Il Risorgimento in Italia

  • 1848

    Nel 1848, scoppiarono, in Lombardia e in Veneto, delle rivoluzioni per l’indipendenza in Austria.
    Il re di Sardegna decise così di dichiararle guerra ( e si effettua così la Prima guerra d’indipendenza ) che segnò anche l’inizio del Risorgimento.
  • 1859 - 1860

    Nel 1859 il Regno di Sardegna decise di allearsi con la Francia e, di
    conseguenza, scoppiò un'altra guerra contro l'Austria (la Seconda
    guerra d'indipendenza). Ne uscì vincitore il Regno di Sardegna che
    così riuscì a conquistare la Lombardia, inoltre, Emilia Romagna e
    Toscana si unirono al regno.
    Nel 1860 Giuseppe Garibaldi, organizzando una spedizione (anche
    chiamata spedizione dei Mille), riuscì a conquistare il Regno delle
    Due Sicilie.
    Il 26 ottobre 1860 Garibaldi cede a Teano il Sud Italia.
  • 1861

    Il 17 marzo del 1861 il Parlamento italiano proclamò la nascita del Regno d'italia e stabilì Torino come capitale e Vittorio Emanuele II
    come re d'italia.
    Mancano da conquistare ancora 3 territori: Veneto, Trentino e Friuli
    Venezia Giulia.
    L'Italia, per conquistare il Veneto, si allea con la Prussia e inizia così
    la Terza guerra d'indipendenza.
    Dopo sole tre settimane la Prussia riesce a vincere la guerra, firma la
    pace con l'Austria e, l'Italia, ottiene finalmente il Veneto.
  • 1866

    Nel 1866 c’è stata la Terza guerra d’Indipendenza dalla quale l’Italia ( che si era alleata con la Prussia ) ne uscì vittoriosa ottenendo il Veneto.
    Inoltre, la Prussia, firmò un contratto di pace con l’Austria.
  • 1870

    La Francia viene sconfitta nella guerra franco-prussiana e quindi si ritrova costretta a dover ritirare le proprie truppe da Roma.
    Il 20 settembre 1870 un gruppo di bersaglieri italiani riuscirono ad aprire un passaggio nelle mura romane, sconfissero così il Papa e conquistarono la città.
    Da quel momento il Lazio si è annesso al Regno d’Italia.
  • 1871

    Il 3 febbraio del 1871 Roma diventa capitale d’Italia.
    Inoltre, il governo, decise di emanare una legge chiamata “Delle Guarentigie”, che il papà rifiuta e si dichiara prigioniero dello Stato italiano, inoltre decise di scomunicate con i governanti italiani.