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WILHELM WUNDT
Lo studio della dimensione interiore dell’uomo portò alla nascita della moderna psicologia, come studio delle funzioni mentali che stanno alla base del comportamento dell’uomo.
Intorno al 1870 fu il tedesco Wilhelm Wundt ad applicare metodologie sperimentali e quantitative nello studio della psiche. -
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WILHELM DILTHEY
Nacque in Germania una nuova corrente chiamata storicismo il cui più grande esponente fu Wilhelm Dilthey, che riconosceva alla Storia un carattere scientifico. -
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FRIEDERICH NIETZSCHE
Dure critiche vennero fatte dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, la visione lineare della Storia veniva considerata un’illusoria rilettura della tradizione ebraico-cristiana. Egli, come alternativa, propose il ritorno dell’eguale nella quale ogni progresso è annullato. Però a questa visione poteva adattarsi solo il superuomo. -
Il nazionalismo
L’idea di nazione si affermò in Europa nella prima metà dell’Ottocento con il Romanticismo.
Nazionalismo invece assunse una connotazione negativa, nazionalista è colui che ama la propria patria e nel contempo odia quella altrui.
Il nazionalismo tedesco ebbe come obiettivo il pangermanesimo, cioè il dominio della Germania su tutte le terre di lingua tedesca. Esaltò la superiorità della razza ariana e accusò gli Ebrei di tutti i mali della società. -
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Il positivismo
Tra l’Ottocento e il Novecento mutò il contesto culturale. Il positivismo non era adatto a interpretare i cambiamenti sociali, politici ed economici. Si diffusero, quindi, correnti filosofiche irrazionalistiche e vitalistiche, secondo le quali la realtà umana dipendeva dall’istinto, la volontà e l’intuizione. -
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MAX WEBER
Secondo Max Weber l’accrescersi degli apparati burocratici era una tendenza inevitabile nella fase dello sviluppo della società. La sua ramificazione e pervasività mettevano a rischio la libertà dell’individuo. -
Contesto politico
L’Europa fu segnata dall’unificazione tedesca seguita dalla vittoria della Germania sulla Francia nel 1870.La Germania era diventata una delle potenze maggiori nel continente europeo grazie al potere di Bismarck.Le questioni più preoccupanti erano
lo spirito di rivincita della Francia nei confronti della Germania per la guerra persa e le rivendicazioni nazionaliste nei Balcani unite alle ambizioni territoriali dell’Austria e della Russia che volevano espandere il territorio. -
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L'imperialismo
Negli anni Cinquanta dell’Ottocento in Francia, per descrivere le azioni espansionistiche di Napoleone III, venne coniato il termine imperialismo. Questo termine iniziò ad indicare la polita di conquista territoriale delle potenze europee, degli Stati Uniti e del Giappone. Questo fenomeno si manifestò soprattutto negli anni che vanno dal 1870 al 1914. Si assistette ad una grande espansione dei territori, specialmente in Germania dove la superficie del territorio che aumentò di 3 milioni di kmq. -
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Contesto economico e culturale
L’economia internazionale attraversò un periodo di crisi dal 1873 al 1896, definito come “la grande depressione”.
Gli Stati così presero a sostenere l’economia nazionale in tre modi:
-Con il protezionismo;
-Con le commesse statali;
-Con la politica imperialista. -
SPD
Il primo e il più importante partito socialista a formarsi fu l’SPD, il Partito Socialdemocratico Tedesco. Questo partito nacque nel 1875 ed era sotto la guida di August Bebel e fu un modello per tutti gli altri partiti socialisti. -
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ROBERTO MICHELS
Il sociologo Roberto riconobbe un legame inevitabile fra la nascita dei partiti organizzati di massa e la comparsa di oligarchie burocratiche. -
Tensioni nei Balcani e il Congresso di Berlino
A causa delle tensioni nei Balcani, nel 1878 venne convocato da Bismarck il Congresso di Berlino. Questo congresso ridimensionò le pretese russe e sancì l’indipendenza dal dominio turco della Serbia, della Romania e della Bulgaria. -
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Il militarismo
Il nazionalismo, con la sua insistenza nella conquista dei territori e la competizione degli altri Stati, fomentò il militarismo. Nell’epoca della società di massa, la conseguenza fu la formazione di grandi eserciti di massa. Il servizio militare divenne obbligatorio per tutti i maschi validi. In Germania si passò da 426000 uomini in armi nel 1880 a 891000 nel 1910. -
Trattato di Triplice Alleanza
Ciò che Bismarck tentò di fare fu una politica di equilibrio con gli altri stati europei. D’altro canto la Francia:
-Le concesse di estendere i propri domini coloniali dando sfogo al suo revanscismo;
-La isolò politicamente con il Trattato di Triplice Alleanza nel 1882 (Germania, Austria e Italia). -
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I colletti bianchi
Il progressivo allargamento delle competenze dello Stato portò all’aumento dei dipendenti pubblici. Ma crebbe anche il numero dei dipendenti di ditte private, che a differenza degli operai, svolgevano mansioni non manuali.
In Germania, tra il 1883 e il 1925, il numero dei colletti bianchi crebbe di cinque volte, quello degli operai raddoppiò. -
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Controversie coloniali e la Conferenza di Berlino
Bismarck, per dirimere le competizioni coloniali, convocò le potenze coloniali nella Conferenza di Berlino (1884-1885).
La conferenza sancì il principio dell’occupazione di fatto come criterio di possesso. Ma invece di limitare le controversie, aumentò la competizione coloniale, coinvolgendo la stessa Germania. -
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La Conferenza di Berlino e il Congo
Tra il novembre 1884 e il febbraio 1885 durante il Congresso di Berlino, il Congo venne spartito:
-A Leopoldo del Belgio venne riconosciuta la sovranità personale sullo Stato Libero del Congo;
-La Francia ebbe i territori sulla riva destra del fiume Congo e dell’alto Niger;
-Alla Germania il protettorato su Togo e Camerun;
-L’Inghilterra l’attuale Nigeria.
Nel 1890 la Gran Bretagna riconobbe la presenza tedesca in Africa orientale e in cambio ebbe l’isola di Zanzibar. -
Seconda Internazionale Socialista
La Seconda Internazionale Socialista(dominata dal marxismo)risale al 1889,quando i partiti socialisti si riunirono per approvare alcune deliberazioni. Si crearono due tendenze:Socialdemocratica,rifiutava la rivoluzione mettendo in luce la necessita di un’azione riformista. L’interprete fu Eduard Bernstein, in uno dei suoi saggi vengono contraddette le previsioni di Marx.
Rivoluzionaria,voleva ricorrere alla rivoluzione. Un esponente fu Karl Kautsky,sosteneva che il capitalismo era inevitabile. -
Diritto di voto
Fine Ottocento tutti i maschi maggiorenni avevano diritto di voto in Francia,Germania,Svizzera.Successivamente tutti i paesi europei concessero il diritto di voto.L’estensione di voto provocò un mutamento nella vita politica: i movimenti politici dovettero organizzarsi per conquistare il consenso di un gran numero di elettori.Si formarono i partiti politici di massa.Sorsero le organizzazioni sindacali a livello nazionale.In Germania questa organizzazione poteva contare su 3 milioni di iscritti -
Razzismo tedesco
Per razzismo si intende la convinzione che la specie umana sia suddivisa in razze diverse tra loro. Si riteneva quindi che esistesse una gerarchia tra “razze superiori” e “razze inferiori”, inoltre le razze superiori avevano il diritto di sottomettere quelle inferiori.
Il razzismo tedesco affondò le radici nel mito del popolo, il Volk, concepito come comunità di sangue legata alla terra. -
Scoperte scientifiche
Negli ultimi due secoli vi fu un susseguirsi di scoperte scientifiche con un ritmo sbalorditivo.
Nel 1900, il tedesco Max Planck constatò che l’energia è costituita da elementi minimi indivisibili (quanti) e non è continua. Questa ipotesi è alla base della fisica quantistica. -
ALBERT ENISTEIN
Nel 1905 Einstein enunciò la teoria della relatività. La sua scoperta mette in discussione la fisica classica, cade perciò la distinzione tra materia ed energia e il carattere assoluto dei concetti di spazio e tempo.
Einstein affermava che il tempo poteva variare in funzione di altre variabili, come la velocità. Ciò significa che potevano essere validi vari modelli diversi. La fiducia ingenua nelle “scienze esatte”, punto di forza del positivismo, ne risultava indebolita. -
Il Marocco
All'inizio del 900 la lotta per la supremazia mise in crisi le relazioni internazionali. Le prime tensioni avvennero in Marocco.Il dominio della Francia sul territorio allarmò la Germania, interessata alla sua conquista per motivi economico-politici.Per ottenere il territorio Marocchino i Tedeschi decisero di appoggiare la loro indipendenza nel 1905.Ma varie trattative portarono il Marocco a diventare un territorio governato dalla Francia,in cambio della cessione di una parte del Congo Francese. -
Europa divisa in due
Quando Bismarck si ritirò nel 1890 dalla vita politica, la Germania passò sotto il potere di Guglielmo II. L’alleanza creata da Bismarck venne semplificata e l’Europa si divise in due:
la Triplice Alleanza (Germania, Austria e Italia) si contrappose nel 1907 alla Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia). -
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La Prima Guerra Mondiale e le sue cause
La Prima guerra mondiale fu scatenata da varie cause di tipo:
politiche, economiche, militari, culturali e occasionali.
Le prime vedono specialmente la Germania con un desiderio di rivincita nei confronti della Francia rispetto alla grave sconfitta subita nel 1870. Inoltre, la presenza dei due schieramenti della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa contribuirono ad iniziare lo scontro. -
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La Prima Guerra Mondiale e le sue cause
Quelle economiche invece vedono:la rivalità economica riguardanti le colonie fra la Gran Bretagna e la Germania e la necessità di espandere il proprio mercato e di potersi rifornire di materie prime. Le cause culturali prevedono la diffusione del nazionalismo, le tesi razziste, l’applicazione del darwinismo sociale e l’esaltazione della guerra della violenza.Per quanto riguarda la causa occasionale, essa è dovuta dall’uccisione a Sarajevo il 28 giugno nel 1914 dell'arciduca Francesco Ferdinando. -
Conclusione della guerra
Il 30 ottobre, dopo che si arrese anche la Turchia, la Germania si preparava alla resa definitiva. Il 9 novembre l’imperatore Guglielmo II lasciò il trono e a Berlino venne proclamata la Repubblica. Il nuovo governo, a cui era a capo il socialdemocratico Ebert, iniziò immediatamente le trattative che portarono nell’11 novembre del 1918 alla firma dell’armistizio di Rethondes. Si calcola che la Germania nel 1919 contava un numero di 500000 vedove e più di un milione di orfani. -
Conclusione della guerra
Il 30 ottobre, dopo che si arrese anche la Turchia, la Germania si preparava alla resa definitiva. Il 9 novembre l’imperatore Guglielmo II lasciò il trono e a Berlino venne proclamata la Repubblica.Il nuovo governo, a cui era a capo il socialdemocratico Ebert, iniziò immediatamente le trattative che portarono nell’11 novembre del 1918 alla firma dell’armistizio di Rethondes. Si calcola che la Germania nel 1919 contava un numero di 500000 vedove e più di un milione di orfani. -
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La nuova carta d’Europa
I trattati di pace furono firmati(1919-1920)in varie cittadine francesi.Le decisioni più significative furono che la Germania, con il trattato firmato a Versailles nel 1919,venne riconosciuta come principale responsabile del conflitto,fu costretta a ripagare i danni di guerra economici e fu privata di tutte le colonie.L’Alsazia e la Lorena tornarono alla Francia e altri territori tedeschi passarono alla Danimarca e alla Polonia.Infine le furono tolti i territori baltici e quelli alla Romania. -
I trattati di pace
Subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale i ministri dei paesi vincitori si riunirono a Parigi il 18 gennaio 1919 in una conferenza per la pace,in cui vennero stipulati i 14 punti che riassumevano i progetti statunitensi per le relazioni internazionali e per garantire un equilibrio tra le forze.Durante le trattative si scontrarono due strategie politiche, tra cui quella di Clemenceau che voleva piegare la Germania per permettere alla Francia di sostituirla come grande potenza europea. -
Fine della centralità europea
Tali decisioni scatenarono delle reazioni violente in Germania. Essi infatti, credevano di essere stati sottoposti a condizioni troppo dure, soprattutto per colpa della Francia. I quattro imperi erano crollati: l’impero austroungarico, quello tedesco, quello russo e turco. Di conseguenza nacquero nuovi paesi. L’Europa dopo questa guerra perse la sua centralità e gli Stati Uniti s’imposero come nuova vera potenza economico-politica nel mondo.