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Il problema dei reduci
Molti reduci della Prima Guerra Mondiale ritornarono a casa convinti di ricevere terre in più, salari più alti e riconoscimenti. quando tornarono a casa trovarono, invece, miseria, disoccupazione e disinteresse. Inoltre molti erano mutilati o invalidi permanenti. -
L'economia europea
L'Europa subì le conseguenze più gravi del conflitto anche a livello economico. Il continente si convertì industrialmente. Un altro problema era quello del debito degli stati. Il denaro era diventato carta straccia e la gente cominciò a farne a meno , ricorrendo al baratto. -
LA SITUAZIONE POLITICA
Le elezioni politiche del 1919 si svolsero in un clima di tensione. Il partito popolare era molto preoccupato per la continua crescita dei socialisti. Il partito socialista era diviso in riformisti e rivoluzionari. Il risultato fu la formazione di governi fragili. -
LE TENSIONI SOCIALI
Il problema dei reduci e la crisi furono due delle cause delle tensioni sociali. Una terza causa fu la Russia dove ci furono grandi scioperi e proteste. -
BENITO MUSSOLINI
Crisi, disoccupazione,i reduci e le lotte sociali accrebbero il malcontento italiano. I grandi proprietari terrieri e i padroni delle industrie avevano bisogno di una "mano forte" allora intervenne Benito Mussolini che nel 1919 fondò i Fasci italiani di combattimento. Lui esaltava chi aveva combattuto in guerra, i soldati. -
LO SQUADRISMO
Il fascismo si caratterizzò trovando aderenti tra gli studenti nazionalisti e i reduci che ormai erano disoccupati formando le "squadre d' azione". Queste persone erano dette squadristi, loro iniziarono a compiere violente incursioni nelle campagne. Il capo degli squadristi era Benito Mussolini che ottenne finanziamenti dai proprietari terrieri. Le loro "spedizioni punitive" godevano del favore della borghesia e anche di una certa complicità della polizia e della magistratura. -
IL "BIENNIO ROSSO"
In Italia tra gli anni 1919 e 1920 ci furono molte guerre tra contadini e operai. Questo periodo prese il nome di "biennio rosso" . Gli operai fecero molti scioperi e proteste, ma i padroni risposero con il metodo della serrata. Ma i lavoratori diedero avvio a delle occupazioni armate nelle industrie. I padroni spaventati chiesero aiuto e intervenne Giovanni Giolitti che nel 1921 diede vita al partito comunista. -
I NAZIONALISTI
In Italia vi era un grande malcontento soprattutto tra i nazionalisti perché la città di Fiume e la Dalmazia che erano state promesse a loro sono state consegnate alla Jugoslavia. D' Annunzio che era il portavoce dei nazionalisti coniò l' espressione "vittoria mutilata". Nel 1919 occupò la città di Fiume senza incontrare resistenza, ma nacque un incidente tra l' Italia e la Jugoslavia che però venne risolto nel 1920 con il trattato di Rapallo. -
LA MARCIA SU ROMA
Nel 1921 il movimento dei fasci divenne un vero e proprio partito, il partito fascista. Questo durante le elezioni ottenne 35 seggi. Nel 1922 il sindacato proclamò lo sciopero generale. Gli squadristi tra il 27 e il 28 ottobre 1922 organizzarono la "marcia su Roma". L' esercito era pronto a fermarli, ma il re Vittorio Emanuele III non volle firmare l' ordine, quindi Mussolini e la sua "squadra" ebbero libera entrata e conquistarono la piazza. -
IL DELITTO DI MATTEOTTI
Giacomo Matteotti denunciò un clima di violenza da parte dei fascisti durante le elezioni. Il 10 giugno venne rapito da un gruppo di fascisti, ma fu trovato soltanto il 16 agosto morto. Mussolini aveva paura di perdere il consenso del popolo, quindi il 3 gennaio 1925 si prese la piena responsabilità del delitto di Matteotti, era la nascita del regime fascista. -
REGIME TOTALITARIO?
Il progetto di Mussolini era di formare un regime totalitario cioè uno stato che ha il controllo sulla società e la popolazione deve avere i pensieri e il modo di vivere coerenti con il fascismo. Ma questo regime era imperfetto perché a governare non c'erano solo i fascisti , ma anche il re aveva potere. -
IL TEMPO LIBERO DEL REGIME
Il regime aveva il compito di controllare tutto il popolo in ogni aspetto, ma Mussolini voleva che i lavoratori avessero anche del tempo libero. Così nel 1925 nacque l' opera internazionale dopolavoro, dove i lavoratori dopo il lavoro potevano fare attività sportive o potevano giocare a carte tra di loro. -
I PRIMI INTERVENTI DEL FASCISMO NELL' ECONOMIA
Inizialmente il regime non interferì nell' economia. Ma nel 1925 Mussolini lanciò una campagna, la "battaglia del grano. Intanto il governo attuò in campo agricolo una politica protezionista, imponendo tasse sul grano straniero. Nel 1926 ci fu un' altra iniziativa, la "battaglia per la lira" che serviva per ridurre l' inflazione. La sterlina diventò la lira.
Il regime fece abbassare del 30% i salari degli operai -
LE LEGGI RAZZIALI
L' ideologia fascista si precisò dopo la prese del potere. Il nazionalismo era un primo aspetto. Al nazionalismo e al carattere antidemocratico si aggiungeva poi l' esaltazione per la guerra. Il regime fascista divenne anche razzista nei confronti degli ebrei che non potevano:
-prestare servizio militare;
- fare da tutori;
-sposare non ebrei;
- avere dei non ebrei come domestici;
-essere proprietari terrieri o proprietari di industrie importanti. -
DALLO STATO LIBERALE ALLA DITTATURA
Il governo di Mussolini rispondeva alla legalità costituzionale. Mussolini operò una graduale trasformazione dello stato fino alla nascita della dittatura. Istituì il Gran Consiglio del fascismo, ma voleva anche la maggioranza assoluta in parlamento. Nelle elezioni successive Mussolini ottenne il 65% dei voti quindi aveva la forza per instaurare una dittatura. -
LE LEGGI FASCISTISSIME
Per assicurarsi i pieni poteri dittatoriali Mussolini tra il 1925 e il 1926 emanò alcune leggi:
-potevano essere stampati solo i giornali approvati dal governo fascista;
-il governo assunse molti poteri tra i quali quello di emanare le leggi;
-la figura del sindaco venne sostituita da quella del podestà;
-divieto di scioperare;
-fu istituita la polizia segreta che indagava sugli oppositori;
-nuova legge elettorale che prevedeva un' unica lista di candidati
-venne abolita la segretezza del voto. -
IL RAPPORTO CON LA MONARCHIA E LA CHIESA
Il totalitarismo era imperfetto perché la chiesa e la monarchia esercitavano ancora potere sulla popolazione. La chiesa influenzava sul popolo cattolica l' 80%. Nel 1929 il Vaticano e il governo stipularono dei patti per andare d' accordo:
-riconoscimento del cattolicesimo come religione di stato;
-la religione cattolica nelle scuole;
-l' esonero dei sacerdoti dai servizi militari
-la validità civile del matrimonio religioso;
-non emanare leggi che consentissero il divorzio. -
LA PROPAGANDA
Per ottenere più consenso e quindi più potere Mussolini decise di utilizzare la propaganda. L' ambito dove si utilizzò di più fu la scuola perchè i ragazzi così imparavano da subito le leggi fasciste. Altri ambiti dove la propaganda era molto diffusa erano: i cinegiornali che venivano mostrati al pubblico prima del film in cartellone, l' Eiar la radio statale che diffondeva i discorsi di Mussolini e i giornali che approvava il governo -
LE BONIFICHE
In Italia c'erano molte aree paludose che,però,erano inutili perché non si potevano coltivare.Un altro problema era la malaria,molto diffusa in queste aree.Mussolini allora decise di lanciare un piano di bonifica che aveva due scopi: sconfiggere la malaria e ricavare più terreno da coltivare.Il luogo dove la bonifica fu più imponente fu l' Agro Pontino.La malaria fece una vera strage tra i contadini che stavano effettuando la bonifica.Si cominciò ad usare il DDT,un' insetticida molto pericoloso. -
LO STATO ENTRA SEMPRE PIù NELL'ECONOMIA
L' intervento del regime nell'economia divenne più significativo dopo la crisi americana che colpì anche l' Europa. Le banche erano sull'orlo del fallimento. Allora il regime fondo l'Imi nel 1931 che aveva lo scopo di prestare soldi alle imprese e l'Iri nel 1933 che aveva lo scopo di soccorrere le imprese comprandole.Mussolini inoltre sostenne l'autarchia cioè l'acquisto e il consumo dei soli prodotti italiani.Questi provvedimenti salvarono l'Italia da una crisi ma la fecero crescere più debole. -
IL MODELLO FASCISTA FA SCUOLA IN EUROPA
Il regime fascista italiano rappresentò la prima esperienza di dittatura europea. in Europa sorsero i primi regimi autoritari o dittatoriali: Austria,Portogallo,Spagna,Romania e Bulgaria. tutti questi regimi non erano tanto diversi tra loro perché avevano:
-un leader carismatico;
-milizie di partito;
-un partito unico;
-soppressione della libertà di stampa e di opinione;
-grande propaganda.
L'organizzazione del regime fascista servì da modello per la altre dittature europee. -
LA POLITICA COLONIALE
L'Italia durante la Prima guerra mondiale era alleata con Francia e Regno Unito, ma era quella con meno possedimenti coloniali:Eritrea, Somalia e Libia che però si era sottratta.Nel 1931 l'Italia riconquistò la Libia con metodi brutali. Nell'ottobre 1935 l'Italia combatte per la conquista dell'Etiopia che riuscì a guadagnarsi nel 1936. -
L' ASSE ROMA-BERLINO
Mussolini credeva che Francia e Regno Unito avrebbero dato il loro consenso per la politica di espansione coloniale. Ma in realtà il governo britannico assunse una posizione molto critica.Così l'Italia rimase isolata, ma questo isolamento portò l'Italia ad avvicinarsi alla Germania dove stava governando Adolf Hitler. Nell'ottobre 1936 Italia e Germania firmarono un "trattato di amicizia" che Mussolini chiamò "Asse Roma-Berlino".