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Period: 1300 to
L'Antico regime (visione economica e sociale)
Questi sono secoli, in Francia come in Europa, caratterizzati da disparità economiche e sociali. L'economia, basata sull'agricoltura, era poco redditizia; essendo spesso legata ancora ai vincoli feudali, lo sviluppo era quasi impossibile. I cittadini conducevano una vita di stenti e dedicata al lavoro, che raramente li portava a superare i 30 anni. Sul piano giuridico la popolazione era divisa in 3 ordini (gruppi di persone che godono degli stessi diritti): il clero, la nobiltà e i lavoratori. -
Period: 1300 to
L'Antico regime (visione politica)
In questi secoli i sovrani rivendicano la loro autorità, che, nel periodo delle monarchie feudali, si era limitato a garantire i privilegi dei sudditi. Iniziano i primi progetti di accentramento che si concretizzano con la guerra dei Trent'anni. Il sovrano diviene assoluto, indipendente da ogni vincolo: non c'è più l'idea del "lex facit regem", ma si afferma quella del "rex facit regem". L'ereditarietà del potere sovrano e l'appoggio della Chiesa non fanno altro che agevolare questo processo. -
Period: 1500 to
Espansione Coloniale
In questi due secoli la Francia, l'Olanda e l'Inghilterra furono protagoniste di un grande cambiamento sul piano coloniale: si passò da un totale sfruttamento del territorio conquistato ad un sistema di piantagioni. Così i profitti risultarono più consistenti e proficui. Si andò, inoltre, a favorire il commercio tra gli Stati europei e le loro colonie. Ovviamente, però, questo sistema prevedeva una grande manodopera: iniziò così la tratta degli schiavi con il conseguente commercio triangolare. -
Jul 10, 1559
Morte di Enrico II e Caterina de' Medici al governo
L'improvvisa morte di Enrico II, data la giovane età dei suoi eredi, crea grande disordine. Il potere del sovrano passa, quindi, nelle mani di Caterina de' Medici, italiana e ormai vedova. Trovandosi al governo di un territorio in completa crisi, non riusce a dedicarsi al progetto di accentramento. Si concentra, infatti, sul limitare i danni dovuti principalmente al contrasto religioso tra cattolici e protestanti (il cui numero era in continuo aumento anche nell'aristocrazia). -
Jan 17, 1562
Caterina e l'editto di Gennaio
Indebolita dalle difficoltà finanziarie della Francia e dal fatto di essere donna e straniera, Caterina, con l'intento di contenere i conflitti tra cristiani e protestanti emana un editto in cui esprime tolleranza per l'adesione al protestantesimo. Il risultato è però opposto a quello sperato: le ostilità tra le due fazioni non fanno altro che crescere, al punto tale da sfociare in un massacro degli ugonotti (calvinisti francesi) da parte dei cattolici. -
Aug 8, 1570
Pace di Saint-Germain
Questo è l'ultimo tentativo da parte di Caterina de' Medici di placare la disputa religiosa. Con questa pace la regina assicura la libertà di culto, e, addirittura, mette a disposizione dei protestanti dei luoghi fortificati per potersi difendere in caso di pericolo. Questo gesto agita molto i cattolici che si sentono minacciati e quasi traditi dalla propria regina. -
Aug 24, 1572
Notte di San Bartolomeo
La sera delle nozze tra Enrico di Borbone e Margherita di Valois, con il massacro di centinaia di ugonotti da parte degli stessi cittadini cattolici, i conflitti sfociano in un'atroce ed incontrollabile guerra civile: a capo dei cattolici abbiamo Enrico di Guisa (appoggiato dalla figura di Filippo II), mentre a guidare gli ugonotti è Enrico di Borbone (con l'aiuto dei principi tedeschi). Quest'ultimo, inoltre, avendo sposato sorella di Enrico III, diviene un erede al trono seppur protestante. -
1576
SIx livres de la République
Jean Bodin espone le sue soluzioni al problema della sovranità. Egli, considerando lo Stato come un insieme di famiglie diverse, reputa indispensabile la presenza di un potere assoluto e illimitato dalla legge, in modo tale da garantire un'unità. Questo ideale di governo può ritrovarsi nel sistema monarchico come in quello aristocratico e democratico. Sicuramente la monarchia è preferibile, poiché il sovrano rappresenta l'unica fonte di legge (indipendente da chiunque). -
1579
Vindiciae contra tyrannos
Quest'opera spiega le basi della tendenza antirealistica, che, insieme a quella realistica, si è sviluppata in Francia durante le guerre di religione. Quest'ultima è fondata sulla totale obbedienza al sovrano da parte dei sudditi, in quanto egli godeva del diritto divino. Gli antirealisti ritenevano invece che il potere del sovrano fosse vincolato da un duplice contratto (con Dio e con i cittadini), perciò nel caso in cui questo patto dovesse essere violato si ha il diritto di opporsi al re. -
Assassinio di Enrico di Guisa
Enrico III, minacciato dal grande potere di Enrico di Guisa e dalla pericolosa presenza spagnola, fa uccidere il capo cattolico. Questo gesto scatenò l'ira dei fedeli, che vendicano la morte del Guisa con l'omicidio dello stesso re il 2 Agosto dell'anno successivo. -
Da Enrico di Borbone a Enrico IV
Deceduto Enrico III, il governo passa proprio ad Enrico di Borbone, il capo ugonotto, che con il nome di Enrico IV diventa re di Francia. Questo evento provoca delle reazioni immediate tra i cattolici: papa Sisto V invalida la sua salita al trono; inoltre Filippo II, il quale si proclamava sovrano della Cristianità, spinto dal pontefice, decide di attaccare la Francia. -
La conversione di Enrico IV
Per evitare qualsiasi problematica Enrico IV decide di compiere un atto molto simbolico: abbandona il calvinismo per convertirsi al cattolicesimo. Questo suo gesto aiuta molto la Francia, poiché pone finalmente fine al conflitto tra cattolici e protestanti; in questo modo papa Clemente VII convalida la sua successione al trono e Filippo II è costretto, non solo a ritirare le sue truppe, ma anche a siglare la famosa pace di Vervins del 1598. -
Period: to
Le novità di Enrico IV
Risolto il problema religioso Enrico IV è libero di potersi concentrare sull'aspetto economico e politico. Incentiva lo sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato. Per quanto riguarda la politica, con lo scopo di accentrare il potere, instaura la nobiltà di toga (basta sulla vendita degli incarichi), in questo modo costruisce una rete efficiente di burocrati la cui fedeltà al sovrano sarà garantita. Con la sua morte viene interrotto il suo tentativo di abbattere la potenza degli Asburgo. -
Emanazione dell'editto di Nantes
Per evitare di scatenare il malcontento tra i protestanti, il sovrano emana l'editto di Nantes, basato sui principi di tolleranza ed uguaglianza. Esso garantisce libertà di culto, presenza di luoghi fortificati per difendersi da eventuali attacchi e parità di diritti civili e sociali. Lui finalmente riesce nell'impresa che per anni aveva tentato Caterina de' Medici: per porre fine alle guerre di religione fu necessario versare molto sangue. -
Nascita del'Unione Evangelica
L'Unione Evangelica nasce in seguito alla decisione di Rodolfo II (imperatore del Sacro Romano Impero) di riaprire il conflitto tra protestanti e cattolici. Quest'unione, guidata da Federico V Palatinato (con l'appoggio della Boemia) si scontra con la Lega Cattolica, con a capo Massimiliano di Baviera (aiutata dagli Asburgo d'Austria e dalla Spagna). -
Samuel Champlain fonda Québec
Champlain riprende il progetto di Jaques Cartier, che, per trovare una via a Nord che collegasse l'Asia e l'America, nel 1535 giunge in Canada. Qui Champlain fonda Québec, tenta di rendere, senza risultato, una colonia di popolamento. Anche Richelieu si preoccupa della politica coloniale, però, per finanziare la guerra dei Trent'anni che tiene la Francia molto occupata, deve abbandonare i suoi progetti. Per queste ragioni la Francia rimane alquanto arretrata in ambito coloniale. -
Convocazione degli Stati generali
Dopo la morte di Enrico IV la vedova Maria de 'Medici diventa regina. Attua una politica di avvicinamento alla Spagna (fa sposare il figlio con Anna d'Asburgo, motivo per cui la Francia inizialmente risulta neutrale nella guerra). Il suo governo crea grande scontento: i protestanti temono ulteriori conflitti, la pressione fiscale è eccessiva e gli aristocratici si oppongono alla nobiltà di toga. Questo porta alla convocazione degli Stati generali che si concludono senza risultati. -
La defenestrazione di Praga e l'inizio della guerra
Alla morte di Rodolfo II, Ferdinando II diviene imperatore e ottiene il governo della Boemia (caratterizzata da grande tolleranza religiosa), in cui decide di imporre il cattolicesimo. I cittadini di Praga decidono così di ribellarsi irrompendo nel palazzo e gettando dalla finestra due rappresentanti imperiali. Il governo della Boemia passa così a Federico V Palatinato. Gli Asburgo, non volendo perdere la Boemia per il suo ruolo nell'elezione dell'imperatore, devono dichiarare guerra. -
Period: to
La guerra dei Trent'anni
Enrico IV aveva ragione a voler abbattere il potere degli Asburgo, infatti, è per il loro tentativo di imporre nuovamente il cattolicesimo che scoppia la guerra più devastante dell'Età moderna. Questo conflitto non è limitato alla Spagna, Francia e Inghilterra, ma coinvolge anche Olanda, Svezia, Danimarca e Brandeburgo. Il risultato della guerra, che sembrava favorire l'Impero, cambia totalmente quando la Francia decide di intervenire. -
Richelieu nuovo consigliere di Stato
Richelieu, diventato consigliere, si occupa di accentrare il potere di Luigi XIII (figlio di Enrico VI): riduce il potere dei nobili giustiziando chiunque tenti di opporsi al potere regio, designa il ruolo dell'intendente (funzionario che dipende dal Consiglio). Inoltre assalta le roccaforti ugonotte. Come conferma l'editto di Grazia, questo gesto non è dovuto a ragioni religiose, ma per evitare l'istituzione di uno Stato nello Stato. -
Period: to
Luigi XIV, il Re Sole
Morto Mazarino, Luigi XIV diventa re. A soli 22 anni decide di non nominare alcun Primo ministro, intraprendendo così una politica di accentramento agevolata dalla longevità e dalla lunghezza del suo regno. Egli fa della religione un grande mezzo politico: l’appellativo di “ Re Sole ” deriva dalla provenienza divina del suo potere, si dichiarava, infatti, l’unico “luogotenente di Dio”. Con il suo intento di abolire dissenso religioso, viene addirittura definito “campione del cattolicesimo”. -
Period: to
Luigi XIV, il sistema di accentramento
Per raggiungere l'assolutismo il sovrano decide di vincolare i poteri dell'aristocrazia, della Chiesa, della nobiltà e del Parlamento (lo priva del diritto di contrastare le decisioni regie). Riprende il ruolo dell'intendente, a cui attribuisce più responsabilità, in modo tale da avere una rete di funzionari fedeli e dipendenti da lui. Instituisce il Consiglio supremo di Stato: sceglie personalmente, in base alla loro capacità, tre ministri borghesi che agiscano in suo nome. -
Intervento della Francia nella guerra dei Trent'anni
La Francia, che inizialmente si limita a sostenere economicamente la Danimarca e la Svezia, decide di intervenire, poiché se gli Asburgo avessero vinto sarebbe stata circondata. Questo conferma il fatto che non si combatteva più per la religione, ma per l'egemonia. Alleate della Francia abbiamo Svezia e Olanda. L'entrata in guerra richiede grandi somme di denaro che vengono racimolate aumentando la pressione fiscale. Ciò comporta l'esplosione di numerose rivolte interne allo Stato. -
Giovanni di Braganza al governo, la Spagna perde il Portogallo
Con il sostegno di Franca, Inghilterra e Olanda, a seguito di una rivolta separatista in Portogallo, Giovanni di Braganza riesce a salire al trono. Questo avvenimento è fondamentale in quanto la Spagna perde il Portogallo (proprio a questo fine era dovuto l'appoggio della Francia e degli altri Paesi), che, in questo periodo, ha un ruolo importantissimo in quanto si affaccia sull'Atlantico. -
Giulio Mazarino capo del Consiglio di Reggenza
Mazarino, al fianco della regina Anna (madre di Luigi XIV), assume il potere. Affronta un periodo di grande difficoltà politica: gli aristocratici, approfittando della confusione dovuta alla guerra e alla crisi causata dalla debolezza della regina, tentano di riconquistare tutte le libertà che aveva perduto con la politica di accentramento. All'aristocrazia si uniscono poi il Parlamento e le masse popolari. -
Pace di Vestfalia e fine della guerra dei Trent'anni
La Francia e la Svezia risultano vincitrici della guerra che si conclude con la pace di Vestfalia: la libertà di culto è garantita e c'è una grande frammentazione dell'Impero. Il fallimento degli Asburgo non fa altro che confermare la necessità di abbandonare il progetto di un'unità religiosa e di adottare una politica laica. Gli Asburgo ormai non sono altro che figure formali, poiché il governo di tutti gli stati in cui l'Impero diviso è nelle mani di sovrani autonomi. -
La Fronda parlamentare
Con l'aumento della pressione fiscale da parte di Mazarino, dovuta alla volontà di finanziare la guerra, il malcontento degenera in una grande ribellione, o Fronda. Questa lotta, che ha da un lato la monarchia e dall'altro le forze locali, coinvolge il sovrano (che tenta una politica accentratrice) e Parlamento e aristocrazia (che sperano in uno Stato in cui i poteri siano ben distinti). Il Parlamento scatena la foga del popolo: Mazarino, e la famiglia reale sono costretti a fuggire. -
La Fronda dei principi
Gli aristocratici, guidati da Condé, si oppongono all'assolutismo e, con l'appoggio del popolo e per breve tempo anche del Parlamento, si ribella, costringendo Mazarino e la famiglia reale ad una seconda fuga. Negli anni successivi Mazarino riesce a sconfiggere l'esercito di Condé, che, per vendicare il suo esilio, si troverà a capeggiare le truppe spagnole nel conflitto precedente alla pace di Pirenei. La Francia, alleata con l'Inghilterra, riuscirà nuovamente a vincere. -
Il Leviatano, Thomas Hobbes
Nonostante Hobbes sia inglese esprime il suo consenso nei confronti dell’assolutismo. Essendo la natura umana feroce e violenta, il bene primo che lo Stato deve assicurare è la sicurezza, in cambio della quale il cittadino cede la sua libertà. Egli ritiene che per contrastare la natura umana ci sia bisogno di riconoscere nel sovrano un potere assoluto e svincolato da qualsiasi limite. L’unico caso in cui ci si può opporre al sovrano è quando egli stesso attenta alla sicurezza del popolo. -
La pace dei Pirenei
Con la pace dei Pirene termina il conflitto tra Francia e Spagna, che si protraeva dalla guerra dei Trent'anni. Con questa pace, la Spagna fu costretta a cedere molti dei suoi territori alla Francia, tra cui la Giamaica che avrà un ruolo importante nella fase coloniale della Francia. Quest'ultima, dato il suo successo, si afferma come prima potenza europea. -
Period: to
Colbert, Controllore generale dello Stato
Colbert riorganizza le finanze e l’economia: combatte la corruzione dei funzionari, l’evasione fiscale e basa la ricchezza della Francia sull’esportazione. Con la sua politica, che prende il nome di colbertismo, riesce ad evitare, con l’introduzione di alti dazi doganali, l’importazione, agevolando l’esportazione (incrementa così l’entrata monetaria). Per favorire l’espansione coloniale crea nuove compagnie e, tramite una forte pressione fiscale, riesce a finanziare la riforma dell’esercito. -
La Francia scatena delle guerre
La Francia, con l'intento di imporre la sua supremazia in Europa, si approfitta dei periodi di difficoltà che Stati come la Spagna, l'Inghilterra e l'Austria stavano attraversando. Nel 1667 tenta di rivendicare il governo dei Paesi Bassi spagnoli. Anni dopo prova ad invadere l'Olanda. Questo è il periodo in cui la Francia di Luigi XIV vede il suo apice: le due guerre lo portano a possedere nuovi territori come ad esempio il Lussemburgo. -
La Reggia di Versailles
In questa data la reggia diviene la residenza del sovrano. La sua costruzione è una grande trovata: la nobiltà è costretta a risedere in una “gabbia dorata”, in cui, privata di ogni potere politico, viene lussuosamente messa al servizio di Luigi XIV e resa partecipe di un cerimoniale in cui il rango di chiunque dipende dalla vicinanza al sovrano.
È anche sede della cultura: il re dà molta importanza ad essa poiché, attraverso controlli e censure, agevola un'uniformità ideologica del popolo. -
la Dichiarazione dei quattro articoli
Per affermare l'indipendenza della Chiesa francese da quella di Roma, il re Sole approva questa Dichiarazione che priva il papa del potere di nomina dei vescovi e di controllo temporale sulla Francia. Con questo atteggiamento dottrinale, chiamato gallicanesimo, si vincola anche il potere spirituale del pontefice. Questo è l’ennesimo tentativo del sovrano di rendere più solido l’assolutismo. Per risolvere il conflitto con il Vaticano, però, il re è costretto a ritirare la Dichiarazione. -
Emanazione dell'editto di Fontainebleau
Come già accennato, Luigi XIV si prodiga per l’abolizione del dissenso religioso. Con l’emanazione di questo editto egli rende obbligatorio il battesimo per gli infanti e costringe i cittadini a convertirsi al cattolicesimo. Questo editto colpisce nello specifico gli ugonotti che sono costretti alla fuga (causando una grave perdita economica per la monarchia). Ovviamente, però, il re non si oppone solo a questo culto: anni prima distrusse il monastero di Port-Royal, sede del giansenismo. -
La Lega di Augusta, il declino della supremazia francese
La formazione di questa Lega è fondamentale perché la Francia, che per questi anni aveva rappresentato la prima potenza europea, inizia il suo declino. L'Olanda, la Spagna, l'Inghilterra, l'Austria, la Svezia e la Prussia si alleano contro la Francia che è costretta ad arrendersi, ad accettare un accordo per porre fine ad una guerra durata ben nove anni e, soprattutto, a rinunciare al tentativo di egemonia. -
morte di Luigi XIV
La morte del re Sole è un momento di estrema liberazione per il popolo francese che, per un periodo troppo lungo, è stato ridotto ad una povertà estrema. Il convoglio funebre del sovrano è seguito con grande gioia. Nonostante ciò Luigi XIV è un grande esempio di assolutismo, rappresenta, infatti, un modello per molti sovrani europei, che si ispirano alla sua figura. -
Period: to
La guerra dei Sette anni
Prima del conflitto la Prussia aveva acquisito potere e, conquistata la Slesia, si era espansa tanto da diventare una vera potenza. La vicina Russia, l'Austria e la Francia giungono così a combattere contro la Prussia con cui si è alleata l'Inghilterra. Questa viene spesso considerata la vera prima guerra mondiale, poiché il conflitto è molto esteso. Vincono Prussia e Inghilterra: gli sconfitti devono cedere molte colonie a quest'ultima che diventa padrona assoluta dell'impero coloniale.