l'evoluzione del turismo in Italia

  • Il club alpino italiano (CAI)

    Il club alpino italiano nasce a Torino nel 1863. Lo scopo principale è quello di far conoscere le montagne italiane e di agevolarvi le salite e le esplorazioni scientifiche. Il CAi inizia subito a diffondere l'alpinismo e il turismo montano nella società dell'epoca.
  • Le pro Loco

    le Pro Loco sono state istituite nel 1981, sono associazioni non profit che sono state riconosciute dalle più importanti normative turistiche. le Pro Loco organizzano eventi e manifestazioni deidicate ai prodotti tipici, all'ambiente e alle tradizione.
  • Automobile club d'Italia (ACI)

    prende le origini dal Club automobilistico di torino nel 1898 e nel 1904 diventa Unione automobilistica Italiana. nel 1905 viene istituito ufficialmente l'ACI co scopo di favorire lo sviluppo automobilistico italiano, di associare gli automobilisti e di organizzare eventi automobilistici sportivi. Attualmente svolge diverse funzioni per la collettività e per gli enti pubblici.
  • Agenzia nazionale del turismo (ENIT)

    viene istituito subito dopo la prima guerra mondiale, con il compito di promuovere la cultura e le attività turistiche in Italia e all'estero, raccogliere ed elaborare dati statistici, promuovere e controllare l'industria alberghiera. in base al decreto del 2015 ENIT deve promuovere la commercializzazione dei servizi turistici-culturali e dei prodotti enogastronomici, incrementando gli investimenti nei mezzi digitali.
  • la costituzione nel 1948

    la costituzione del 1948 stabiliva che la Regione potesse emanare norme legislative in materia di turismo entro i limiti dello stato. Nonostante il turismo fosse un settore che la costituzione lo affidava alla competenza regionale, lo stato si è sempre opposto al trasferimento delle competenze amministrative e legislative di turismo alle Regioni.
  • il Ministero del turismo dello spettacolo.

    Una legge del 1959 istituì il Ministero del turismo e dello spettacolo, che si pose al vertice dell'amministrazione statale diretta in campo turistico con compiti di promozione, direttivi e di controllo.
  • L'istituzione delle regioni ordinarie

    L'istituzione delle Regioni ordinarie avvenne nel 1970.
  • D.P.R. del 1972

    il D.P.R. del 1972 prevedeva il trasferimento delle funzioni amministrative turistiche alle regioni ordinarie, mentre lo Stato si riservava le competenze in ambito internazionale, di promozione generale e il controllo di alcuni enti pubblici. Si trattò di un puro decentramento burocratico, senza alcun passaggio del governo del settore turistico dallo Stato a Regioni.
  • il D.P.R. del 1977

    il D.P.R. introdusse una nuova disciplina che cercò di regolare i rapporti fra lo Stato e le Regioni in molte materie, compreso il turismo e l'industria alberghiera. in particolare in questi due settori si operò un notevole trasferimento delle funzioni dal centro alla periferia. un'altra innovazione fu quella che riguardava il concetto di settentrionalità a favore della territorialità. Però era in vigore il principio del parallelismo.
  • Prima legge quadro sul turismo

    la legge n.217 del 1983 fu molto importante, con cui si ampliavano le competenze legislative regionali riguardanti il turismo assicurando, allo stesso tempo, il coordinamento dei differenti livelli di governo. In particolare questa legge riconosceva al governo le funzioni di indirizzo e di coordinamento, tanto da istituire il comitato di coordinamento per la programmazione turistica.
  • La soppressione del Ministero del turismo e dello spettacolo

    L'amministrazione centrale del turismo fu radicalmente modificata nel 1993, quando un referendum abrogò la legge del 1959, la quale aveva instituito il ministero del turismo e dello spettacolo.
  • La riforma Bassanini

    Nel 1997 iniziò a svilupparsi la riforma Bassanini. era basata su alcune leggi di grande importanza per la semplificazione, la trasparenza e il decentramento della Pubblica Amministrazione. La riforma in particolare, individua nel turismo un importante fattore dello sviluppo economico, difatti cerca di riorganizzare il turismo nel solco del decentramento amministrativo oltre ad ampliare l'ambito della materia.
  • la revisione costituzionale

    La revisione costituzionale del 2001 prevede un diverso riparto delle competenze legislative tra lo Stato e le Regioni. In particolare la disciplina del settore turistico sembra affidata soprattutto dalle Regioni.
  • la riforma del 2001

    la riforma del 2001 sostituì la legge quadro del 1983 la quale ridefiniva la politica turistica a livello regionale. Si caratterizzò subito per il forte impatto innovativo rispetto al funzionamento del sistema turistico italiano. Secondo tale riforma il turismo era materia di esclusiva competenza regionale, all'interno di una politica generale statale, inoltre riconosceva il ruolo del turismo come settore di sviluppo economico. Introdusse inoltre il sistema turistico locale.
  • Il d.p.c.m. del 2002

    il d.p.c.m. del 2002 sta a d individuare le diverse tipologie di impresa turistica e a classificare le strutture ricettive.
  • Il Ministro senza portafoglio per il turismo

    nel 2009 fu nominato un Ministro senza portafoglio per il turismo. questo fatto però suscitò pareri contrastanti.
  • Il codice del turismo

    la riforma del 2001 fu abrogata dal codice del turismo del 2011, che ne riprese in parte i contenuti.
  • sentenza della corte costituzionale e il nuovo codice del turismo

    la sentenza della corte costituzionale del 2012 giudicò 19 articoli del codice del turismo del 2011. la motivazione fu che lo Stato ha accentrato funzioni legislative di competenza Regionale.
  • il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo

    nel 2018 fu instituito il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
  • Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

    nel 2019 nasce il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo presso cui è istituita la Direzione generale del turismo