Vietnam

  • L'inizio della guerra

    Ci troviamo intorno al 1945. Ho Chin Minh, capo del partito comunista vietnamita, decide di nominare un governo provvisorio.
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    Scontri tra Francia e il Fronte Nazionale di liberazione vietnamita

    Nel 1946, iniziarono gli scontri tra la Francia, supportata finanziariamente e logisticamente dagli Stati Uniti e il Fronte nazionale di liberazione (Fnl) vietnamita, aiutato dai Viet-minh, esercito del nord del Vietnam. Fu la battaglia di Dien-Bien-Phu, dove le truppe vietnamite, guidate dal generale Giap, segnarono una pesantissima sconfitta alle truppe francesi.
  • La divisione dell'Indocina

    Lo stesso anno ci fu la Conferenza di Ginevra, in cui vennero stabili diversi accordi. L’Indocina, fu divisa in tre stati indipendenti: Laos, Cambogia e Vietnam. Il Vietnam venne separata in due: Vietnam del nord, con capitale Hanoi, in cui viene riconosciuta una repubblica democratica sotto la guida di Ho Chin Minh, ed il Vietnam del sud, con capitale Saigon, guidata da Ngo Dinh Diem, ma sotto il controllo statunitense
  • Vietcong

    Il presidente americano D. Eisenhower, intravedeva il sud del Vietnam come un ulteriore campo di battaglia per la guerra fredda. Le future elezioni vietnamite, avrebbero visto una sicura vittoria del partito comunista e quindi la perdita del controllo nel sud del paese. Il clima politico in Vietnam si surriscaldò, così gli Stati Uniti decisero di far sorgere una dittatura militare finanziandola economicamente e militarmente, con l’obiettivo di neutralizzare la guerriglia dei vietcong
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    Gli Stati Uniti impiegano più forze....l'anno dopo arriva un colpo di stato

    Nel 1962, l’allora presidente americano J.F. Kennedy, aumentò l’impegno militare nel Vietnam, ma senza risultati. L’anno dopo, infatti, il primo novembre, l’esercito vietnamita allestì un violento colpo di stato. Ngo Dinh Diem venne ucciso e una giunta militare filo comunista ne prende il posto.
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    Inizio dei bombardamenti statunitensi

    Nel 1964 gli Usa iniziano i bombardamenti aerei sul Vietnam del nord, dando il via alla guerra.
    Gli attacchi aumentavano sempre di più con gli anni, così come il contingente (nel ’67 in Vietnam erano presenti mezzo milione di soldati americani e dopo il ’68 circa 700000), i bombardamenti, soprattutto nelle maggiori città, e in particolare i morti… ma i risultati erano terrificanti. La più grande potenza mondiale non riusciva a domare le forze guerrigliere.
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    La battaglia di Hamburger Hill

    Molte furono le battaglie in quel periodo: la battaglia di La Drang nel 1965, quella di Long Tan nel 1966, la prima battaglia di Saigon nel ’68. Senza contare le campagne di bombardamento: l’operazione Rolling Thunder tra il ’65 e il ’67 e la Linebacker... ma la più significativa e inutile probabilmente fu la battaglia di Hamburger Hill nel ‘69.
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    L'attacco delle forze nordvietnamite

    In occasione del capodanno tra il ’68 e il ’69, le forze nordvietnamite lanciarono un attacco, infiltrandosi nelle campagne e nelle città, tra cui anche la capitale Saigon. I morti da parte americana aumentavano sempre di più e nel 1969 i più accesi movimenti pacifisti, pressavano il proprio paese per l’immediato ritiro delle forze armate dal Vietnam. Lo stesso anno,il presidente Nixon avviò le prime trattative di pace a Parigi.
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    Gli Stati Uniti impiegano tutte le forze

    Tra il 1970 e il 1972, Nixon decise di aumentare la presenza delle forze aeree a differenza di quelle terrestri. Gli scontri si allargarono fino ai confini, ma senza successo. Nel 1972 l’esercito nativo conquista diverse zone importanti e i ripetuti errori strategici inducono gli americani a continui fallimenti. Nel 1973 Nixon è costretto alla firma, la pace di Parigi, ma la guerra non è ancora finita.
    Per altri due anni gli USA tennero l'occupazione di Saigon.
  • Ritirata degli USA

    Nel 1975 tutte le truppe americane vennero ritirate dal Vietnam, segnando così la prima sconfitta militare per gli Stati Uniti d’America. Nixon aveva l’obbligo di pagare 4 milioni di dollari al Vietnam per i danni provocati, pagamento che non avvenne mai, così i vietnamiti si tennero tutti i prigionieri americani.
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    Le conseguenze della guerra

    Le conseguenze: l'economia fu duramente colpita dal conflitto e ancora oggi stenta a riprendersi. Alla fine della guerra, il paese conta più di sette milioni tra morti e feriti.
    Un’intera generazione venne segnata da quella guerra, furono enormi i danni psicologici e morali che subirono i reduci. Per anni i soldati americani ritornati dal Vietnam hanno rappresentato una mina vagante per la società americana. Solo verso la fine degli anni ’80 gli Usa si sono liberati della “sindrome del Vietnam”.