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149
La terza guerra punica
La terza guerra punica fu un atto di deliberata aggressione da parte dei romani. Essa fu formalmente motivata dagli scontri tra i cartaginesi e i numidi, alleati dei romani ma, in realtà, Roma temeva la rinomata prosperità economica di Cartagine. Le operazioni militari furono affidate al nipote adottivo di Scipione, che raderà al suolo Cartagine nel 146 a.C.. Questo venne considerato la sottomissione definitiva di Cartagine, nel 146 a.C. -
202
Una pace durissima
Dopo le molteplici vittorie di Annibale in Italia, a Zama ebbe la meglio Scipione, in Africa, segnando la fine dell'impero cartaginese che fu costretto a cedere la Spagna e tutti gli altri possedimenti non africani, a consegnare la flotta guerriera, a pagare un'indennità a Roma e a subordinare la propria politica estera al consenso romano. Roma uscì vincitrice dalla seconda guerra punica, ma pagava un prezzo altissimo in termini di vite umane e di impoverimento del territorio. -
219
La seconda guerra punica
Roma continuava a rafforzare la sua flotta in vista di eventuali nuovi conflitti contro Cartagine, che aveva conquistato nuovi territori in Spagna nel 226 a.C.. I romani, allora, stipularono un trattato con i punici che limitava la loro area di espansione fino al fiume Ebro, ma nel frattempo, ne stipularono anche uno con Sagunto. Ciò rappresentava un ammonimento verso i punici. -
221
Accellerazione verso un nuovo conflitto
Il comando delle truppe puniche in Spagna passò ad Annibale, che mostrò subito intenzioni aggressive e bellicose. Egli infatti attaccò Sagunto nel 219 a.C. . L'incertezza di Roma durante quest'ultimo attacco, convinse Annibale a viaggiare, nel 218 a.C. attraverso la Spagna e la Gallia e ad attraversare le Alpi. Il fine era di attaccare i romani in Italia prima che essi potessero organizzarsi. -
264
La prima guerra punica
La prima guerra punica, iniziata nel 264 e conclusa nel 241 a.C., scaturì a causa di una situazione conflittuale creatasi a Messina tra fenici e romani. Nella prima fase della guerra ci fu un progressivo affermarsi dei romani in Sicilia. Le navi da guerra costruite dai romani per abbattere le roccaforti puniche costituirono un cambiamento nella politica militare romana. La guerra si protrasse vent'anni in un alternarsi di vittorie e sconfitte. -
300
L'espansione in Italia
Roma iniziò una politica di sottomissione dei popoli circostanti, che una volta vinti dovevano anche versare dei tributi a Roma, attraverso:
l'espansione nel Lazio nel 5 secolo a.C.
i conflitti con gli Etruschi a Veio nel 406-369 a.C. e con i Galli nel 391.390 a.C.
tre guerre sannitiche nel 343.390 a.C.
una guerra latina nel 340-338 a.C.
una guerra contro Taranto, al termine della quale Roma controllava tutta l'Italia Meridionale dividendole in città federate, municipi e colonie -
450
La lotta dei plebei
Nella prima fase della Repubblica, le magistrature erano riservate esclusivamente ai patrizi e tutto il quinto e il quarto secolo a.C. fu caratterizzato dalla lotta dei plebei per essere ammessi a condividere il governo dello Stato. Questo segnò l'inizio del conflitto tra plebei e patrizi. I primi però ottennero dapprima loro comizi e tribuni, altre concessioni e poi l'accesso al consolato. -
451
Leggi delle XXI tavole
Per via dell'istanza dei plebei, il console Appio Claudio emanò il primo codice scritto romano, le "leggi delle XXI tavole". -
509
Regifugium
Il movente della "cacciata dei re" fu la violenza compiuta dal figlio di Tarquinio il Superbo su Lucrezia, che s suicidò per il disonore. Questo evento indusse il popolo a mettere in fuga il re. Questo rappresentò la fine della supremazia etrusca e l'inizio del periodo repubblicano, con il suo ordinamento costituzionale retto da coppie di magistrati. -
578
La riforma Serviana
A Romolo succedettero 6 re, . In particolare, Servio Tullio, riorganizzò la popolazione romana secondo i criteri di censo, dividendola in 5 classi, alle quali si accedeva in base al reddito calcolato in assi. Ogni classe era suddivisa in gruppi detti centurie e la loro convocazione planetaria dava luogo ai comizi centuriati: un'assemblea che sarà determinante nella vita politica della Roma repubblicana -
753
La fondazione di Roma
La nascita di Roma è associata a due figure: quella di Enea che, dopo essere approdato nel Lazio, lascerà che suo figlio Ascanio fondi la città d Alba Longa; mentre l'altra è quella di Romolo, il discendente della stirpe dei re di Alba Longa, il quale fu salvato e nutrito da una lupa insieme a suo fratello Remo e, in seguito, diventò il fondatore di Roma.