tempo, l'Unione Sovietica occupava le regioni orientali. -
L'OCCUPAZIONE TEDESCA
Dopo l'annuncio dell'armistizio, venti divisioni tedesche si insediarono nei principali punti strategici dell'Italia. Di fronte alle iniziative dei tedeschi, Vittorio Emanuele III, abbandonò la capitale e si rifugiò a Brindisi. La sua partenza lasciò il Paese allo sbando e l'esercito si trovò in balìa dei Tedeschi. I soldati italiani furono disarmati e deportati in Germania, oppure eliminati, se tentavano di opporsi.