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Radiazione del corpo Nero Plank
Per spiegare la radiazione del corpo nero, Max Plank suggerisce che l’energia elettromagnetica potrebbe essere emessa solo in forma quantizzata, cioè che sia un multiplo dell’unità di energia E -
Philip Lenard
Philip Lenard mostrò che l’energia dei fotoni dipendeva solo dalla lunghezza d’onda dell’irradiazione.
Quindi a determinare se l’irradiazione sarebbe riuscita a staccare un elettrone dal corpo era solo la lunghezza d’onda, mentre il numero di elettroni che sarebbero stati rilasciati dal copro metallico dipendeva unicamente dall'intensità dell’irradiazione. -
Albert Einstein - Effetto Fotoelettrico
Einstein ipotizza l’effetto fotoelettrico, che è il fenomeno che si manifesta con l’emissione di particelle elettricamente cariche da parte di un corpo esposto a onde luminose o a radiazioni elettromagnetiche di varia frequenza.
Ma per riuscire a strappare un elettrone ad un corpo metallico l’energia del fotone deve essere superiore a quella del legame dell’elettrone del metallo. -
I Congresso Solvay
I Congressi Solvay sono stati fondati dal belga Ernest Solvay, e sono tenuti a Bruxelles ogni 3 anni. Qui si riuniscono i fisici e chimici più famosi per discutere di problemi e delle loro nuove scoperte -
Modello Atomico di Bohr
Il nucleo al centro ospita protoni carichi positivamente e neutroni, mentre gli elettroni carichi negativamente ruotano intorno ad esso su determinate orbite in funzione del livello di energia che gli elettroni possiedono -
La Scuola di Copenaghen
Fondata da Bohr va contro la scuola di Gottinga.
La scuola di Copenaghen con Bohr, Heisenberg e Pauli crede più in una probabilità dei fenomeni fisici,
mentre la scuola di Gottinga con Einstein e Schrodinger sostengono ancora una visione deterministica della fisica -
Orbitali e Gusci Stabili
Bohr nota che quando un atomo ha certi numeri di elettroni (2, 8 e 18) questo ha una tendenza minore a cederli, per questo ipotizzò che potessero esserci dei gusci stabili -
Effetto Compton
Arthur Compton sfruttando i raggi X riafferma l’esistenza dei fotoni, confermando che questi sono a tutti gli effetti delle particelle, anche se sono prive di massa. Questo perché vedendo che la lunghezza d’onda variava durante il suo esperimento, poté ipotizzare che i fotoni avessero una quantità di moto -
Ipotesi di De Broglie
De Broglie ipotizzò che tutta la materia fosse caratterizzata da questa natura dualistica, apparendo sia come particella che come onda allo stesso momento.
Gli elettroni potevano occupare unicamente le orbite che contenevano un numero intero di lunghezze d’onda -
Statistica Bose-Einstein
Statistica Bose-Einstein: Bose aveva ottenuto un risultato di rilievo individuando una legge statistica in grado di spiegare il comportamento dei fotoni. Bose spedì i suoi scritti ad Einstein, il quale comprese la loro importanza ed utilizzò la sua influenza per ottenerne la pubblicazione. -
Equazione di Schrödinger
formulata nel 1925 e pubblicata l’anno seguente, è un'equazione che determina l'evoluzione temporale dello stato di un sistema -
Principio di Esclusione
Pauli ipotizzò che un orbitale può ospitare solo due elettroni con spin opposto.
Il principio di Pauli è fondamentale in quanto spiega la stabilità su larga scala della materia. Le molecole non possono essere spinte arbitrariamente una contro l'altra -
Legge di Born
È una legge fisica della meccanica quantistica che restituisce il valore della probabilità che una misurazione su un sistema quantistico produrrà un dato risultato. -
Doppia Fenditura di Davisson e Germer
Davisson e Germer tramite l’esperimento della doppia fenditura riescono a dimostrare che il dualismo onda-materia vale anche per la materia.
Quando si apriva una fenditura per volta si otteneva la proiezione della fenditura, ma quando se ne aprivano due c’erano i fenomeni d’interferenza. -
Principio di indeterminazione di Heisenberg
non possiamo sapere esattamente dove si trova la particella e la sua velocità allo stesso momento. Non è fisicamente possibile, indipendentemente dagli strumenti utilizzati -
Principio di Complementarità di Bohr
Il principio di complementarità afferma che il duplice aspetto di alcune rappresentazioni fisiche dei fenomeni a livello atomico e subatomico non può essere osservato contemporaneamente durante lo stesso esperimento.
Einstein si correggerà dicendo: “Dio non gioca a dadi con il mondo, ma a volte si” -
Scoperta del Neutrino
Pauli scopre l’esistenza del Neutrino. Una particella 1000 volte più piccola dell’elettrone che reagisce molto raramente, e solo con la forza nucleare debole e con la forza gravitazionale, ma sono ancora un mistero -
Scoperta del Positrone
Scoperto da Carl Anderson è una particella che ha carica uguale e opposta dell’elettrone, e stessa massa.
È necessaria la sua esistenza al fine di mantenere vera la legge della conservazione della massa durante il decadimento radioattivo della materia -
Paradosso EPR
È un esperimento mentale di Einstein-Podolsky-Rosen, che preannuncia il fenomeno dell’entanglement.
È considerato un paradosso in quanto andrebbe contro alla relatività ristretta che considera la velocità della luce la massima alla quale può viaggiare qualunque tipo d'informazione;
e anche contro il principio di località, secondo il quale oggetti distanti non possono avere un’influenza istantanea -
Paradosso del gatto di Schrödinger
Schrödinger, che condivideva lo scetticismo verso l'interpretazione di Copenaghen, fece notare un altro aspetto problematico: il principio di sovrapposizione. Questo afferma che se un sistema può trovarsi in due stati distinti, può trovarsi anche in una qualsiasi loro combinazione -
Fenomeno dell’Entaglement
Fenomeno dell’Entaglement dimostrato da Schrodinger. Afferma che se due particelle vengono a contatto l’una con l’altra poi subiranno le stesse deviazioni di moto. Questo fenomeno dimostra che esiste una comunicazione immediata, a prescindere dallo spazio e dal tempo. Smentisce il principio di località.