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Gregor Mendel
Scopre i segreti dell'ereditarietà nelle piante di pisello e apre la strada alla nascita della genetica. -
Friedrich Miescher
Scopre uno strano acido durante l'analisi del pus trovato su bende chirurgiche già usate. -
Walther Fleming
Riusce, grazie a una particolare tecnica di colorazione, a evidenziare nelle cellule in divisione la presenza di numerosi corpi a forma di bastoncino che furono detti cromosomi per la loro particolare affinità ai coloranti, scoprendo la mitosi. -
Friedrich Leopold A. Weismann
E' stato il primo ad intuire che la meiosi descritta in quel periodo fosse una divisione riduzionale per dotare i gameti della meta dei cromosomi. -
Walter Sutton
Comincia a intravedere dei parallelismi tra il comportamento dei fattori ereditari proposti da Mendel e il comportamento dei cromosomi (teoria cromosomica dell'ereditarietà) -
Thomas Hunt Morgan
Con i suoi celebri esperimenti sulla Drosophila melanogaster dimostra che vi sono dei caratteri legati al sesso e questo conferma la validità della teoria cromosomica dell'ereditarietà cioè che i geni sono localizzati nei cromosomi. -
Frederick Griffith
Scopre che i batteri contengono una molecola che può trasferire informazioni da una cellula all'altra (fattore trasformante). -
Oswald Avery
Dimostra che la sostanza trasformante scoperta da Griffith era il DNA. -
Erwin Chargaff
Scopre che, in tutte le specie, la quantità di adenina presente nel DNA è sempre uguale alla quantità di timina e la quantità di guanina è sempre uguale alla quantità di citosina. Questo dato confermava il modello di appaiamento proposto da Watson e Crick. -
Rosalind Franklin
Ottiene un'immagine cristallografica a raggi X del DNA che dimostra la sua struttura a doppia elica. -
James Watson e Francis Crick
Illustrano il loro modello a doppia elica del DNA, conforme sia ai dati di R. Franklin sia a ciò che si sapeva a quel tempo della chimica del DNA. Capiscono, inoltre, che le le basi azotate si legano secondo il principio della complementarietà (A-T, C-G).