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Prima seduta del Parlamento Italiano
A Torino per la prima volta si trovarono insieme deputati toscani, siciliani, lombardi, napoletani e piemontesi. Si vide subito che i lavori del parlamento sancivano la vittoria dei liberali e la sconfitta dei democratici, infatti non passò nessuna da parte di quest'ultimi.
La maggioranza parlamentare estese a tutta Italia lo Statuto Albertino e la sua legge elettorale, escludendo dai diritti politici i contadini. -
Brigantaggio
Inizia il fenomeno del brigantaggio che è una forma di banditismo caratterizzata da azioni violente a scopo di rapina ed estorsione, mentre in altre circostanze esso assume risvolti insurrezionalisti a sfondo politico e sociale. La Destra politica deve affronatare una rivolta di contadini e ex soldati borbonici -
La Destra cercò di conquistare Roma
I primi governi della Destra storica cercano prima di tutto di realizzare il completamento dell'Unita. Essendo impossibile giungere a un compromesso con il papa, tentarono nel 1862 di conquistare Roma militarmente inducendo segretamente Garibaldi a ripetere un'impresa simile a quella dei Mille; quando il generale giunse in Calabria, Napoleone III minacciò di invadere l'Italia e il governo fu costretto a sconfessare pubblicamente l'iniziativa e mobilitare l'esercito, che li fermò sull'Aspromonte -
Da Torino a Firenze
Nel 1864 la capitale fu spostata da Torino a Firenze per avvicinarla a Roma e far capire al papa che lo Stato non aveva rinunciato al progetto -
Prima manifestazione per il diritto di voto femminile
Nel 1866 proprio quando a Venezia sul pennone di Piazza San Marco veniva issata la prima bandiera tricolore e la città si preparava alla festa, una folla di donne invase la piazza sventolando fazzoletti Bianchi e inescando un’imprevista manifestazione di entusiasmo ma anche di protesta. Nei loro volantini distribuiti alla gente si esprimeva l'amarezza e l'umiliazione per l'esclusione delle donne da tutto ciò che riguarda il governo. -
Guerra austro-prussiana
Il re Guglielmo I e il suo cancelliere Otto von Bismarck offrirono allora all'Italia un patto vantaggioso: i Prussiani avrebbero attaccato l'Austria da nord, gli italiani da sud e, in caso di vittoria, quest'ultimi avrebbero ottenuto il Veneto. -
Prussia e Italia contro Vienna
Il governo italiano accettò la proposta e scoppiò così la guerra austro-prussiana. Essa si concluse in 4 settimane con la vittoria dei Prussiani. Grazie a questo successo la Prussia riunì sotto di sé tutti gli stati tedeschi del Nord. Gli Stati del Sud non vollero unirsi ai prussiani e formarono una Confederazione separata. La Prussia rispettò i patti e restituì il Veneto all'Italia, si tennero però per se il Trentino e la Venezia Giulia con Trieste. -
Guerra franco-prussiana e Napoleone III catturato
La Francia dichiarò guerra alla Germania senza valutare quanto il proprio esercito fosse inferiore a quello prussiano. Iniziò così un'altra guerra-lampo, la Guerra franco-prussiana. Nel 1870 Napoleone III viene sconfitto e fatto prigioniero.I Prussiani arrivarono trionfanti a Versailles ottenerò dai tedeschi del Sud l'annessione immediata e proclamarono Guglielmo I Kaiser (Imperatore) del secondo Reich. In pochi giorni fu dichiarata la Repubblica Francese pronta a cedere alle pretese del Reich -
Roma annessa al Regno d'Italia
L'Italia approfittò immediatamente della scomparsa dalla scena politica di Napoleone II, il difensore del papa. Il 20 settembre 1870, venti giorni dopo Sedan, un reparto di bersaglieri cannoneggiò Porta Pia e, aperta una breccia entro a Roma, che venne annessa al regno d'Italia -
Legge della Guarentigie
Le relazioni tra il Regno d'Italia e la Santa Sede furono regolate con la Legge della Guarentigie che riconosceva l'esistenza dello Stato del vaticano. Padre Pio IX , però, si rifiutò di accettarla e, si dichiarò "prigioniero dello Stato Italiano",scomunicò il re Vittorio Emanuele II e l'intera classe dirigente e proibì ai cattolici e al clero di votare e di partecipare alla vita politica. -
Roma nuova capitale italiana
Roma, pertanto, fu annessa al Regno d'Italia, di cui divenne capitale con la legge del 3 febbraio 1871. Il Lanza, cioè il presidente del Consiglio, aveva dichiarato che il trasferimento si sarebbe fatto nel luglio del 1871. Con questo atto ebbe fine il Risorgimento -
Sinistra al comando
La Destra nel 1876 perse le elezioni lasciando la guida del del paese alla Sinistra , che la tenne fino al 1896
Mentre la destra era composta prevalentemente dal liberali, la Sinistra era costituita dai democratici, che si ispiravano alle idee di Giuseppe Mazzini e che finalmente riuscivano a comandare