La prima guerra mondiale

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    La prima guerra mondiale

    La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) costituì il primo grande conflitto internazionale del ventesimo secolo, tra Alleati e Potenze Centrali, segnato da guerra di trincea e milioni di vittime.
  • Attentato di Sarajevo

    Attentato di Sarajevo
    A Sarajevo, Gavrilo Princip, un nazionalista serbo-bosniaco, uccide l’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e sua moglie Sofia. Questo evento scatena una serie di tensioni diplomatiche tra Austria-Ungheria e Serbia, portando all’inizio del conflitto.
  • Scoppio della Guerra

    Scoppio della Guerra
    L’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia
  • La Germania dichiara guerra alla Russia

    La Germania dichiara guerra alla Russia
  • La Germania dichiara guerra alla Francia e invade il Belgio

    Tramite il cosiddetto “Piano Schlieffen”, così chiamato dal cognome del generale , prevedeva di cogliere di sorpresa l’esercito francese con una manovra di aggiramento delle linee attraverso il Belgio.
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    Battaglia di Leopoli

    sul fronte orientale i russi si scontravano contemporaneamente con gli austro-ungarici e i tedeschi. Contro i primi ottennero un importante successo nella battaglia di Leopoli, in seguito al quale occuparono parte della Galizia.
  • Battaglia di Tannenberg

    Battaglia di Tannenberg
    La Battaglia di Tannenberg (1914) fu una vittoria tedesca decisiva: la Seconda Armata russa fu accerchiata e distrutta, con 170.000 perdite.
  • Battaglia della Marna

    Battaglia della Marna
    Gli Alleati fermano l’avanzata tedesca in Francia.
  • Pubblicazione dell’ “Avanti!”

    Pubblicazione dell’ “Avanti!”
    Benito Mussolini, direttore del giornale socialista “Avanti!”, pubblica un editoriale che spinge per la neutralità dell’Italia. Dopo aver cambiato posizione a favore dell’intervento, è costretto a lasciare il giornale.
  • Patto di Londra

    Patto di Londra
    l'accordo prevedeva l'intervento dell'Italia al fianco dell'Intesa; in caso di vittoria, l'Italia avrebbe ottenuto il Trentino, l'Alto Adige, Trieste, la Dalmazia settentrionale, alcuni territori albanesi e la penisola istriana (esclusa la città di Fiume).
    Il patto di Londra fu sottoscritto all'insaputa del Parlamento e dell'opinione pubblica, ma il governo doveva comunque ottenere il consenso parlamentare per poter entrare in guerra.
  • L’Italia entra in guerra

    L’Italia entra in guerra
    L’Italia entra in guerra nel 1915 per ottenere i territori promessi dall’Intesa, (Trentino, Alto Adige, Istria) dichiarando guerra all’Austria-Ungheria.
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    Battaglia di Verdun

    Sul fronte occidentale. La battaglia si rivelò lunghissima e comportò un enorme dispiegamento di forze, ma non vide il risultato auspicato dai tedeschi: i francesi riuscirono infatti a resistere e a neutralizzare l’offensiva.
  • Si estende il conflitto: Romania, Bulgaria e Portogallo entrano in guerra

    Si estende il conflitto: Romania, Bulgaria e Portogallo entrano in guerra
    La Bulgaria nel 1915 si era alleata con gli imperi centrali contribuendo a piegare la resistenza serba; nel 1916 Portogallo e Romania si erano unite alle forze. L’esercito rumeno venne però sconfitto rapidamente dagli eserciti austroungarico e tedesco. Il Portogallo entrò in guerra a causa dei continui siluramenti di mercantili portoghesi da parte della marina tedesca.
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    Battaglia dello Jutland

    Scontro navale tra la flotta britannica e quella tedesca nel Mare del Nord, il più grande scontro navale della guerra. Nessuna delle due flotte riuscì ad avere la meglio.
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    Battaglia della Somme

    Combattuta tra le forze britanniche e francesi contro l’esercito tedesco sul fronte occidentale, lungo il fiume Somme, in Francia.
  • Gli Stati Uniti entrano in guerra

    Gli Stati Uniti entrano in guerra
    Il presidente Woodrow Wilson e il Congresso decisero l’intervento a causa dei continui attacchi alle nave mercantili americane che commerciavano con la Gran Bretagna.
  • Serie di manifestazioni: rivolta di Torino

    Serie di manifestazioni: rivolta di Torino
    Vide la partecipazione degli operai e di un gran numero di donne, che saccheggiarono negozi e caserme in cerca di cibo e armi. Dopo una settimana di scontri con i militari, si contarono centinaia di feriti e una cinquantina di morti.
  • Battaglia di Caporetto

    Battaglia di Caporetto
    Nota anche come battaglia dell’Isonzo. Fu un’operazione militare lanciata dalle forze austroungariche e tedesche contro l’esercito italiano. L’esercito italiano fu costretto a ritirarsi per 150 chilometri, fino al fiume Piave. La disfatta portò una crisi politica e militare in Italia, con la sostituzione del generale Luigi Cadorna con Armando Diaz al comando dell’esercito.
  • La Russia esce dal conflitto

    La Russia esce dal conflitto
    I bolscevichi guidati da Lenin prendono il potere, portando al ritiro della Russia dal conflitto.
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    Pandemia di influenza spagnola

    I sintomi includevano febbre alta, dolori muscolari, polmonite emorragica che causava una morte rapida. La diffusione venne facilitata dai movimenti delle truppe, condizioni igieniche cattive e sovraffollamento nei campi di battaglia e nelle città. Alla fine del 1920, causò complessivamente circa 50 milioni di morti.
  • Trattato di Brest-Litovsk

    Trattato di Brest-Litovsk
    Trattato di pace stipulato tra gli Imperi centrali e la Russia a Brest-Litovsk. Per i russi si trattò di una pace onerosa, che li vide perdere ampi territori, tra cui l’Ucraina, la Polonia, i paesi baltici e la Finlandia.
  • Battaglia di Amiens

    Battaglia di Amiens
    I tedeschi, demoralizzati e affamati, subirono una pesante sconfitta e iniziarono la ritirata della Francia, lasciando numerosi prigionieri agli Alleati. La disfatta diede vita a numerose rivolte (ad esempio a Kiel).
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    Battaglia di Vittorio Veneto

    Fu l’ultima grande offensiva italiana che portò alla definitiva sconfitta dell’impero Austro-Ungarico. Le truppe italiane proseguirono rapidamente verso Trento e Trieste. In questa posizione il 4 novembre 1918 il comando austriaco firmò l’armistizio.
  • L’armistizio dell’11 novembre 1918

    L’armistizio dell’11 novembre 1918
    Il 9 novembre l’imperatore Guglielmo II dovette fuggire in Olanda e il nuovo governo, dopo aver proclamato la costituzione di una nuova repubblica, firmò l’armistizio. Finiva così il primo conflitto mondiale, che per cinque anni aveva portato distruzione e privazioni, e aveva causato la morte di 13 milioni di persone.
  • Il trattato di Versailles

    Il trattato di Versailles
    Segnò ufficialmente la fine della Prima Guerra Mondiale. Fu il risultato della Conferenza di Pace di Parigi. L’Alsazia e la Lorena furono restituite alla Francia. Parti di Prussia e Slesia furono cedute alla Polonia. Le colonie tedesche furono distribuite tra le potenze vincitrici.
    Fu creata la Società delle Nazioni, un organismo internazionale per prevenire futuri conflitti.
  • Il trattato di Saint-Germain, del Trianon e di Neuilly

    Il trattato di Saint-Germain, del Trianon e di Neuilly
    Con il Trattato di Saint-Germain, l’Austria perse gran parte dei suoi territori: nacquero la Cecoslovacchia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, mentre l’Italia ottenne il Trentino, l’Alto Adige, Trieste e l’Istria. Il Trattato del Trianon (1920) ridusse drasticamente i territori dell’Ungheria, che cedette la Transilvania alla Romania e alla Cecoslovacchia e al Regno dei Serbi. Con il Trattato di Neuilly, la Bulgaria perse la Tracia, ceduta alla Grecia, e parti della Macedonia.
  • La fine degli imperi

    La prima conseguenza della guerra fu lo smantellamento di quattro grandi imperi: quello russo era già crollato nel 1917, durante la rivoluzione e nella guerra civile; l'Impero austro-ungarico, che seppure in forme differenti esisteva da più di mille anni, scomparve per sempre; la Germania dovette rinunciare a molti territori e fu trasformata in repubblica; l'Impero ottomano, infine, si dissolse definitivamente dopo una storia plurisecolare di convivenza multietnica.
  • Il trattato di Losanna

    Il trattato di Losanna
    Il Trattato di Losanna del 1923 sancì il riconoscimento della Repubblica di Turchia. definì i confini tra Turchia e Grecia, prevedendo lo scambio obbligatorio di popolazioni e il riconoscimento della sovranità turca sui territori anatolici. Stabilì anche il controllo internazionale su Costantinopoli e gli stretti, ponendo fine alle aspirazioni espansionistiche della Grecia e consolidando i confini regionali.