Tiziano, ritratto indianapolis

Ariosto, vita e opere.

  • Sep 8, 1474

    Nascita

    Nascita
    Ludovico Ariosto nacque l'8 settembre 1474 a Reggio Emilia, primo dei dieci figli di Niccolò Ariosto e Daria Malaguzzi Valeri.
  • Period: 1481 to 1482

    Reggio Emilia e Rovigo.

    Nel 1481 Ludovico lasciò Reggio Emilia per seguire Rovigo, che nel 1479 si era trasferito a Rovigo per prestare i suoi servizi. Il giovane rimase molto poco poiché con lo scoppio della guerra tra il Ducato di Ferrara e La Repubblica di Venezia il padre venne catturato quindi rimandò la famiglia a Reggio Emilia
  • Period: 1482 to 1497

    Ferrara.

    Dopo il rilascio di Niccolò gli Ariosto giunsero a Ferrara. Il padre affidò il giovane primogenito al pedagogo Domenico Catabene di Argenta e all'intellettuale Luca Ripa che gli insegnarono grammatica. Poco dopo Ludovico ritornò a Ferrare e si iscrisse all'Università e ottenne il titolo di giurisperito. Il suo interesse però era il teatro e nel 1493 prese parte ad alcune esibizioni della compagnia teatrale di corte. L'anno dopo molla l'università per dedicarsi alle attività umanistiche.
  • 1493

    Pubblica la "Tragedia di Tisbe".

    Pubblica la "Tragedia di Tisbe".
    La Tragedia di Tisbe è una tragedia perduta scritta da Ludovico Ariosto attorno al 1493. L'opera giovanile è il primo approccio dell'autore al teatro e rimane tra i suoi lavori minori perché la sua produzione drammatica si svilupperà in modo più significativo nei primi anni del Cinquecento
  • Period: 1498 to 1503

    Ludovico «famigliare» di Ercole I d'Este.

    Nel 1498 Ludovico venne accolto alla corte di Ercole I d'Este, all'inizio, Ariosto fu un «famigliare e nulla più» e ciò gli permise di occuparsi maggiormente della produzione lirica in lingua volgare. Nel febbraio 1500, alla morte del padre, divenne il capo famiglia e su di lui ricaddero responsabilità e «cura dei domestici affari». Ludovico venne costretto dalla sua nuova condizione a tralasciare la sua attività poetica e ad allontanarsi da Ferrara.
  • Period: 1503 to 1509

    Mansioni da chierico.

    Nel 1503 rientrò da Ferrara da Reggio Emilia e cominciò a fare amicizia con personaggi di spicco del Rinascimento italiano. Inizialmente, Ludovico fu al servizio del cardinale Ippolito d'Este, figlio del duca Ercole, ottenendo in breve gli ordini minori e quindi lo status di chierico. Quel periodo non fu felice, poiché egli «non aveva né inclinazione né talento» per i compiti che il cardinale gli affidava e queste sue attività gli impedirono di dedicarsi alla sua attività letteraria.
  • 1504

    Pubblica "Obizzeide"

    Pubblica "Obizzeide"
    L'Obizzeide doveva essere un poema epico in terza rima atto a celebrare la casata estense. Il lavoro risulta incompiuto, interrompendosi dopo 211 versi, ma può comunque essere inteso come un passaggio obbligato verso l'Orlando furioso. Conferma infatti la commistione tra generi, operata già da Matteo Maria Boiardo, che unisce il tema dell'amore a quello delle armi.
  • Period: 1508 to 1509

    Prime commedie in volgare.

    Mentre si trovava al servizio di Ippolito, nonostante le difficoltà lamentate, Ariosto realizzò alcune delle opere che lo fecero conoscere come letterato, stava ad esempio lavorando ad una «gionta a lo Innamoramento de Orlando». Nel 1509 nacque il secondogenito di Ariosto, Virginio, avuto da Orsolina di Sassomarino, figlia del chiodaiolo ferrarese Giovanni. Al contrario di Giambattista, venne subito riconosciuto e poté godere di un'attenzione particolare per tutta la vita.
  • Mar 5, 1508

    Pubblica la commedia "Cassaria".

    Pubblica la commedia "Cassaria".
    Inizialmente scritta in prosa, fu successivamente messa in versi dallo stesso Ariosto tra il 1528 e il 1529. Nella città di Metellino, Erofilo e Caridoro sono innamorati due fanciulle, Eulialia e Corisca, schiave di Lucrano. Erofilo tenta di riscattare Eulalia dando in pegno una cassa di ori filati del padre, ma il ritorno del genitore complica tutto.
    La cassa viene recuperata e con inganno Fulcio riesce a spillare denaro a Crisobolo quindi riscatta le due fanciulle.
  • 1509

    Pubblica la commedia "I suppositi".

    Pubblica la commedia "I suppositi".
    Erostrato è un giovane studente di Ferrara, innamorato pazzo di Polinesta, figlia di un noto imprenditore e commerciante. Dato che egli non avrebbe mai potuto arrivare a conquistare la ragazza per l'opposizione certa del padre, Erostrato escogita un brillante scambio di persona.
  • Period: 1509 to 1512

    Missioni a Roma

    Nel 1509 Alfonso I d'Este si unì alla lega di Cambrai e ingaggiò battaglia contro la Repubblica di Venezia per riprendersi i territori a nord del Po, Ludovico venne coinvolto nei scontri che seguirono. Il 16 dicembre venne mandato urgentemente a Roma per chiedere l'aiuto a papa Giulio II. Nel 1512 accompagnò direttamente il duca al Vaticano. l periodo si concluse con un altro incarico pericoloso, quello di messaggero ed esploratore per conto di Alfonso I nella zona di Ravenna
  • 1513

    Elezione di Leone X.

    Elezione di Leone X.
    Il poeta si recò a Roma per assistere all'incoronazione e per rendere omaggio al nuovo papa. Dopo la cerimonia, Ariosto si trattenne nella città, sentendosi accolto dalla benevolenza di Leone X, senza ottenere tuttavia alcuni vantaggi personali ai quali mostrava interesse.
  • Jun 24, 1513

    Incontro con Alessandra Benucci.

    Incontro con Alessandra Benucci.
    A Firenze, durante la festa di san Giovanni Battista del 24 giugno, incontrò Alessandra Benucci, in quel momento moglie dell'amico Tito Strozzi. I due cominciarono a vedersi segretamente e la loro relazione rimase molto riservata, anche dopo la morte dello Strozzi. Le loro nozze vennero celebrate tra il 1528 e il 1530 in segreto, sia perché Ariosto non venisse privato dei benefici ecclesiastici sia perché Benucci non perdesse a sua volta i diritti sui figli e sull'eredità di Strozzi.
  • Period: 1514 to 1517

    Prima edizione dell'Orlando Furioso e distacco dal cardinale Ippolito.

    Tornato a Ferrara, poté dedicarsi alle sue commedie. Il 30 ottobre però dovette nuovamente recarsi a Roma al seguito di Ippolito, fu colto da un malore e con la febbre alta e la paura di non riprendersi scrisse alcuni versi indirizzati al Cardinale. Quest'ultimo non apprezzò affatto il poema che ottenne comunque uno straordinario successo. Nel 1517 i rapporti col Cardinale giunsero ad un definitivo punto di rottura quando Ariosto si rifiutò di scortarlo presso la sua nuova sede vescovile.
  • Period: 1518 to 1521

    Al servizio del duca Alfonso I d'Este, difficoltà economiche

    Nel 1518 il duca Alfonso I d'Este, «ben informato del ristretto patrimonio degli Ariosti, memore dei buoni servigi ammise tra i suoi stipendiati il poeta. L'Ariosto, in una condizione di nuova «"servitù" [...] ma di minor disagio e probabilmente più dignitosa», godette di un grande prestigio letterario e la sua carriera teatrale registrò grandi successi. Tuttavia, la situazione economica era tale ancora da non permettergli di raggiungere quell'indipendenza che a lungo cercava.
  • Period: 1522 to 1525

    Governatore della Garfagnana.

    Alfonso I d'Este, consapevole delle necessità economiche del poeta, ma anche delle sue abilità come amministratore, nel 1522 gli affidò la gestione della Garfagnana. Malgrado i timori manifestati già prima della partenza, ricevette una buona accoglienza. Tuttavia, quell'incarico fu per lui pieno di frustrazioni e scontentezze, obbligandolo ad un patetico tenore di vita. Durante la sua reggenza l'autore confermò le sue doti di amministratore pratico e giusto.
  • 1525

    Pubblica l"'epistolario".

    Pubblica l"'epistolario".
    Composto circa tra il 1522 e il 1525, ovvero gli anni passati in Garfagnana. Scrive ad amici, familiari e alla donna amata, un po' per sentirsi vicino a casa. Ci sono rimaste circa 200 lettere.
  • 1525

    Pubblica "Satire".

    Pubblica "Satire".
    Le Satire sono sette componimenti in terzine scritti da Ludovico Ariosto tra il 1517 e il 1525.
    Probabilmente l'opera di Ariosto più apprezzata dalla critica dopo l'Orlando furioso, le Satire si incentrano su un immaginario dialogo fra Ariosto e vari personaggi reali, che controbattendo con l'autore creano una struttura dialogica che si propone anche come riflessione sulla realtà curtense del Cinquecento.
  • Period: 1525 to 1528

    Ritorno a Ferrara e la casa nel quartiere Mirasole.

    Ludovico Ariosto tornò a Ferrara nel settembre e divenne amico di Ercole Bentivoglio, con il quale iniziò a confrontarsi a lungo. A giugno, intanto, le eredità e le proprietà in comune con i fratelli vennero divise e Ariosto decise di vendere la casa paterna in strada di Santa Maria delle Bocche, per comprare dagli eredi di Bartolomeo Cavalieri nella nuova contrada di Mirasole, il poeta si trasferì col figlio Virginio e l'amata Alessandra per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita.
  • Period: 1527 to 1531

    Successo teatrale e missioni da funzionario presso il duca.

    Il duca Alfonso I d'Este «Dilettandosi molto [...] di sceniche rappresentazioni» ed essendo che «amava certamente [...] grandemente l'Ariosto [...]» permise al poeta di continuare a produrre commedie e di migliorare quelle già realizzate, superando in successo anche il Ruzante, il quale era in quel periodo a corte. L'autore quindi si trovò pertanto a perseguire i suoi studi e le sue occupazioni letterarie con grande libertà, godendo del prestigio dei suoi lavori e del consenso della corte.
  • 1528

    Pubblica "Il Negromante".

    Pubblica "Il Negromante".
    Il Negromante narra degli espedienti impiegati da un giovane per penetrare nella casa dell'amata. Ma al centro della trama è un praticone di arti magiche che si prende gioco della credulità del prossimo.
  • 1528

    Pubblica "La Lena"

    Pubblica "La Lena"
    Ambientata a Ferrara, fu composta subito dopo il sacco di Roma e rappresentata per la prima volta nel Castello Estense nel 1528. La storia è improntata su una fabula amorosa a lieto fine. La protagonista è una mezzana, Lena, donna cinica e arrivista, sposata con Pacifico, ma ha come amante il ricco e avaro Fazio, la cui figlia Licinia apprende l'arte del ricamo da Lena. Flavio, ama la ragazza e dopo una serie vicissitudini riescono a coronare il loro sogno.
  • 1532

    Ultima edizione dell'Orlando Furioso.

    Ultima edizione dell'Orlando Furioso.
    Ariosto fu soddisfatto dal successo che ebbe la messa in scena delle sue opere al teatro di Sala Grande di Corte e continuò a dedicarsi a correzione e ampliamento del suo poema cavalleresco per tutto l'inverno e il maggio del 1532. L'edizione, in quarantasei canti, uscì il primo ottobre di quell'anno e generò grande scalpore presso le corti italiane alle quali il poeta ne aveva mandato copie, come nel caso del Ducato di Urbino dove stava Guidobaldo II della Rovere.
  • 1532

    Pubblica "Orlando Furioso"

    Pubblica "Orlando Furioso"
    L'Orlando furioso è l’opera più importante di Ludovico Ariosto. Si contano tre diverse edizioni: 1516, in cui l'opera viene data alle stampe, 1521 in cui Ariosto rivede l'opera dal punto di vista linguistico senza apportare grosse modifiche, 1532 anno in cui amplia il poema aggiungendo sei canti. L’opera riprende la storia dell’Orlando Innamorato. La trama si articola in tre filoni principali: Guerra tra Carlo Magno e i musulmani, la pazzia di Orlando e la storia d’amore tra Ruggero e Bradamante
  • 1533

    Mantova e la "favola" dell'Incoronazione. Ariosto, ormai compromesso nella salute, arrivò in città con un percorso più breve e diretto con un battello lungo il corso del Po e vi rimase poco più di un mese.

    Mantova e la "favola" dell'Incoronazione. Ariosto, ormai compromesso nella salute, arrivò in città con un percorso più breve e diretto con un battello lungo il corso del Po e vi rimase poco più di un mese.
    In quell'occasione presentò il suo poema e l'imperatore lo apprezzò a tal punto che decretò gli venisse conferita la corona d'alloro. Che la cerimonia fosse stata o meno celebrata non è chiaro, Baruffaldi il giovane sulla questione scrisse: «Quindi bisogna concludere, o che la Incoronazione dell'Ariosto fu mera favola, o tutto al più, che qualche privato [...] diede al Poeta il titolo [...] di Poeta Laureato, senza che mai avesse luogo l'atto solenne e pubblico della Incoronazione.».
  • Jul 6, 1533

    Morte.

    Morte.
    Lo stato di salute di Ariosto si aggravò dopo il ritorno da Mantova e l'enterite lo costrinse a letto dalla fine di ottobre del 1532. L'ultimo giorno dell'anno andò a fuoco il teatro di Sala Grande di Corte. L'evento fu un duro colpo per il poeta che «da quel giorno, [...] non si riebbe, né si alzò più dal letto». La notte stessa nella quale morì il corpo del poeta venne traslato dalla sua casa alla vicina chiesa di San Benedetto. Furono alcuni monaci di quel convento a svolgere tale servizio.
  • 1545

    Pubblicazione "Erbolato".

    Pubblicazione "Erbolato".
    Venezia, nel 1545, a cura del modenese Iacopo Coppa, presso Nicolini da Sabio. E’ composto probabilmente dopo il 1524 o forse, addirittura, dopo il 1530. In ogni caso è un’opera che si colloca saldamente nell’ultima stagione della produzione letteraria di Ludovico. Forse nasce come intermezzo da recitare nelle pause delle rappresentazioni delle commedie.
  • 1546

    Rime di M. Lodovico Ariosto non più viste, et nuovamente stampate a instantia di Iacopo Modanese, ciò è Sonetti Madrigali Canzoni Stanze Capitoli.

    Rime di M. Lodovico Ariosto non più viste, et nuovamente stampate a instantia di Iacopo Modanese, ciò è Sonetti Madrigali Canzoni Stanze Capitoli.
    Ariosto scrisse dei componimenti in volgare dal 1493 sino al 1527, realizzando in tutto quarantuno sonetti, ventisette capitoli in terzine dantesche, dodici madrigali, cinque canzoni e due egloghe. Perlopiù sono poesie a carattere quotidiano e d'amore, dedicate ad Alessandra Benucci, ma non mancano temi politici e sociali come, ad esempio, la congiura del 1508 contro Alfonso I d'Este ordita dai suoi fratelli Giulio e Ferrante o la morte nel 1526 di Giovanni delle Bande Nere.