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70 BCE
Nascita ad Andes
Le notizie di cui disponiamo su Virgilio derivano da poche informazioni interne alle sue opere, ma perlopiù da biografie di epoca tarda tra cui spicca la "Vita di Virgilio" del grammatico Elio Donato (IV secolo d.C.) a sua volta derivante da una biografia di Svetonio (II d.C.) per noi perduta. -
55 BCE
Gli studi
Grazie alla sua agiata famiglia Virgilio potè studiare a Cremona, a Milano (dove fu nel 55 a.C.) poi a Roma; il dato certo è che gli studi di legge non erano adatti allo schivo poeta. -
42 BCE
Le guerre civili, il soggiorno a Napoli, la confisca delle terre
Mentre Roma è insanguinata dalle guerre civili, Virgilio trascorre la sua giovinezza prevalentemente a Napoli dove segue le lezioni dei migliori maestri della scuola epicurea (Sirone e Filodemo) ed entra in contatto con altri giovani poeti ed intellettuali del tempo.
Poco altro sappiamo, tranne la vicenda traumatizzante della confisca delle terre alla famiglia da parte di Ottaviano, risoltasi per l'intervento di influenti amici e forse per intervento di Ottaviano stesso (Bucoliche) -
39 BCE
Bucoliche 42-39 a.C.
Negli anni bui delle guerre civili Virgilio compone la sua prima opera, le Bucoliche, tra il 42 e il 39 a.C. Il successo e l'apprezzamento ricevuto dall'opera determinarono il suo avvicinamento al circolo di Mecenate. -
38 BCE
Incontro con Mecenate
Grazie alla mediazione del poeta Cornelio Gallo, maestro e iniziatore dell'elegia latina, Virgilio fu reclutato da Mecenate nel suo circolo di cui divenne il punto di forza. Il condizionamento ideologico di Ottaviano e la vicinanza con Mecenate sono evidenti nella composizione delle "Georgiche", tra il 38 e il 29 a.C., nelle ville a Napoli e sull'Esquilino, dono di Mecenate, dove Virgilio poteva liberamente dedicarsi alla sua creazione poetica. -
29 BCE
Georgiche 38-29 a.C.
Virgilio legge "in anteprima" la sua opera, "Le Georgiche", ad Ottaviano nella città campana di Atella; il futuro Augusto ne è letteralmente stregato. Le testimonianze antiche ci parlano della straordinaria forza espressiva della lettura di Virgilio, personaggio schivo, timido, amante della discrezione e della quiete lontana dalle "luci della ribalta", artistica, politica o mondana che fosse. -
29 BCE
Eneide, il capolavoro. 29-19 a.C.
Ottaviano. proclamato ufficialmente Augusto nel 27 a.C., volle fortemente l'"Eneide". Già i contemporanei ne parlavano, attendendo con ansia il capolavoro, come di "quid maius ... Iliade".
Virgilio ci lavorò fino alla morte. -
19 BCE
Morte
Di ritorno da un viaggio in Grecia, dove Virgilio si era recato per meglio conoscere i luoghi del suo poema prima della revisione finale dell'opera, fu colto da malore e morì poco dopo il suo sbarco a Brindisi.
Fu sepolto nella Napoli che tanto aveva amato.
Fortunatamente gli amici poeti cui aveva chiesto di bruciare il manoscritto dell'Eneide in caso di morte improvvisa non rispettarono la sua volontà e ne curarono invece l'edizione postuma, su indicazione di Augusto.