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Vita Leopardi

  • Nascita

    Nascita
    Nasce a Recanati, un borgo che all'epoca apparteneva all'arretrato Stato pontificio. I genitori sono anafettivi, anche se il padre, amante delle lettere, sarà più sollecito nei suoi confronti e ne asseconderà gli studi. Dotato di grande ingegno, trascorrerà 7 anni di "studio matto e disperatissimo" che comprometteranno la sua salute e l'aspetto esteriore.
  • Period: to

    Vita Giacomo Leopardi

  • Fuga da Recanati

    Fuga da Recanati
    Giacomo nel frattempo trova una persona in grado di capire la grandezza che si trova in lui: si tratta dell'intellettuale PIETRO GIORDANI, che rappresenta per lui il primo varco aperto verso il mondo esterno nel muro della reclusione recanatese.
    In lui Giacomo trova un secondo padre, amico e confidente, nonché guida nella sua ulteriore formazione. Forse sull'onda di queste novità Giacomo, raggiunta la maggiore età, tenta la fuga ma viene scoperto.
  • Period: to

    Piccoli Idilli

  • Soggiorno romano

    Leopardi si reca dagli zii materni, ma la capitale lo delude
  • Period: to

    Operette morali

    "Prosette satiriche" così le definisce Leopardi; si tratta di dialoghi tra personaggi storici, fantastici, personificazioni (Luna, Natura...) che rivelano la concezione della vita, dell'uomo e dell'infelicità
  • Trasferimento a Milano

    Si trasferisce a Milano, contro il parere dei genitori, per curare l'edizione dei maggiori autori latini.
    Negli anni successivi si trasferisce a Bologna, a Firenze e a Pisa, anche se spesso si scontra con gli intellettuali locali.
  • Period: to

    Grandi Idilli

  • Ritorno a Recanati

    Nel novembre 1828 rientra in famiglia. Ritrovare i luoghi e gli oggetti immutati dell'odiosamata prigionia giovanile, ma visti con gli occhi di chi "ha conosciuto il mondo", produce in lui forti emozioni (ne scaturiranno i Grandi Idilli)
  • Il secondo soggiorno toscano

    Il secondo soggiorno toscano
    Grazie a Pietro Colletta e agli amici toscani Leopardi torna a Firenze, dove incontra, innamorandosene, Fanny Targioni Tozzetti e l'amico che non lascerà fino alla morte, Antonio Ranieri
  • Trasferimento a Napoli

    Nel 1833 parte alla volta di Napoli con l'amico Ranieri e nel 1836 per sfuggire alla minaccia del colera si trasferisce alle falde del Vesuvio (dove compone la Ginestra)
  • Morte

    Morte
    A soli 39 anni Giacomo muore all'improvviso per l'aggravarsi dei mali che lo affliggevano da tempo.