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192
La morte di Commodo
(180-192d.c.)Con la nomina di Commodo si interrompe il principato adottivo. -
193
Settimio Severo
(193-211d.c.)
Nasce a Leptismania in Libia ed a Roma fece entrare in senato i ceti dirigenti delle province orientali e africane, e delle coorti pretorie.
A Roma aumentò le paghe dei soldati, aumentò le legioni a 35 e si dedicò allo sviluppo delle province. riprese la lotta contro i Parti, riconquistando la Mesopotamia e nel 208 e partì per una campagna in Britannia, insieme con i suoi due figli Caracalla e Geta Settimio Severo morì nel corso della spedizione militare in Britannia nel 211. -
211
Caracalla, il figlio di Settimio Severo
(211-217d.c)A Settimio Severo successe il figlio Caracalla chiamato così per la veste che indossava. Preso il potere dopo aver ucciso il fratello Geta, Caracalla continuò la politica del padre ed estese la cittadinanza a tutti i cittadini dell’Impero cosi da ricevere soldi grazie alle tasse. Nonostante la situazione economica a Roma, Caracalla organizzò una spedizione contro i Parti ma ebbe risultati disastrosi. Nel 217 fu ucciso a Carre per ordine del prefetto del pretorio Opellio Macrino. -
217
Opellio Macrino, il nuovo imperatore
(217-218)Dopo la morte di Caracalla, Opellio Macrino fu proclamato imperatore dall’esercito e ottenne anche il riconoscimento del senato. La sua politica a favore del risanamento delle finanze pubbliche provocò malcontento nell’esercito e le donne siriache della dinastia tramarono il modo per far acclamare dalle truppe d’Oriente un nipote di Giulia Domna (moglie di Settimio Severo), Elagàbalo in quanto sacerdote del dio del sole El Gebal. Macrino fu fatto giustiziare come usurpatore nel 218 -
218
Il principato di Elagàbalo
(218-222)Elagàbalo rafforzò la presenza dei culti orientali a Roma. I rituali, cui l’imperatore partecipava pubblicamente, erano però troppo stravaganti per venire accettati. Dichiarò al senato di non amare i campi di battaglia. Fece poi scalpore l’enorme influenza che avevano a corte le donne e soprattutto la madre del principe, Soemia, vera padrona dello Stato. Ma nel 222, i pretoriani uccisero l’imperatore e la madre, ed Il corpo del sovrano fu gettato nel Tevere. -
222
Alessandro Severo, l'ultimo imperatore
(222-235)Dopo aver ucciso Elagàbalo, i pretoriani acclamarono ancora una volta un esponente della dinastia dei Severi, il quattordicenne Severo Alessandro.
Guidato dalla madre Mamea, abolì i culti orientali e ripristinò il prestigio dell’aristocrazia senatoria, che ritornò a collaborare al governo. Proseguì anche nell’opera di elaborazione del diritto romano, grazie alla collaborazione del grande giurista Ulpiano. -
224
Una vittoria ma anche una sconfitta
Nel 224d.c. i Parti vengono sconfitti dai Persiani, così Alessandro Severo decide di attaccarli e li respinge nel loro territorio. Tornando in patria Alessandro viene attaccato dagli Alemanni. Così Alessandro affrontò le popolazioni germaniche sul Reno e sul Danubio con un atteggiamento disposto alla trattativa che suscitò la rabbia dei soldati. Fu proprio l’esercito a ribellarsi e ad uccidere Alessandro Severo nel 235. Ad organizzare la rivolta fu Massimino il Trace.