Marcia su roma

LA DITTATURA FASCISTA

  • Trattato di Rapallo

    Trattato di Rapallo
    Il poeta Gabriele D’Annunzio nel settembre del 1919 si mise alla guida di un esercito irregolare e occupò la città, creando un piccolo stato (Reggenza Italiana del Carnaro). Giovanni Giolitti risolse la situazione e intavolò trattative con il governo iugoslavo che portarono alla firma dell’accordo di Rapallo(12 novembre 1920), con il quale veniva deciso che Fiume diventava una città libera. Giolitti mandò quindi l’esercito e D’Annunzio fuggì nel febbraio del 1921.
  • La marcia su Roma

    La marcia su Roma
    Il 28 ottobre le milizie fasciste armate confluirono nella capitale per costringere Vittorio Emanuele III a chiamare i fascisti al governo.
  • Legge Acerbo

    Legge Acerbo
    Nel luglio 1923 Mussolini modificò la legge elettorale, proponendo un sistema di voto che attribuiva al primo partito i tre quarti dei seggi (legge Acerbo). Il Partito fascista avrebbe così avuto una maggioranza assoluta in Parlamento e avrebbe potuto guidare il Paese senza bisogno dell’appoggio di altre forze politiche.
  • Assassinio Matteotti

    Assassinio Matteotti
    Il 10 giugno l’onorevole Matteotti venne rapito e il suo corpo, privo di vita e con inequivocabili segni di violenza, venne ritrovato due mesi più tardi poco lontano dalla capitale.
  • Inizio della battaglia del grano

    Inizio della battaglia del grano
    L’intento di Mussolini era di rendere l’Italia autosufficiente, ossia di limitare il più possibile le importazioni dei beni di prima necessità. A partire dal 1925 decise che l’Italia doveva diventare autosufficiente nella produzione di grano. Venne allora inaugurata la “battaglia del grano”, una grande operazione economica ma anche di propaganda, che estese il più possibile la superficie del Paese destinata alla coltivazione di questo cereale.
  • Leggi fascistissime

    Leggi fascistissime
    Dalla fine del 1925 il fascismo cancellò tutte le libertà democratiche e instaurò in Italia la dittatura di un solo partito, mettendo fine a più di cinquant’anni di governo da parte della classe politica liberale. Introdusse infatti una serie di leggi, chiamate “fascistissime”, che smantellarono tutta l’impalcatura dello Stato democratico.
  • Nuova riforma elettorale con partito unico

    Nuova riforma elettorale con partito unico
    L'elettore poteva esprimere solo un “sì” o un “no” per approvare o respingere questa lista. Le due schede erano di colore diverso (tricolore quella per il sì e bianca quella per il no); coloro che votavano contro il regime erano facilmente riconoscibili al momento della deposizione della scheda nell’urna e avrebbero dovuto affrontare la violenza degli squadristi. Da allora le elezioni manifestarono un consenso al regime quasi sempre vicino al 100%.
  • Patti Lateranensi

    Patti Lateranensi
    L’11 febbraio 1929 Mussolini e le autorità pontificie (il cardinale Pietro Gasparri) firmarono i Patti Lateranensi, che contenevano un documento, il Concordato, riguardante i nuovi rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica.
  • Istituzione dell'OVRA

    Istituzione dell'OVRA
    Nel 1930 venne istituita una polizia politica segreta, l’Opera Volontaria per la Repressione dell’Antifascismo (OVRA), che poteva arrestare, imprigionare e interrogare senza l’autorizzazione dei giudici.
  • Minculpop

    Minculpop
    Nel 1937 venne costituito un ministero apposito, noto con il nome di “Minculpop” (Ministero della Cultura Popolare), che indicava ai giornali quali notizie diffondere con maggiore enfasi, quali invece ignorare e, in alcuni casi, quale tono usare per scrivere l’articolo.