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L'esperimento di Griffith
L'esperimento di Frederick Griffith del 1928 fu uno dei primi esperimenti a suggerire che i batteri sono in grado di trasferire informazioni genetiche attraverso un processo noto come trasformazione.In tal modo, esso aprì la strada alla determinazione di quale fosse la natura del materiale genetico. -
Il contributo di Avery
L'esperimento di Avery (Oswald Theodore Avery) e dei suoi colleghi Colin MacLeod e Maclyn McCarty risale al 1943 e rappresenta una delle esperienze fondamentali per l'avanzamento delle conoscenze nel campo della genetica e della biologia molecolare.
Tramite questo esperimento, gli scienziati riuscirono a dimostrare che il cosiddetto principio trasformante (ovvero il portatore di informazioni geniche), scoperto nel 1928 da Frederick Griffith in seguito al suo famoso esperimento, era il DNA. -
L'esperimento di Hershey e Chase
L'esperimento di Alfred D. Hershey e Martha Chase prova definitivamente nel 1952 che il materiale genetico è costituito da DNA e non da proteine. In seguito a questi risultati incontrovertibili anche gli scienziati che avevano criticato l'esperimento di Avery, di MacLeod e di McCarty si convincono dell'importantissimo ruolo biologico del DNA. -
Le regole di Chargaff
Le regole di Chargaff derivano dagli studi condotti dal chimico austriaco Erwin Chargaff relativi al DNA contenuto nelle cellule di diversi organismi. In particolare le regole mostrano dei particolari rapporti tra le quattro basi azotate del DNA (adenina, guanina, timina e citosina). -
La scoperta di Watson e Crick
Watson e Crick si sforzarono di mettere insieme in un unico modello coerente tutto ciò che fino a quel momento era stato appurato circa la struttura del DNA. Alla fine del mese di febbraio del 1953, Crick e Watson pubblicarono la loro proposta per la struttura del DNA. Tale struttura spiegava tutte le proprietà note della sostanza e apriva la strada alla comprensione delle sue funzioni biologiche. La struttura pubblicata originariamente ha subito alcuni ritocchi marginali. -
Il contributo di Franklin e Wilkins
Per decifrare la struttura del DNA fondamentale fu la prova ottenuta con la cristallografia ai raggi X. Questo metodo venne utilizzato da Rosaline Franklin per studiare il DNA. Il suo lavoro fu decisivo. Il lavoro della Franklin dipese dal successo ottenuto dal biofisico Maurice Wilkins nel preparare campioni di DNA con fibre orientate in modo regolare e quindi più adatti a essere sottoposti a diffrazione. In conclusione attraverso tali campioni si scoprì la forma elicoidale della molecola.