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La Seconda Repubblica
La Francia, sotto il governo di Luigi Filippo d'Orléans, divenne l'epicentro di una ondata rivoluzionaria scoppiata dal continuo scontro tra l'evoluzione economica e sociale e i limiti del regime orleanista. Dopo che il governo proibì l'avvento di un comizio finalizzato alla richiesta di una riforma elettorale, il popolo insorse e in 3 giorni venne proclamata la Seconda Repubblica (22 febbraio).
Parallelamente scoppiarono rivolte nell'Impero Asburgico e negli Stati tedeschi. -
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Politica interna ed estera
POLITICA INTERNA ricerca del consenso e autoritarismo.
Il primo raggiunto favorendo la costruzione di grandi opere (Canale di Suez) e la ristrutturazione urbanistica di Parigi. Il secondo venne perseguito con: un attento controllo della libertà di stampa e associazione, concentrando il potere legislativo nel Senato e nel Consiglio di Stato, instaurando un rapporto diretto con le masse tramite i plebisciti.
POLITICA ESTERA ambizioni coloniali: spedizione fallimentare in Messico (1861-1867). -
Napoleone III e il Secondo Impero francese
A seguito della promulgazione di una Costituzione (novembre '48) che prevedeva l'elezione diretta del presidente della Repubblica, il 10 dicembre la maggioranza votò per Luigi Bonaparte, nipote del famoso generale francese. In poco trasformò la Repubblica in una dittatura personale, conferendosi la presidenza decennale (1851) e facendosi proclamare imperatore dei Francesi (1852).
Nacque così il Secondo Impero francese e si instaurò un nuovo metodo governativo: il bonapartismo. -
Accordi di Plombières
Con l'entrata in scena nella politica italiana di Cavour, Napoleone III venne da lui coinvolto nel suo progetto espansionistico del Regno di Sardegna nell'Italia settentrionale. Lui ne intravide l'opportunità di sostituire all'egemonia austriaca sull'Italia quella francese, così i due si incontrarono a Plombières e Napoleone si alleò con Cavour a due condizioni: sarebbe intervenuto solo se l'Austria avesse dichiarato guerra per prima, in caso di vittoria avrebbe ottenuto Nizza e la Savoia. -
Armistizio con l'Austria
Dopo una serie di successi durante la 2° guerra d'indipendenza, Napoleone III iniziò a temere di perdere il controllo della situazione:
- Prussia e Russia minacciavano un intervento a favore dell'Austria
- In Francia si diffuse il malcontento per i costi umani e economici
- I cattolici protestavano per i rischi che stava correndo lo Stato Pontificio
Decise di firmare a Villafranca l'armistizio con l'Austria (11 luglio 1859) e dopo una serie di trattative ottenne Nizza e la Savoia. -
La guerra contro Bismarck e la Terza Repubblica
Napoleone III era per Bismarck un ostacolo all'unità della Germania, e inoltre quest'ultimo era interessato a due regioni francesi: l'Alsazia e la Lorena.
Dopo molte tensioni, il 19 luglio 1870 la Francia dichiarò guerra alla Prussia. Il 2 settembre vennero sconfitti e Napoleone III venne fatto prigioniero.
Il 4 settembre Parigi insorse e fu proclamata la Terza Repubblica.
Venne firmata la pace a Francoforte l'anno successivo. -
La Comune di Parigi
Affidato il governo repubblicano a Adolphe Thiers, come prima cosa era necessario stipulare la pace con la Germania. Affinché ciò avvenisse, tuttavia, il governo ordinò la requisizione dei cannoni della Guardia Nazionale (nata dopo la sconfitta di Sedan) e ciò provocò il malcontento dei parigini.
Vennero così indette le elezioni per formare un Consiglio comunale sovrano e il 26 aprile 1871 nacque la Comune di Parigi. -
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La "settimana di sangue"
Era necessario intervenire contro la Comune. Così Thiers, ottenendo da Bismarck il rilascio dei prigionieri di guerra, ricostruì l'esercito francese e cinse d'assedio Parigi. La città divenne un campo di battaglia. Dopo una sanguinosa settimana di combattimenti, la Comune venne sciolta.