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Period: to
Vasilij Kandinskij
Vita e opere -
I primi anni
Nasce a Mosca, da padre mercante di tè. Compie gli studi classici. Studia pianoforte e violoncello. Si laurea in diritto ed economia e diventa assistente presso la Facoltà di Legge dell'Università di Mosca -
Gli anni giovanili
Ad una mostra di pittura rimane impressionato dal quadro di Monet "Pagliai". Rifiuta, quindi, un incarico universitario per trasferirsi a Monaco a studiare pittura -
I primi disegni
I primi "disegni colorati" sono scene a soggetto dipinte a tempera e piccoli studi di paesaggio. E' tra i fondatori dell'associazione "Phalanx", della quale è il Presidente, e ne crea il manifesto. Con "Phalanx" organizza dodici mostre, tra cui una su Monet e sui post-impressionisti. Apre una scuola d'arte, nella quale insegna disegno e pittura. -
Viaggi e prime esperienze
Nel viaggio a Venezia rimane colpito dai mosaici di San Marco. Viaggio in Olanda. Espone le prime opere ("L'addio") e parteciperà tutti gli anni al "Salon d'Automne" di Parigi. Viaggi in Tunisia e in Italia. -
Le xilografie
E' a Parigi e a Monaco che produce molte xilografie. Espone al "Salon des Indépendants" e partecipa con 109 sue opere alla mostra "Tendances Nouvelles". Si trasferisce a Monaco e inizia una collaborazione col musicista Thomas von Hartmann. Eè da questa amicizia che nasce la composizione scenica "Il suono giallo". -
A Murnau
Con la fidanzata (già sua allieva) Gabriele Munter - che sarà la sua compagna per quattordici anni - acquista una casa a Murnau. Lì trascorre tutte le estati fino allo scoppio della guerra. L'arredo, i mobili, le scale mostrano l'impronta di Kandiskij e del suo amore versoi motivi popolari. -
I quadri "musicali" - Le "Improvvisazioni"
Iniziano le opere che legano Kandinskij alla musica. D'apprima le "Improvvisazioni". Sono quadri caratterizzati da colori accesi. Prima si occupa dei colori primari (giallo, azzurro, rosso) e poi dei colori secondari (arancione, verde, viola) frutto della mescolanza tra due colori primari. Il colore, per Kandinskij, ha un sapore, un odore e un suono. Ha una vibrazione che tocca nel profondo l'animo. -
Le "Impressioni"
Sono quadri nei quali le figure e i segni sono ancora riconoscibili. Nell' "Impressione 2" la montagna è blu, il colore dello spirito; una strada bianca porta alla città posta in cima. Alla base, due figure umane, un uomo e una donna. -
Le "Composizioni"
Sono opere molto importanti, caratterizzate dal grande formato e da una complessa pianificazione dell'intera composizione. Le immagini, i soggetti, vengono rappresentati in modo sempre più astratto.
Nel 1911 ascolta un concerto di Arnold Schoenberg e da allora rimarranno amici e in rapporto epistolare. Sempre nel 1911 elabora con Marc il progetto del "Blaue Reiter". Entrambi amavano l'azzurro, Marc i cavalli, Kandinskij i cavalieri. Viene pubblicato il suo libro "Dello spirituale nell'arte". -
Gli anni della guerra
Kandinslij, allo scoppio della guerra, essendo cittadino russo, deve lasciare la Germania e si trasferisce sul lago di Costanza, sul confine con la Svizzera. Inizia a lavorare al libro successivo "Punto e linea nel piano". Torna a Mosca nel 1915 e, a fine anno, parte per Stoccolma, in Svezia. Questo periodo è caratterizzato dalla produzione di acquarelli, intitolati "Bagatelle". Lascia Gabriele Munter e conosce Nina Andreevskaja che sposerà e che rimarrà al suo fianco per tutta la vita. -
Gli anni in Russia
Nel 1917 sposa Nina. Durante il viaggio di nozze visita la Finlandia. Nel 1918 è parte attiva nella realizzazione di ben 22 musei a Mosca e nelle sue province e nel 1919 diventa il primo direttore del Museo d'Arte di Mosca. La posizione di Kandinskij che tendeva all'assoluta autonomia dell'arte rispetto alla politca, lo porta a contrasti col potere Russo. Nel 1921 è costretto a lasciare la Russia e a trasferirsi a Berlino. -
Gli anni del Bauhaus. La maturità
Insegna, come "maestro della forma" alla Bauhaus con Klee e Feininger, già suoi compagni negli anni del "Blaue Reiter". Da alle stampe i "Piccoli mondi", una serie di 12 tavole nelle quali sperimenta tre tecniche di stampa, la xilografia, la litografia e la puntasecca. Queste tecniche hanno la particolarità di dare risalto alle linee e ai punti rispetto allo sfondo e ai colori. Ogni piccolo mondo rappresenta un microcosmo a sé. -
Dessau
Per i 60 anni di Vasilij, le famiglie Kandinskij e Klee vanno ad abitare nella villa bifamiliare progettata dall'architetto Walter Gropius che, insieme a Le Corbusier e a Lloyd Wright è considerato uno dei maestri della Moderna Architettura. Kandinskij aveva voluto caratterizzare cromaticamente le stanze. Così volle la sala da pranzo in bianco e nero, il soggiorno in rosa e oro, la camera da letto verde chiaro, lo studio in giallo pallido e l'atelier grigio. -
1926-1936. Incontri. Gli anni fino alla seconda guerra mondiale
A Vienna frequenta Arnold Schoenberg. l'anno successivo progetta le scenografie e i costumi per la messa in scena dei "Quadri da una esposizione" del compositore Musorskij. Sua prima personale a Parigi. Incontra Marcel Duchamp e la Guggenheim. In Belgio incontra il pittore Ensor. Ancora in Italia resta colpito dai mosaici ravennati. Nel 1933 i nazisti chiudono il Bauhaus ed esegue l'ultimo dipinto in Germania: "Sviluppo in bruno". Si trasferisce a Parigi dove incontra Mondrian, Mirò e Arp. -
1937-1942. Gli ultimi anni
Le sue opere vengono bollate come "arte degenerata". Nel 1938 si pubblica il saggio "Astratto o concreto?". Nel '39 diventa cittadino francese e lavora alla sua ultima Composizione, la numero X. Nel 1940 viene pubblicato in Italia "Della spiritualità nell'arte". Rifiuta l'offerta di trasferimento in America. -
1942
Dipinge il suo ultimo quadro di grande formato, "Tensioni delicate". Tutti i lavori successivi saranno su piccoli cartoni. Nel 1942 si realizza una sua mostra antologica a New York. L'ultima esposizione, lui vivente nonostante la malattia, ha luogo a Parigi.
Muore il 13 dicembre a Neuilly in Francia, di sclerosi cerebrale.
Questa timeline non consente di inserire file l'audio ma, poco male, i quadri di Kandinskij con la loro libertà espressiva e il tripudio di linee e colori, sono musica pura.