-
Nascita in Corsica
Napoleone Bonaparte nasce ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto 1769 in una famiglia della piccola nobiltà locale. La Corsica era stata ceduta dalla Repubblica di Genova alla Francia appena un anno prima. Durante i primi anni della sua giovinezza, Napoleone si sente più "italiano" che francese e simpatizza in ogni caso per una Corsica indipendente. -
Napoleone diventa generale
Dopo aver frequentato i collegi militari di Brienne e Parigi, Napoleone inizia una rapida carriera militare, che prosegue durante gli anni della Rivoluzione. A dicembre 1793 riesce a riconquistare Tolone, città nel sud-est della Francia di simpatie monarchiche che si era ribellata alla Francia repubblicana. Questa vittoria fa guadagnare a Napoleone, a soli ventiquattro anni di età, il grado di generale. -
Repressione degli insorti monarchici a Parigi
Difendendo, dopo la fine del regime del Terrore di Robespierre, la Francia moderata del Direttorio, Napoleone reprime nel sangue, a Parigi, una insurrezione dei monarchici, prendendo la decisione di far sparare contro gli insorti. -
Matrimonio con Joséphine de Beauharnais
Il 9 marzo 1796 Napoleone sposa l'affascinante Joséphine de Beauharnais, creola (essendo originaria della colonia francese della Martinica, nelle Antille), più anziana di lui di sei anni, vedova, madre di due ragazzi, Eugène (futuro viceré d'Italia) e Hortense (che sposerà poi Luigi, fratello di Napoleone, diventando madre del futuro Napoleone III). -
La campagna d'Italia
La Francia, continuando a contrastare le potenze europee contrarie alla rivoluzione, affida a Napoleone il compito di attaccare il Regno di Sardegna (ovvero il Piemonte) dei Savoia e i possedimenti austriaci in Italia (ovvero il Ducato di Milano). Ha così inizio la campagna d'Italia. -
La Repubblica Transpadana
I successi militari di Napoleone sono travolgenti: sconfitti prima i Savoia e poi gli austriaci, Napoleone entra trionfante a Milano. La popolazione dell'Italia del Nord vede in lui il liberatore dall'oppressione di governi autoritari. E Napoleone stesso favorisce la creazione di repubbliche, sul modello della repubblica francese nata il 21 settembre 1792. Sono le cosiddette "repubbliche sorelle". La prima a nascere è, in Lombardia, la Repubblica Transpadana. -
Il trattato di Campoformio
Volendosi spingere sino a Vienna, Napoleone si scontra con gli austriaci nel Veneto. Sconfitti gli austriaci e abbattuto il governo oligarchico della Repubblica di Venezia, Napoleone tradisce però le speranze dei veneti di poter far nascere una repubblica democratica: col Trattato di Campoformio cede la Repubblica di Venezia all'Austria in cambio del Belgio e del riconoscimento della Repubblica Cisalpina (la nuova "repubblica sorella" creata dall'unione della Lombardia con l'Emilia-Romagna). -
Le "repubbliche sorelle"
I francesi continuano però, apparentemente, a diffondere gli ideali della rivoluzione in tutta la penisola italiana. Nel febbraio 1798 ha fine il potere temporale del papa e lo Stato della chiesa si trasforma in Repubblica Romana. L'anno dopo, il Regno di Napoli si trasforma nella Repubblica napoletana. Di fatto, però, tutte queste repubbliche sorelle sono assoggettate alla repubblica francese. E' la Francia, infatti, a dettare le costituzioni, a imporre tasse, a saccheggiare le opere d'arte! -
La campagna d'Egitto
Il Direttorio invia Napoleone in Egitto, parte dell'impero Ottomano, per bloccare una via commerciale del Regno Unito nel Mediterraneo orientale. Napoleone vince i turchi nella battaglia delle Piramidi.
Più che dal punto di vista militare, questa spedizione sarà però importante da quello scientifico: Napoleone portò infatti con sé un gruppo di studiosi e fu grazie al ritrovamento della Stele di Rosetta che l'egittologo Champollion riuscirà, nel 1822, a decifrare i geroglifici. -
La battaglia della baia di Abukir
Il Regno Unito reagisce all'occupazione francese dell'Egitto: la flotta britannica, guidata dall'ammiraglio Horatio Nelson, annienta la flotta francese nella baia di Abukir, bloccando Napoleone in Egitto e vanificando così i suoi successi militari sulla terraferma. Negli anni seguenti, i britannici riusciranno a riprendere il controllo dell'area. -
Fine della Repubblica Napoletana
In assenza di Napoleone, l'Italia torna rapidamente sotto il controllo dell'Austria e dei precedenti sovrani. Le promesse di libertà di Napoleone erano del resto effimere: la Francia aveva imposto il proprio controllo sul territorio, imponendo leggi e tassazioni. La Repubblica napoletana, l'ultima a formarsi, fu anche la prima a cadere per la reazione delle classi più povere, che non avevano visto migliorare le proprie condizioni di vita ed erano ancora legate ai valori della fede cattolica. -
Il colpo di stato del 18 brumaio
Malgrado il sostanziale insuccesso militare in Egitto, Napoleone rientra in Francia e, con un colpo di stato, subentra al debole Direttorio. Con la Costituzione dell'anno VIII, approvata il 25 dicembre 1799, Napoleone, assumendo la carica di "primo console", concentra su di sé tutti i poteri dello stato, ponendo esplicitamente fine al periodo rivoluzionario. Questa costituzione si chiude infatti con le parole "Cittadini, la rivoluzione è fissata ai princìpi che l’hanno avviata; essa è conclusa". -
Alla riconquista dell'Italia
Napoleone attraversa di nuovo le Alpi, sconfigge gli austriaci nella battaglia di Marengo e recupera così il controllo dell'Italia centro-settentrionale. Negli anni seguenti estenderà il suo controllo su tutta l'Italia peninsulare, in alcuni casi annettendo direttamente i territori alla Francia (l'Italia centro-settentrionale, inclusa la Toscana e il Lazio), in altri creando repubbliche e poi regni governati da suoi fratelli o cognati. -
Il Concordato con la Chiesa
Durante la rivoluzione francese l'Assemblea costituente aveva espropriato i beni della Chiesa e approvato la costituzione civile del clero. Robespierre aveva poi ulteriormente scristianizzato la Francia. Lo stesso Napoleone, durante la campagna d'Italia, aveva trasformato lo Stato della Chiesa in Repubblica romana. Cercando di ricucire col mondo cattolico, Napoleone firma con papa Pio VII un Concordato che riconosce il cattolicesimo come "religione della grande maggioranza dei francesi". -
Nascita della Repubblica italiana
La Repubblica Cisalpina (una "repubblica sorella" che comprendeva sostanzialmente la Lombardia e l'Emilia-Romagna) si trasforma nella Repubblica italiana, con Napoleone per presidente. -
Tentativo di riconquista della colonia di Santo Domingo
Durante la rivoluzione francese gli schiavi della colonia dell'isola di Santo Domingo si ribellarono alla loro condizione. Con l'abolizione della schiavitù, decisa dalla Convenzione, l'ex schiavo Toussaint Louverture cercò poi di rendere l'isola autonoma dalla Francia. Nel 1802 Napoleone vi invia un esercito per riprenderne possesso, reintroducendo inoltre la schiavitù. Toussaint è catturato e deportato in Francia, dove muore. Santo Domingo conquisterà comunque l'indipendenza col nome di Haiti. -
La pace di Amiens
La pace di Amiens segna una breve pausa nel conflitto fra la Francia e il Regno Unito. La rivalità, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle vie commerciali, fra i due paesi riprenderà presto e la guerra fra Francia e Regno Unito impegnerà Napoleone fino all'ultima delle sue battaglie. -
Napoleone console a vita
Con un cambiamento della costituzione, Napoleone diventa "console a vita", col diritto di nominare il proprio successore. La sua figura politica diventa così sempre più simile a quella di un sovrano assoluto. -
Cessione della Louisiana agli Stati Uniti d'America
Per finanziare le proprie imprese militari in vista di in altri conflitti (la pace col Regno Unito era estremamente fragile), Napoleone decide di vendere la Louisiana agli Stati Uniti d'America, ansiosi di estendersi verso ovest. All'epoca la Louisiana comprendeva un vasto territorio a ovest del Mississippi fino alle Montagne Rocciose, dal confine col Canada fino al Golfo del Messico, dove si trovava Nouvelle Orléans, città in cui ancora oggi è molto forte l'eredità culturale francese. -
Il Codice civile
Redatto da una commissione di giuristi voluta da Napoleone, il 21 marzo 1804 viene emanato il Code Napoléon, il primo Codice civile moderno, le cui norme giuridiche superano definitivamente le norme in uso all'epoca dell'Ancien Régime. In particolare, il Code Napoléon consacra l'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il diritto alla proprietà privata, la laicità dello stato, i rapporti nell'ambito della famiglia (istituendo il matrimonio civile, eliminando i privilegi di primogenitura...) -
Napoleone imperatore
Il 18 maggio 1804 Napoleone assume il titolo di imperatore. Il 2 dicembre dello stesso anno si fa consacrare con una cerimonia nella chiesa di Notre-Dame, a Parigi, in presenza di papa Pio VII. Diversamente da quanto accadeva con gli imperatori del passato, Napoleone non si fa però incoronare dal papa, ma si pone da solo la corona sul capo, a indicare che il proprio potere non deriva da Dio, ma dai propri esclusivi meriti personali. È poi lui stesso a incoronare imperatrice la moglie Joséphine. -
La Repubblica italiana si trasforma nel Regno d'Italia (e Napoleone ne diventa il re)
Il 17 marzo 1805 Napoleone trasforma l'Italia centro-settentrionale in un regno, di cui assume la sovranità il successivo 26 maggio con una cerimonia nel Duomo di Milano (anche in questa occasione Napoleone si autoincorona). Questo regno, che poi affiderà, col titolo di viceré, a Eugène de Beauharnais, figlio della moglie Joséphine, includerà anche il Veneto, originariamente ceduto all'Austria col Trattato di Campoformio. -
Abolizione del calendario rivoluzionario
Sempre nell'ottica di ricucire i rapporti col mondo cattolico, Napoleone abolisce il calendario rivoluzionario che era stato introdotto dalla Convenzione durante la rivoluzione francese. Il 1° gennaio 1806 la Francia torna così a utilizzare il consueto calendario gregoriano. -
La battaglia di Trafalgar
Le grandi potenze europee vedono in Napoleone, diventato imperatore, un pericolo per l'Europa e formano una nuova coalizione antinapoleonica. Napoleone valuta a lungo un attacco navale della Gran Bretagna, finendo poi per desistere per la difficoltà dell'impresa. La superiorità del Regno Unito sui mari viene peraltro dimostrata dalla vittoria della flotta britannica, guidata da Horatio Nelson, sulla flotta franco-spagnola nella battaglia di Trafalgar, nei pressi dello stretto di Gibilterra. -
La battaglia di Austerlitz e la fine del Sacro Romano Impero Germanico
La Grande Armata di Napoleone ha invece un travolgente successo sulla terraferma. Il 2 dicembre 1805, primo anniversario dell'autoincoronazione a imperatore, Napoleone sconfigge l'Austria nella battaglia di Austerlitz. Come conseguenza, il secolare Sacro Romano Impero Germanico si trasforma nella Confederazione del Reno, che Napoleone pone sotto il suo diretto controllo, e il Veneto entra a far parte del Regno d'Italia. Per celebrare questa vittoria, Napoleone farà costruire l'Arc du Carrousel. -
La battaglia di Jena e la sconfitta della Prussia
L'anno successivo Napoleone sconfigge l'esercito prussiano nella battaglia di Jena. Nel 1807, con la pace di Tilsit, la Prussia verrà smembrata in tre stati posti sotto il controllo diretto o indiretto di Napoleone: il Regno di Vestfalia, il Regno di Prussia e il Granducato di Varsavia. -
Il blocco continentale
Non riuscendo ad avere la meglio militarmente sul Regno Unito, Napoleone decide di indebolirlo economicamente mettendo in atto il cosiddetto "blocco continentale", ovvero vietando alle navi britanniche di poter attraccare nei porti dell'Impero francese e dei suoi alleati. Di fatto, sarà un provvedimento poco efficace, costantemente eluso, e che danneggerà economicamente gli stessi territori dominati da Napoleone. -
La pace di Tilsit
Sconfitte l'Austria e la Prussia, Napoleone firma una pace con la Russia, stringendo con lo zar Alessandro I un'alleanza basata sulla spartizione delle sfere d'influenza (l'Europa occidentale per la Francia, l'Europa orientale per la Russia). Questa alleanza si rivelerà effimera. -
La Spagna non si arrende a Napoleone
Napoleone invade poi la Spagna e il Portogallo. E' subito però costretto ad abbandonare il Portogallo, soccorso dal Regno Unito. Riesce invece a imporre sul trono di Spagna suo fratello Giuseppe, ma il popolo spagnolo inizia immediatamente a lottare contro l'occupazione francese, soprattutto con azioni di guerriglia. L'immagine mostra un famoso quadro di Goya in cui si celebra l'eroica opposizione del popolo spagnolo anche dinanzi a un plotone di esecuzione degli invasori francesi. -
Annessione dello Stato della Chiesa all'Impero francese
Papa Pio VII, dopo essersi a lungo piegato ai voleri di Napoleone per cercare di alimentare una ripresa della fede cattolica nella laica Francia (accettando l'umiliazione di recarsi a Parigi per assistere all'autoincoronazione di Napoleone a imperatore), rifiuta di appoggiarlo nei conflitti con le altre potenze europee. Napoleone annette allora lo Stato della Chiesa all'Impero francese e imprigiona il papa in Francia. Pio VII tornerà libero, a guida dello Stato della Chiesa, soltanto nel 1814. -
Matrimonio con Maria Luisa d'Austria
Per legare a sé le potenze sconfitte e per cercare di avere un erede che Joséphine non può più dargli per ragioni anagrafiche, Napoleone divorzia da Joséphine e sposa Maria Luisa d'Austria, figlia dell'imperatore d'Austria Francesco I (e nipote di Maria Antonietta!). L'anno seguente Napoleone avrà il suo unico erede, chiamato anch'egli Napoleone, che riceverà, bambino, il titolo imperiale per soli due giorni e che seguirà poi la madre in Austria, dove morirà a soli 21 anni senza lasciare eredi. -
Fondazione della Scuola Normale Superiore a Pisa
Napoleone riformò i livelli educativi superiore e universitario, per dare ai cittadini la possibilità di migliorare la loro condizione e, al tempo stesso, di essere utili alla società. Il 18 ottobre fonda a Pisa (che all'epoca faceva parte della Francia) la Scuola Normale Superiore, succursale dell'École normale supérieure di Parigi, originariamente destinata a formare gli insegnanti delle scuole superiori. La prima sede non fu il Palazzo della Carovana, ma la vicina Chiesa di San Silvestro. -
Lo zucchero bianco subentra allo zucchero di canna
Il blocco continentale, ovvero il divieto di commerciare col Regno Unito, ha come conseguenza, per l'Impero napoleonico, l'impossibilità di procurarsi lo zucchero di canna prodotto in America, il cui commercio è appunto controllato dal Regno Unito. Napoleone incentiva dunque la produzione di zucchero dalle barbabietole, piante coltivabili in Europa. Ecco così che ancora oggi possiamo utilizzare, come dolcificante, sia lo zucchero bianco ricavato dalle barbabietole, sia lo zucchero di canna. -
La costituzione di Cadice
Durante la lunga guerra di indipendenza spagnola, con la quale la Spagna si contrappone al dominio francese, si forma a Cadice, nel sud della penisola iberica, un'assemblea nazionale (le Cortes) che promulga una costituzione. Questa costituzione prevede l'instaurazione, con l'auspicato ritorno del re Ferdinando VII, di una monarchia costituzionale. La cosiddetta "costituzione di Cadice" sarà presa a modello da tutti i popoli che, durante il Risorgimento, si opporranno ai regimi assolutisti. -
La campagna di Russia
Il rifiuto dello zar Alessandro I di Russia di aderire al blocco continentale volto a indebolire economicamente il Regno Unito spinge Napoleone a muovere la sua Grande Armata contro la Russia. Napoleone viene però messo in difficoltà dalla tattica russa, consistente nel far avanzare i francesi evitando il più possibile i combattimenti diretti e nel bruciare raccolti e città in modo da togliere loro le possibilità di saccheggio. -
La vittoria del Generale Inverno
Giunto a Mosca, Napoleone trova la città in fiamme, in un rogo appiccato dagli stessi russi. Non riuscendo a combattere con un nemico sfuggente e visto l'approssimarsi del rigido inverno russo, Napoleone ordina la ritirata. Il freddo intenso causa enormi perdite alla Grande Armata, colpita soltanto adesso dagli attacchi dei russi. Dei 700mila uomini partiti a giugno, ne tornano poche decine di migliaia. La distruzione della Grande Armata fu forse decisiva per la successiva caduta di Napoleone. -
La sconfitta a Lipsia
Il fallimento della campagna di Russia spinge le potenze europee, incluse la Prussia e l'Austria, a coalizzarsi nuovamente contro Napoleone, il quale subisce una pesante sconfitta a Lipsia, in Sassonia. -
Il trattato di Fontainebleau
Il 31 marzo 1814 gli eserciti della sesta coalizione antinapoleonica entrano a Parigi. Col Trattato di Fontainebleau, Napoleone è costretto ad abdicare e ad accettare di ritirarsi sull'isola d'Elba, trasformata in principato. Sale sul trono di Francia, instaurando una monarchia non più assoluta ma costituzionale, Luigi XVIII, fratello di Luigi XVI. -
Apertura del Congresso di Vienna
I rappresentanti delle grandi potenze europee, inclusa la Francia post-napoleonica, si riuniscono a Vienna per ridisegnare l'assetto politico dell'Europa, con l'intento di riportarlo alla fase precedente la Rivoluzione francese e l'Impero di Napoleone. Con la chiusura del Congresso di Vienna, nel giugno del 1815, si apre un periodo storico, la Restaurazione, durante il quale le grandi potenze europee si illudono di poter tornare far tornare l'Europa all'Ancien Régime. -
I "Cento giorni"
Dopo poco meno di un anno di esilio-prigionia sull'isola d'Elba, Napoleone riesce a rientrare in Francia e, ricostituito un esercito di fedelissimi, a marciare verso Parigi per riconquistare il potere.
Luigi XVIII fugge in Belgio, ma subito si forma l'ennesima (la settima!) coalizione antinapoleonica. -
La sconfitta a Waterloo
Sconfitto, dopo circa cento giorni dalla sua fuga dall'isola d'Elba, nella battaglia di Waterloo, in Vallonia, Napoleone è costretto a rinunciare per sempre ai suoi sogni di gloria.
In Francia rientra Luigi XVIII, mentre tutta l'Europa torna sostanzialmente alla situazione precedente il 1789. Ferdinando VII, ad esempio, tornato re di Spagna già il 4 maggio 1814, si era ben guardato dal riconoscere la costituzione di Cadice, restaurando una monarchia assoluta. -
L'esilio sull'isola di Sant'Elena
Il 15 ottobre 1815 Napoleone viene imbarcato verso l'isola di Sant'Elena, un lontanissimo possedimento britannico sperduto in mezzo all'Oceano Atlantico, una sorta di prigione dalla quale gli sarà impossibile fuggire e dove morirà, all'età di soli cinquantuno anni, il 5 maggio 1821. -
Ei fu
Muore un dittatore, senz'altro, ma anche, per almeno un aspetto, un continuatore dell'ideale rivoluzionario dell'eguaglianza. Lo dimostrano i "titoli imperiali" che concedeva con criteri meritocratici: con lui i meritevoli potevano "fare carriera" (nell'esercito, negli apparati dello stato, nella società) anche se di umili origini. Con la Restaurazione si tornerà invece ai privilegi per preteso diritto di nascita. E questo sarà ciò che molti rimpiangeranno dell'epoca di Napoleone. -
Rientro della salma in Francia
Terminata la Restaurazione, la figura di Napoleone torna a essere apprezzata pubblicamente. Nel 1840, all'epoca della monarchia liberale di Luigi Filippo I, la salma di Napoleone rientra in Francia. Il 15 dicembre si svolgono solenni funerali a Parigi, col passaggio della salma sotto l'Arc de Triomphe de l'Étoile, altro arco di trionfo voluto dallo stesso Napoleone, ma la cui costruzione era stata portata a termine soltanto nel 1836. -
Un nipote come presidente della Repubblica (e poi nuovo imperatore)
Col ritorno alla repubblica nel 1848, Luigi Napoleone Bonaparte, figlio di Luigi (fratello di Napoleone) e di Hortense de Beauharnais, viene eletto presidente della Repubblica. Pochi anni dopo, con un colpo di stato, Luigi Napoleone instaurerà il cosiddetto Secondo Impero, assumendo il nome di Napoleone III. -
Sepoltura nella chiesa di Saint-Louis des Invalides
Nel 1861 la salma di Napoleone è traslata nella chiesa di Saint-Louis des Invalides, dove si trova tutt'oggi.