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La Rivoluzione Francese
La Rivoluzione francese comprende gli eccezionali eventi politici avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione di una monarchia costituzionale e, dopo la sua caduta (settembre 1792), di una repubblica. Per il suo carattere di radicale trasformazione della società, suscitò per contrasto una corrente controrivoluzionaria, che si espresse in forme popolari e aristocratiche. La rivoluzione non rimase circoscritta alla Francia, e l’Europa intera fu influenzata dai suoi ideali. -
Congresso di Vienna
Il congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi presso la capitale dell’impero austriaco dal 1° novembre 1814 al 9 giugno 1815. Vi parteciparono le principali potenze europee per ridisegnare la carta dell’Europa e ripristinare l’Ancien régime dopo la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche. Con questo si apre la Restaurazione in Europa; è inoltre la base ideologica su cui verrà fondata le Società delle Nazioni. -
Moti anni '20
Nel 1820-21 si verificarono i primi moti rivoluzionari europei con la significativa eccezione di Gran Bretagna, Russia e Prussia. Le sommosse erano alimentate da società segrete che, rifacendosi al modello massonico, erano sorte sempre più numerose. Fra le sette più attive, specialmente in Italia e in Spagna, vi era la Carboneria. Si diffusero anche altre associazioni come l'Eteria greca, i Comuneros spagnoli e quelle degli Adelfi e Filadelfi diffuse nell'Italia settentrionale e in Francia. -
Rivoluzioni del '30
Mentre le società segrete iniziavano a estinguersi, la coscienza delle cause patriottiche si estese sempre più nell'opinione pubblica, trasformando le precedenti rivolte di alcune élite intellettuali in rivolte popolari vere e proprie. In questo periodo in Francia veniva deposto re Carlo X, assegnato dal congresso di Vienna; al suo posto veniva proclamato re Luigi Filippo d'Orléans. Egli concesse una Costituzione e diede incarichi politici ad esponenti dell'alta borghesia. -
RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO
Scoppiata a Parigi il 24 febbraio 1848 e portata avanti da un movimento socialista sviluppatosi durante il governo conservatore di Luigi Filippo, questa rivoluzione rovesciò la dinastia degli Orléans, determinò la caduta della monarchia di luglio e proclamò la seconda repubblica. Momento peculiare è il massacro dei manifestanti da parte dei soldati in guardia del ministero degli Esteri, che diede ai repubblicani il motivo per sommuovere le masse popolari. -
La rivoluzione tedesca del 1848-1849
La rivoluzione tedesca del 1848-1849, conosciuta come Rivoluzione di marzo, è stata una rivoluzione scoppiata nella Confederazione tedesca, nelle province, nei paesi sotto il dominio dell’Impero austriaco e nel regno di Prussia. L’obbiettivo era la fine del regime nobiliare, la creazione di un parlamento, la libertà di stampa e di opinione. Nonostante la repressione abbia portato al fallimento, gli ideali rivoluzionari ebbero ulteriori ripercussioni negli anni successivi. -
Risorgimento: Prima Guerra d'Indipendenza italiana
Combattuta dal Regno di Sardegna e da volontari italiani contro l'Impero austriaco e altre nazioni conservatrici. Fu determinato dalle sommosse delle città di Padova, Milano (Cinque Giornate) e Venezia che si ribellarono all'Impero austriaco e si dettero governi propri. L’impero di Sardegna, attaccando per primo nella battaglia di Custoza e nella battaglia di Novara (guerra regia), fu sconfitto. L’esito del conflitto vede la Vittoria dell'Austria e la restaurazione asburgica nel Lombardo-Veneto. -
SECONDA REPUBBLICA FRANCESE
Regime democratico proclamato il 25 febbraio 1848, dopo la vittoriosa insurrezione dei democratici parigini e la caduta della monarchia di luglio. Il popolo della provincia cattolica, spaventato dal "pericolo rosso", elesse presidente Luigi Napoleone Bonaparte, di tendenze conservatrici, che ottenne poi una larga maggioranza alle elezioni e realizzò una politica reazionaria: repressione della Repubblica romana, difesa dell'istruzione confessionale, soppressione del suffragio universale. -
LUIGI NAPOLEONE BONAPARTE PRIMO PRESIDENTE
Di fronte al rifiuto dell'assemblea di rivedere la norma costituzionale che ne impediva la rielezione a presidente, Luigi Napoleone compì un colpo di stato (2 dicembre 1851), perseguitò i dissenzienti, fece approvare una nuova Costituzione e infine, dopo un plebiscito (21-22 novembre 1852), ristabilì l'impero, assumendo il nome di Napoleone III. -
GUERRA DI CRIMEA
Conflitto per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo che oppose alla Russia l’impero ottomano, sostenuto da Francia e Gran Bretagna, appoggiati da forze piemontesi. Il pretesto venne dalla Palestina, dove i cattolici spalleggiati dalla Francia e i greco-ortodossi dalla Russia si contendevano il possesso dei luoghi santi. Alla fine si arrivò al Congresso di Parigi, che garantì l’indipendenza dell’impero ottomano, l’autonomia dei principati e il protettorato collettivo delle potenze. -
Gran Bretagna nell'Ottocento: annessione Birmania
La Gran Bretagna, governata dalla regina Vittoria (dal 1837 al 1901), cresce come potenza mondiale per diventare nel 1921 l’impero più vasto della storia. Proprio in quegli anni, con la fine della seconda guerra anglo-birmana, iniziata con l’invasione inglese del Porto di Martaban e terminata lo stesso anno con la vittoria anglosassone, viene annessa all’Impero coloniale britannico anche la bassa Birmania. -
Russia di metà Ottocento: L'Impero russo
In quegli anni, in Russia il governo era nelle mani dell’Impero russo, organismo statale che governò dal 1721 fino all’abdicazione di Nicola II, dopo la Rivoluzione di Febbraio del 1917. Tutti gli zar dell’Impero fecero parte della dinastia dei Romanov. Fu il terzo stato territorialmente più vasto della storia: nel 1790 si estendeva su tre continenti (Europa, Asia e Nord America), confinando tanto con la Prussia quanto con la provincia del Canada, affacciandosi sia sul Baltico che sul Pacifico. -
L'Impero Ottomano dopo la Guerra di Crimea
L'onere finanziario della guerra portò lo stato ottomano a ricevere prestiti esteri per un importo di 5 milioni di sterline. Nuova minaccia fu quella dei creditori: oberato dai debiti contratti per finanziare la guerra di Crimea, lo stato dichiarò bancarotta nel 1875, dovendo poi accettare di far controllare il proprio bilancio dall’amministrazione del debito pubblico ottomano, che ne controllava parte del sistema economico e spesso garantiva gli interessi europei, a scapito di quelli ottomani. -
SECONDA GUERRA DELL'OPPIO
La seconda guerra dell’oppio contrappose l'Impero cinese al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, i cui interessi militari e commerciali nella regione erano stati posti sotto il controllo della Compagnia britannica delle Indie orientali. Dopo l’uccisione di un missionario francese, la Gran Bretagna poté contare sull’appoggio dell'esercito francese, con cui occupò la città proibita fino alla fine delle ostilità. La guerra si concluse con i due trattati di Tientsin (1858) e di Pechino (1860). -
La Cina durante la Guerra dell'Oppio
La Cina era sotto il dominio della dinastia Qing (清朝) con l’imperatore Xiangfeng (咸丰帝). Questo periodo era caratterizzato da molte guerre e rivolte: nello stesso anno della guerra dell’oppio, si combatté la rivolta di Taiping, nata come reazione al regime corrotto dei Qing-Manciù e che degenerò subito in guerra civile. La rivolta, che si protraeva dal 1851 e si concluse, con una repressione, solo nel 1864 grazie al supporto della Gran Bretagna. -
Risorgimento: Spedizione dei Mille
Episodio cruciale del Risorgimento. Un migliaio di volontari, al comando di Giuseppe Garibaldi, partì nella notte tra il 5-6 maggio da Quarto verso la Sicilia. Lo scopo della spedizione fu di appoggiare le rivolte scoppiate nell'isola e rovesciare il governo borbonico. Grazie all'aiuto di volontari meridionali e allo sbarco di altre spedizioni garibaldine, si creò l'Esercito meridionale. Dopo una serie di vittorie, conquistarono il Regno delle due Sicilie che venne annesso allo Stato italiano. -
TERZA REPUBBLICA FRANCESE
Questa forma di governo, che sostituì quella del Secondo Impero, durò in Francia per quasi settant'anni, ovvero fino all'invasione tedesca del paese del 1940, quando fu a sua volta sostituita dal regime autoritario della cosiddetta "Francia di Vichy" (ovvero lo Stato che governò parte della Francia meridionale dopo l'invasione tedesca nella seconda guerra mondiale). -
GUERRA FRANCO-PRUSSIANA
Fine della guerra Franco-Prussiana, combattuta tra il 1870 e il 1871 tra il secondo Impero francese e la Confederazione Tedesca del Nord (guidata dal Regno di Prussia), alleata con i regni tedeschi del sud di Baden, Baviera e Württemberg. La sconfitta della Francia marca la caduta di Napoleone III e porta alla fine del Secondo Impero Francese. Viene proclamata la Terza Repubblica e Napoleone III è costretto all’esilio nel Regno Unito fino alla sua morte. -
La Germania della Guerra franco-prussiana
L’Impero tedesco (Secondo Reich) fu il governo della Germania dall’unità nazionale (18 gennaio 1871) fino all'abdicazione del Kaiser Guglielmo II (9 novembre 1918). La capitale era Berlino. La famiglia regnante fu quella prussiana degli Hohenzollern. Sotto un apparente idealismo, il nazionalismo tedesco si spostò alla politica autoritaria del cancelliere prussiano Otto von Bismarck, che voleva l'unificazione per raggiungere il suo scopo di uno Stato tedesco conservatore e dominato dalla Prussia. -
Risorgimento: Breccia di Porta Pia
La breccia di Porta Pia fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Il Governo sabaudo approfittò della fine del Secondo impero, tradizionalmente protettore dei territori pontifici, per conquistare Roma il 20 settembre 1870. Un corpo di bersaglieri, comandati dal generale Raffaele Cadorna, dopo aver cannoneggiato con l'artiglieria la cinta muraria, entrò in Roma. Il papa si dichiarò prigioniero dello Stato italiano e indisponibile a ogni trattativa. -
GOVERNO THIERS
Nelle elezioni politiche del febbraio 1871, le forze moderate e conservatrici ottennero la maggioranza nella nuova Assemblea Nazionale. Adolphe Thiers, un liberale moderato che era già stato ministro di Luigi Filippo, prese la guida del governo. Durante il suo mandato portò avanti riforme di natura fiscale e militare e lanciò con successo un prestito nazionale che permise di pagare al più presto il debito di guerra e liberare così il territorio francese dalle truppe di occupazione. -
LA COMUNE DI PARIGI
La Comune di Parigi è il governo socialista che diresse Parigi (marzo-maggio 1871). Con la bandiera rossa come simbolo, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi e revocabili magistrati e funzionari, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori ed iniziò l'epurazione degli oppositori (cittadini fedeli al Governo legittimo e rappresentanti religiosi).