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La Germania dal 1848 al 1871

  • Il centro di diffusione del Romanticismo: La Germania

    Il centro di diffusione del Romanticismo: La Germania
    Il romanticismo sorse in Germania negli ultimi decenni del '700; poi si diffuse in Inghilterra, in Francia e, dopo il 1815, in tutta Europa. Il suo nucleo originario era costituito da poeti e drammaturghi - come Herder, Goethe, Schiller- che fondarono nel 1780 il gruppo dello "Sturm und Drag", alla lettera "tempesta e impeto" (un'espressione tratta dal titolo di un'opera di Friedrich Maximilian Klinger).
  • Congresso di Vienna: una nuova carta dell'Europa

    Congresso di Vienna: una nuova carta dell'Europa
    Sconfitto Napoleone a Lipsia (1813), le grandi potenze (Austria, Inghilterra, Prussia e Russia) intendevano restaurare il vecchio sistema politico in vigore prima della rivoluzione.Tuttavia, tornare alla situazione antecedente il 1789 era impossibile, a tal fine venne convocato il Congresso di Vienna. Il vecchio ordine dell'antico regime, monarchico e assolutista, doveva rinascere fondandosi sul principio di equilibrio e quello di legittimità, venne però del tutto ignorato quello di nazionalità
  • Confederazione Germanica

    Confederazione Germanica
    Con il congresso di Vienna nacque quindi una nuova carta dell'Europa. Il Sacro romano impero della nazione germanica non venne ricostruito al suo posto sorse la Confederazione Germanica la quale comprendeva 39 Stati. Le due componenti dominanti erano in competizione: Austria e Prussia, con una Dieta Federale (Bundestag) a Francoforte sul Meno.
  • Johann Friedrich Overbeck: L'Italia e la Germania

    Johann Friedrich Overbeck: L'Italia e la Germania
    Italia e Germania è un dipinto allegorico del 1828 di Friedrich Overbeck.Il quadro intende simboleggiare l'amicizia dei due paesi (o meglio regioni culturali) attraverso la loro personificazione sotto le sembianze di due donne reciprocamente affettuose. All'epoca della creazione del dipinto, tanto l'Italia quanto la Germania erano a malapena concetti geografico-culturali generici delle rispettive regioni dell'Europa centrale e meridionale, frantumate politicamente in diversi principati
  • La nascita di un'amicizia che ha cambiato la storia: Marx ed Engels

    La nascita di un'amicizia che ha cambiato la storia: Marx ed Engels
    Marx ed Engels rielaborarono il socialismo, rifiutandone la componente utopica,poichè non sono le idee a cambiare la società ma l'evolversi della sua organizzazione economica.Nella società capitalistica i borghesi detengono i mezzi di produzione e sfruttano il proletariato, il quale ha il compito di liberare l'umanità. Per i due solo una rivoluzione sarà in grado di abolire la proprietà, fondamento dell'oppressione e della divisione delle classi, e la Storia giungerà alla sua meta: il comunismo.
  • "Manifesto del Partito Comunista " scritto da Karl Marx e Friedrich Engels

    "Manifesto del Partito Comunista " scritto da Karl Marx e Friedrich Engels
    Nel "Manifesto del Partito Comunista" Marx e Engels mettono in evidenza dieci punti fondamentali del progetto politico dei comunisti tra cui:
    - l'espropriazione della proprietà fondiaria e l'impiego della rendita fondiaria per le spese dello Stato
    -l'abolizione del diritto di successione
    -l'accentramento del credito in mano allo Stato mediante una banca nazionale con capitale dello Stato e monopolio esclusivo
    -l'eguale obbligo di lavoro per tutti
    -l'istruzione pubblica e gratuita dei fanciulli
  • L'esplosione del Quarantotto

    L'esplosione del Quarantotto
    Gli anni Quaranta dell'800 furono un periodo di crescente crisi: economica (una grande crisi agricola provocò una devastante carestia); sociale (nei paesi già industrializzati il proletariato acuì le proteste); politica (erano sempre più forti le richieste di estensione del diritto di voto e le rivendicazioni di indipendenza nazionale ). Nel 1848 la crisi sfociò in un'ondata rivoluzionaria senza precedenti per ampiezza e intensità.
  • La rivolta negli Stati tedeschi

    La rivolta negli Stati tedeschi
    La rivoluzione scoppiò a Berlino e si propagò in tutti gli Stati tedeschi, sollevando il problema dell'unità nazionale. Fu istituita un'Assemblea Nazionale Costituente per l'elaborazione della Costituzione del futuro Stato unitario. L'assemblea scelse il progetto della "piccola Germania" ( che al contrario della "grande Germania" non comprendeva l'Austria) e offrì la corona imperiale al re di Prussia Federico Guglielmo IV il quale rifiutandosi fece fallire la via liberale al rinnovamento.
  • gli Junker

    A metà dell'800 l'economia prussiana era in piena espansione grazie al "Deutsher Zollverein" ( Lega doganale tedesca , 1834) che permetteva la libera circolazione delle merci nell'area tedesca. La classe dominante era formata dagli Junker, nobili proprietari terrieri. che costituivano un gruppo sociale ristretto. Gli Junker politicamente erano dei conservatori, prestavano servizio nell'esercito come alti ufficiali e ricoprivano ruoli dirigenziali nella burocrazia.
  • morte di Federico Guglielmo IV

    morte di Federico Guglielmo IV
    Nel 1861 morì Federico Guglielmo Ive salì al trono suo fratello, già reggente da qualche anno, Guglielmo I
  • Otto von Bismarck (1815-1898)

    Otto von Bismarck (1815-1898)
    Nel 1862 Otto von Bismarck divenne cancelliere (carica che equivale a quella di presidente del Consiglio). Egli era un tipico esponente degli Junker, autoritario e spregiudicato. Provvide subito ad aumentare, senza il consenso del Parlamento, le spese militari. Il suo obiettivo, a suo avviso realizzabile solo attraverso la guerra era l'unità della Germania. Egli sapeva di poter contare sull'esercito più organizzato ed armato d'Europa
  • La guerra contro la Danimarca

    Bismarck realizzò l'unità della Germania attraverso tre guerre. La prima fu combattuta controlla la Danimarca per sottrarle il controllo dei ducati dello Schleswig e Holstein. Questa guerra vide la Prussia alleata con l'Austria e terminò con la sconfitta dei Danesi (1865) che cedettero i due ducati: all'Austria andò l'amministrazione dell'Holstein, alla Prussia quella dello Schleswig.
  • La guerra contro l'Austria

    La guerra contro l'Austria
    Dopo aver stretto un'alleanza con l'Italia , nel 1866 Bismarck dichiarò guerra all'Austria (il principale ostacolo all'unificazione tedesca). Lo scontro principale avvenne a Sadowa, dove i prussiani sconfissero pesantemente gli austriaci. Venne quindi stipulato a Praga il trattato di pace, con cui l'Italia ottenne il Veneto e la Germania fu divisa i due confederazioni: quella del Nord (presieduta dalla Prussia) e quella del Sud.
  • Il Capitale di Karl Marx: testo-chiave del marxismo

    Il Capitale di Karl Marx: testo-chiave del marxismo
    Nella Prefazione del Capitale Marx scrive che il suo obiettivo è «svelare la legge economica della società moderna». E' evidente inoltre la contrapposizione di Marx all'economia politica di stampo liberista all'epoca dominante inoltre la realtà economico-sociale in cui viveva Marx era dominata da quella che Hobsbawm ha chiamato la «più fondamentale trasformazione della vita umana in tutta la storia», cioè la rivoluzione industriale.
  • La guerra contro la Francia

    La guerra contro la Francia
    Bismarck cercò lo scontro con la Francia perché era interessato a due regioni francesi, l'Alsazia la Lorena; inoltre la Francia ostacolava l'unificazione perché voleva che la Confederazione del Sud rimanesse indipendente dalla Prussia. Nel 1870 la Francia venne sconfitta a Sedan. Poco dopo, Parigi insorse e proclamò la Terza Repubblica. Guglielmo I venne incoronato imperatore (kaiser) di Germania, nasceva così nel 1871 il Secondo Reich (il Secondo Impero tedesco).
  • I quattro problemi posti dall'unificazione della Germania

    1. L'unità della Germania poneva al centro dell'Europa una grande potenza che alterava i rapporti internazionali
    2. La soluzione tedesca all'unità nazionale spezzò quel rapporto che fin dal Settecento si era affermato con il binomio libertà-nazione
    3. La borghesia tedesca rimase in uno stato di inferiorità politica
    4. La via individuata da Bismarck doveva necessariamente condurre all'esperienza hitleriana? E' il tema della "continuità", ancora vivamente dibattuto dagli storici.