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LA NASCITA
Maximilien de Robespierre nasce ad Arras, città situata nel nord della Francia, da una famiglia borghese notarile. -
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L'INFANZIA
Nel 1765 entra nel collegio della sua città natale. -
L'INIZIO DEGLI STUDI
Ottiene una borsa di studio, grazie al suo impegno presso il vescovo di Arras, con cui può entrare nel collegio di Louis-le-Grand a Parigi. -
L'INCONTRO CON LUIGI XVI
durante il suo percorso di studi vene descritto come un allievo studioso, assiduo, solitario, poco espansivo e sognatore.
in quest'anno venne scelto per pronunciare un elogio in versi latini al nuovo re Luigi XVI . -
IL BACCELLIERATO IN DIRITTO
ottiene il baccellierato in diritto -
IL DIPLOMA DI LICENZA
ottiene il diploma di licenza, la lode e una somma di 600 franchi -
L'AVVOCATO ROBESPIERRE
Terminati gli studi presso il collegio Louis-le-Grand, si iscrive al registro degli avvocati del Parlamento di Parigi. inoltre frequenta brillantemente anche la prestigiosa università della Sorbona. -
LE ORME DEL PADRE E DEL NONNO
si iscrive al Consiglio provinciale di Artois seguendo così le orme del padre e del nonno e comincia ad esercitare la sua professione di avvocato -
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LA PROFESSIONE DI AVVOCATO
durante questo periodo di tempo assiste agli del trionfo illuminista e svolge dignitosamente la sua professione di avvocato. -
GIUDICE DEL TRIBUNALE VESCOVILE
viene nominato dal vescovo de Conzié giudice del Tribunale vescovile -
ELETTO NEI RAPPRESENTANTI DEL TERZO STATO
in seguito all'apertura della campagna per l’elezione dei rappresentanti agli Stati Generali, nel marzo del 1789 egli viene eletto e scrive il "Cahiers de doléances" a favore della corporazione dei ciabattini. Parteciperà all'assemblea degli Stati Generali. -
L'ANCIEN REGIME
L'Ancien regime (Antico regime) è una forma di assolutismo divisa secondo gerarchie non determinate dalla dalla ricchezza materiale o dal mestiere ma da uno status di natura giuridica, immodificabile.
Al vertice c'era la monarchia, al di sotto i tre ordini: il 1° stato (clero), il 2° stato (nobiltà) e il 3° stato (borghesia e contadini). Clero e aristocrazia godono di antichi privilegi. Il 3° stato non partecipa alla vita politica -
LA GUARDIA NAZIONALE
Dopo la caduta della Bastiglia, viene creata la Guardia nazionale. Al comando c'è il marchese La Fayette. -
LA RIUNIONE DEGLI STATI GENERALI
la Francia era un paese fortemente indebitato, soprattutto a causa della Guerra dei Sette Anni che aveva portato questa regione ad una drastica crisi economica. Per porre rimedio a questa situazione I Ministri delle Finanze proposero profonde riforme quali: contenere le spese della corona, ripartire il carico fiscale, tassare clero e aristocrazia. In seguito al fallimento di questi tentativi e alla situazione generale sempre più drammatica, Luigi XVI convocò gli Stati Generali a Versailles. -
L'ASSEMBLEA NAZIONALE "COSTITUENTE"
L'assemblea nazionale si proclama "costituente" con il compito di elaborare una Costituzione. L'obiettivo è quello di eliminare l'assolutismo. -
LO SVOLGIMENTO DELL'ASSEMBLEA
Gli Stati Generali si riuniscono la prima volta Il 5 maggio 1789 a Versailles. Nelle prime sedute non viene data risposta al tema cruciale: ovvero se votare per ordine (vittoria del clero e della nobiltà) o per testa (vittoria del 3° stato). Alla fine, il 15 giugno, il 3° stato si autoproclama "Assemblea Nazionale" e il clero si unisce a loro. La riunione viene chiusa a questa coalizione, allora i deputati del terzo stato si trasferiscono nella sala della Pallacorda. -
IL GIURAMENTO DELLA PALLACORDA
I deputati del Terzo Stato si trasferiscono nella sala della Pallacorda e giurarono di non separarsi più finché la costituzione non fosse stata stabilita e posta su salde fondamenta. -
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LA RIVOLUZIONE NELLE CAMPAGNE
Tra luglio e gli inizi di agosto del 1789, inizia una rivolta dei contadini che assaltano castelli e abbazie bruciando insieme ai documenti dei diritti feudali. -
LA PRESA DELLA BASTIGLIA
In seguito ad un drastico alzamento del costo del pane, una folla armata di contadini assalta ed espugna la Bastiglia, un carcere-fortezza in cui venivano tenuti prigionieri gli oppositori politici. Questo edificio rappresenta simbolicamente l'assolutismo: dopo questo attacco inizia simbolicamente la Rivoluzione francese. -
L'ABOLIZIONE DEI DIRITTI FEUDALI
Fine del regime feudale
Abolizione delle servitù personali, abolizione della decima al clero, possibilità per tutti di accedere alle cariche, introduzione dell'uguaglianza fiscale. -
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO
Esprimeva i principi dello Stato liberale e democratico. Gli individui hanno diritti naturali inviolabili, la sovranità deriva dal popolo, necessità di separare i poteri, tutti gli uomini hanno gli stessi diritti davanti alla legge, libertà di espressione, tutti posso accedere a ogni impiego, le leggi non possono essere retroattivè. -
LE GIORNATE DI OTTOBRE
Il re non vuole firmare i decreti di agosto e la Dichiarazione dei diritti perciò il 5 ottobre una folla di donne esasperate dalla fame va a Versailles per convincere il re alla firma. Infatti il re si rende disponibile e si trasferisce a Parigi -
LA VENDITA DEI BENI DEL CLERO
Per far fronte alle esigenze economiche dello Stato si decide di nazionalizzazione i beni del clero i quali possiedono moltissime terre, in cambio lo Stato si assume l'onere di mantenere il clero e assistere i poveri. La vendita va a vantaggio dei borghesi e dei contadini più ricchi. Vengono emessi "assegnati" cioè moneta cartacea per dare liquidità ma perdono valore e portano alla crescita del costo della vita a svantaggio soprattutto dei più deboli. La rivoluzione prende un'impronta laica. -
LA COSTITUZIONE CIVILE DEL CLERO
Vengono ridotte le diocesi, i parroci devono illustrare ai fedeli i decreti dell'Assemblea e giurare fedeltà alla costituzione. I sacerdoti sono stipendiati dallo Stato e il Papa non ha alcun potere giuridico sulla Chiesa di Francia -
I CLUB
Il club più influente del periodo è quello dei Giacobini, con a capo Robespierre, di parte democratica e radicale. Seguiva quello dei foglianti, con a capo La Fayette, con pensieri contrari alle posizioni troppo radicali. Infine quello dei cordiglieri, guidato da Danton e Marat, di orientamento democratico. -
IL TENTATIVO DI FUGA DEL RE
Luigi XVI vuole fuggire all'estero e rientrare in Francia da sovrano assoluto. Durante la fuga viene riconosciuto e costretto a tornare a Parigi. Ciò incrementa maggiormente il clima di tensione in Francia -
L'APPROVAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Si determina che tutti i i francesi sono cittadini e godono degli stessi diritti civili, tutti possono avere una casa, l'istruzione primaria è gratuita, abolizione della servitù. -
L'ASSEMBLEA NAZIONALE LEGISLATIVA
l'assemblea nazionale costituente cessa le proprie funzioni e prende il suo posto l'assemblea nazionale legislativa. Gli schieramenti sono i seguenti: a destra i foglianti, favorevoli alla monarchia costituzionale, a sinistra i giacobini e i girondini, chiedono la guerra contro le potenze straniere che minacciavano lo stato, al centro la maggioranza dei deputati, privi di un preciso orientamento ma fedeli alla costituzione -
DICHIARAZIONE DI GUERRA ALL'AUSTRIA
Prevalgono le idee dei girondini e la Francia dichiara guerra all'Austria. Ma la guerra risulta diversa da come se l'aspettavano i rivoluzionari: l'esercito è impreparato, le spese belliche inaspriscono i conflitti sociali, si propongono leggi punitive contro aristocratici e preti refrattari. -
L'ASSALTO ALLE TUILERIES
Nasce il Comune insurrezionale, espressione degli strati popolari contrapposti all'Assemblea legislativa. Viene attaccata la residenza del re, le Tuileries, e massacrate le guardie svizzere. Viene sospeso il re. -
IL PRIMO TERRORE
l'andamento sfavorevole della guerra fa nascere il periodo del "primo terrore": diretto contro i controrivoluzionari e scatenato in nome della salute pubblica. Vengono assaltate le prigioni allo scopo di punire i nemici della patria, vengono esiliati i sacerdoti refrattari, viene introdotto il divorzio, ai comuni viene assegnato il compito di registrare le nascite, le morti e i matrimoni. -
BATTAGLIA DI VALMY
L'esercito francese, seppure disorganizzato, combatte con uno spirito diverso da quello austriaco. Composto da uomini liberi che combattevano per la propria patria e libertà riesce a sconfiggere i prussiani. Testimone eccezionale è Goethe, grande poeta e narratore tedesco. -
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LA CONDANNA A MORTE DEL RE
Il processo per la condanna a morte del re inizia l'11 dicembre e si conclude il 14 gennaio.
Il re viene giustiziato tramite ghigliottina il 21 gennaio 1793.
Robespierre non è favorevole alla condanna a morte del re ma è un'azione necessaria da compiere -
I GIACOBINI E I SANCULOTTI
La dittatura Giacobina si regge sul connubio con i Sanculotti parigini. Sono accomunati dal senso di determinazione a difendere la Rivoluzione; nonostante le ben diverse radici sociali, aspirazioni e cultura politica: i Giacobini sono borghesi sostenitori del diritto di proprietà, del lavoro e della devozione allo stato repubblicano mentre i Sanculotti sono sostenitori della Repubblica con il dovere di controllare la produzione e la trasformazione. -
LA CONTRORIVOLUZIONE IN VANDEA
Nel marzo del 1793 scoppia in Vandea una controrivoluzione.
I motivi di questa controrivoluzione sono molteplici:
la leva di massa che allontana i contadini dalle campagne, il disagio per la guerra, l'insoddisfazione generale per il fatto che i borghesi sono coloro che traggono più benefici dalla vendita dei beni del clero, ecc.
Ciò ha portato ad una durissima guerra civile tra contadini, borghesi e repubblicani -
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IL GOVERNO GIACOBINO
Durante questo periodo i Giacobini governano la Francia. Istituiscono un nuovo Comitato di salute pubblica, di cui Robespierre è la personalità dominante. Approvano una nuova dichiarazione dei diritti dell'uomo con una maggiore attenzione ai diritti sociali e una nuova Costituzione che prevede il suffragio universale per tutti gli uomini con almeno 25 anni d'età -
L'ALLEANZA CONTRORIVOLUZIONARIA
Si forma la prima coalizione antifrancese, su iniziativa dell'Inghilterra, a cui aderiscono Olanda, Spagna, Prussia, Austia, Portogallo, Regno di Sardegna, Stato della Chiesa, Regno di Napoli, Hannover, le due Assie, il Baden -
IL TRIBUNALE RIVOLUZIONARIO
Il 10 marzo 1793 la Convenzione istituisce un tribunale rivoluzionario diretto contro i nemici della Rivoluzione -
IL COMITATO DI SALUTE PUBBLICA
Il 6 aprile 1793 viene creato un Comitato di salute pubblica, un vero e proprio organo di governo dotato di poteri eccezionali contro i nemici della rivoluzione. Questo Comitato opera in segreto è prende severe misure economico-sociali, mirate a limitare il libero esercizio della proprietà. Viene decretato il calmiere sui prezzi dei cereali e dei foraggi e un prestito forzoso di un miliardo a carico dei più ricchi. Robespierre entra a far parte del comitato come rappresentante. -
LA LEGGE DEI SOSPETTI E IL TERRORE
viene emanata la legge dei sospetti: chiunque fosse ritenuto colpevole di scarsa fedeltà o di infedeltà alla Repubblica può essere arrestato. In breve tempo ciò scatenano una serie di esecuzioni di massa. Inizia il periodo del terrore, tratto caratteristico della dittatura Giacobina. -
IL NUOVO CALENDARIO
La convenzione introduce un nuovo calendario un nuovo calendario: l'anno viene diviso in 12 mesi di 30 giorni, ripartiti in decadi e non più in settimane. I giorni si contano a partire dal 21 settembre 1792 e i mesi dell'anno hanno nuovi nomi -
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LA DITTATURA GIACOBINA
alla dittatura giacobina (che controlla il Comitato di salute pubblica) si affiancano altri due gruppi: il primo gruppo, gli indulgenti, diretto dal generale Danton, vuole porre fine al regime terroristico giacobino, mentre il secondo gruppo, gli arrabbiati, vogliono l'intensificazione del "Terrore" e un'economia che faccia fronte alla povertà. In questa situazione Robespierre e i suoi decidono di eliminare i rivali: vengono tutti arrestati e ghigliottinati. -
IL GRANDE TERRORE E LA SUA FINE
Successivamente all'eliminazione dei due gruppi rivali da parte dei giacobini, Robespierre e i suoi acquisiscono il massimo potere politico. Si accentuano gli aspetti più violenti della dittatura: aumentano le decapitazioni e vengono emanate delle leggi folli che non tutelano i cittadini.
Questo periodo di terrore termina con l'arresto di Robespierre: alcuni oppositori complottano contro di lui e finisce sotto accusa. Il 28 luglio 1794 viene ghigliottinato e con lui anche tutti i giacobini.