Italia

  • Società di massa

    Si crea un nuovo tipo di società in cui i cittadini vivono in grandi agglomerati urbani, a stretto contatto tra loro. Sono state le trasformazioni politiche, economiche e culturali delle seconda rivoluzione industriale a produrre una società così uniformata ed omogenea. Il settore terziario assunse un ruolo sempre più importante, con i lavoratori in esso che andarono a far parte del ceto medio. Aumentò anche il numero di dipendenti statali e il numero di operai.
  • Il Canale di Suez

    Il Canale di Suez
    Progetto dell'ingegner Luigi Negrelli, Canale di Suez divenne il modo più rapido per scambi con l'oriente e spinta per colonizzare l'Africa. De Lesseps comprò il progetto di Negrelli ed iniziò il progetto. Le risorse per l'adempimento furono ingenti e l'Inghilterra colse l'occasione per intervenire prima finanziariamente e poi militarmente in Egitto. Francia ed Inghilterra diedero così inizio ad una campagna coloniale imponente.
  • Creazione della Triplice Alleanza

    Creazione della Triplice Alleanza
    La Germania, dopo la vittoria sulla Francia del '70, era diventata il perno dell'equilibro in Europa. Bismarck fu in grado di garantire un ventennio pace con la sua politica d'equilibrio. Concesse di estendere i domini coloniali alla Francia dando sfogo alloro revanscismo, e la isolò politicamente con accordi interazioni. Diede vita alla Triplice Alleanza, tra Austria, Germania e Italia.
  • La Seconda Internazionale

    La nascita della Seconda Internazionale risale al 1889 quando tutti i principali partiti socialisti europei si riunirono a Parigi. Si riunirono per deliberare le limitazioni alla giornata lavorativa ad 8 ore e per proclamare una giornata di lotta per il primo maggio di ogni anno. Durante la riunione si delinearono due tendenze una socialdemocratica ed una rivoluzionaria.
  • La Chiesa Cattolica

    La Chiesa Cattolica
    Leone XIII emanò un'enciclica nel 1891, la Rerum Novarum nella quale proponeva proposte coerenti al messaggio evangelico. Denuncia degli eccessi del capitalismo, Condanna delle teorie socialiste e collettivistiche, invito allo stato a intervenire per rimuovere possibili cause di conflitto, condanna della lotta di classe ed esortazione alla collaborazione.
  • Democrazia Cristiana

    Negli ultimi anni dell'Ottocento emerse nel mondo cattolichina tendenza politica definita democrazia cristiana che ebbe in Romolo Murri l'interprete. Leone XIII pur approvando il nome mantenne il non expedit. Con Pio X lo attenuò ma non lo eliminò del tutto. Solo nel 1919 venne abrogato con la formazione del Partito Popolare Italiano.
  • Socialismo in Italia

    Nel corso dell'Ottocento all'interno del movimento socialista si impose la dottrina marxista. In Italia, il Partito Socialista nacque nel 1892 a Genova con Filippo Turati come esponente.
  • Contesto economico e culturale

    Tra il 1873 e il 1896 ci fu un periodo di crisi, in cui gli stati risposero con un cambio di economia. Si passò dal capitalismo concorrenziale al capitalismo organizzato. Venne introdotto il protezionismo, le commesse statali e venne iniziata una politica imperialista
  • Intervento italiano in Cina

    Intervento italiano in Cina
    Dopo le due sconfitte nelle Guerre dell'oppio la Cina era un'impero non fase calante. Il malcontento della gente ebbe espressione con i Boxer, i quali attaccarono le sedi delle delegazioni occidentali a Pechino. Questi attacchi provocarono le reazioni degli stati occidentali tra cui l'Italia che mandò un continente di uomini in Cina. L'esercito occidentale sedò la rivolta e fu l'ennesimo smacco per i cinesi.
  • Nuovo periodo: La Belle Epoque

    Nuovo periodo: La Belle Epoque
    Il periodo che va dalla fine dell'Ottocento al 1914 viene chiamato Belle Epoque. In questo periodo si svilupparono pericolose ideologie, il nazionalismo e il razzismo. Ma era presente una sperimentazione artistica e una vita brillante che si svoleva nelle capitali europee, come a Parigi al Moulin Rouge.
  • Nazionalismo italiano

    In tutta Europa c'è una diffusione del Nazionalismo quindi una convinzione che il proprio popolo sia superiore agli altri con una affermazione della superiorità di un popolo. Il nazionalismo italiano rivendicò le terre ancora non liberate come il Trentino e un ruolo internazionale rilevante. Di conseguenza ci fu la formazione di grandi eserciti di massa con la leva obbligatoria per i cittadini.
  • Il dilagare del razzismo

    Il razzismo era basato su convinzioni di base biologica che confermavano la superiorità della razza europea sulle altre e tutto ciò era funzionale all'imperialismo. In Italia queste convinzioni troveranno spazio più avanti con le leggi razziali del 1938
  • Politica Interna

    Le città conobbero un grande sviluppo co un aumento ingente di abitanti. Giolitti decise di allargare la partecipazione alla vita dello Stato coinvolgendo il Partito Socialista Italiano dove si crearono due correnti: Riformista e Massimalista. I riformisti volevano riforme graduali, i massimalisti voleva una rivoluzione senza patti con il governo. Nel 1904 ci fu il primo sciopero generale nazionale che spaventò le persone per la minaccia rossa così Giolitti venne nuovamente eletto alle elezioni.
  • Doppio volto

    Doppio volto
    Giolitti ebbe comportamenti diversi per il Nord e per il Sud. Al Nord consentì gli scioperi per evitare rivolte dei lavoratori. Inoltre ridusse l'orario lavorativo, riorganizzò la Cassa Nazionale per i lavoratori e curò la maternità per le lavoratrici. Al Sud invece gli scioperi venne repressi con la forza e per Giolitti la sua funzione principale era quelle di serbatoio di voti. Non vennero fatte opere pubbliche importanti e tutto il flusso di denaro finiva in corruzione.
  • Immigrazione e intolleranza

    Nel Sud la mancanza di lavoro e la povertà e a Nord la mancanza di posti di lavoro portò gli italiani ad emigrare. Nella prima fase molti del Nord andarono in Francia e Germania al Sud, Brasile, e Argentina, in tutto partirono circa 5 milioni di persone. Nella seconda fase la maggior parte delle persone andò negli USA e in tutto furono circa 9 milioni. Conseguenza del razzismo in Europa anche gli italiani lo subirono, in Francia venero addirittura massacrati dalla folla.
  • Period: to

    Età Giolittiana

    Dal 1901 al 1914 Giolitti esercitò un'influenza così autorevole sulla vita politica italiana che questo periodo è definito età giolittiana. Questo periodo coincise con il decollo dell'industria italiana. I progressi furono nella siderurgia, elettricità, meccanica e nel tessile. Si venne a creare un triangolo industriale altamente produttivo. L'Italia attuò una politica protezionistica con commesse statali e tasse sull'esportazione che agevolò lo sviluppo del Nord ma gravò nel Sud.
  • Blocchi contrapposti

    Nel 1890 Guglielmo II prese il posto di Bismarck e abbandonò la sua politica dell'equilibro optando per una più aggressiva. Così nel 1907 alla Triple Alleanza si contrappose la Triplic Intesa (Francia, Inghilterra e Russia). In questo modo se un paese avesse attaccato un'atro sarebbero entrate in gioco tutte le potenza europee.
  • Futurismo

    Futurismo
    Nel 1909 sul giornale Le Figaro venne pubblicato il Manifesto del Futurismo. Venne espressa l'aggressività e la violenza distruttiva nei confronti di tutto il passato e di ciò che lo rappresentava. Si celebrava l'amore per il pericolo, la ribellione e la guerra Il futurismo esaltava la civiltà della macchina.
  • Conquista della Libia

    Conquista della Libia
    Giolitti per seguire il nazionalismo europeo e acquisire rilevanza internazionale iniziò la conquista della Libia. Nel 1911 dichiarò guerra alla Turchia che dominava la Libia. Dopo una resistenza libica , l'Itali cambiò e decise di attaccare la Turchia direttamente prendendo le isole del Dodecaneso. I turchi spaventati accettarono nel 1912 e cedettero la Libia.
  • Sindacati e partiti di massa

    In Italia venne introdotto il suffragio universale maschile nel 1912 quando era già presente in altri stati europei. Con un numero maggiore di elettori i partiti dovevano cercare più consenso così nacquero i partiti politici di massa, per una partecipazione popolare alla politica dello stato. Nacquero così anche organizzazioni sindacali come la CGL nel 1906.
  • Crisi balcanica

    Crisi balcanica
    La conquista libica era una conseguenza del crollo dell'impero ottomano che ebbe una rivoluzione interna. L'Austria approfittò della situazione per annettere la Bosnia, che provocò le proteste di Italia e Russia. La situazione si risolse con l'appoggio della Germania.Nel 1912-13 scoppiarono le guerre balcaniche con Russia, Serbia, Grecia e Bulgaria che volevano la Macedonia. L'Impero ottomano perse con serbi e bulgari in contesa per i territori. Ci una seconda guerra con la Serbia vincente.
  • Scatolone di sabbia

    Scatolone di sabbia
    La Libia costò sulle casse dello Stato in modo ingente e a guadagnarci furono solo le banche, gli armatori e l'industria militare. La terra libica era solamente una distesa di sabbia niente con cui gli emegrati italiani potevano usare.
  • Situazione delicata

    La Serbia che dopo le vittorie non aveva ancora raggiunto i suoi obiettivi: la Bosnia e il mare. La Serbia si rafforzò e rimase ostile all'Austria che trovava nella guerra l'unico modo per risolvere il problema. Ma un'attacco alla Serbia avrebbe portato all'intervento della Russia che aveva accordi con a Francia e della Germania in soccorso dell'Austria. Una situazione delicata che poteva solamente portare ad una guerra.
  • I cattolici e le dimissioni

    Dopo l'abolizione del non expedit, Giolitti usò i cattolici per continuare ad ottenere la maggioranza per il governo. Tutto ciò grazie al patto Gentiloni. Quando l'economia tornò in un momento nero Giolitti preferì dare le dimissioni nel 1914. Subentrò Salandra che era un conservatore e represse con forza i disordini che si crearono Si ritornò al quel clima di tensione che si ebbe alla fine del secolo scorso.
  • Divisione in Italia

    In Italia una parte dell'opinione pubblica si schierava con i neutralisti e quindi con Giolitti, che espresse la sua opinione nel rimanere neutrali e così ottenere Trento e Trieste, e con Benedetto XV che condannò ogni tipo di conflitto. Gli interventisti a loro volta si dividevano in quelli di destra e sinistra. Quelli di destra, tra cui D'Annunzio e Papini, sostenevano che la guerra fosse sego di virilità per una nazione. Quelli di sinistra volevano sostenere paesi liberi come l'Inghilterra.
  • Italia in guerra

    Al momento della dichiarazione di guerra da parte dell'Austria verso la Serbia l'opinione pubblica italiana si divise tra neutralisti e interventisti. L'Italia con Antonio Salandra si appellò alla clausola che consentiva di rimanere neutrale in caso di guerra offensiva da parte dei suoi alleati.
  • Period: to

    Prima Guerra Mondiale

    La Prima Guerra Mondiale ebbe varie cause, queste possono essere chiamate cause remote. Esse comprendevano raggiorni politiche, rivincita della Francia, rivalità tra nazioni e alleanza, economiche, espansione di mercati e rivalità commerciali, militari, tendenza ad armare gli eserciti, culturali, diffusione di teorie razziste, diffusione del nazionalismo. Poi ci fu la causa occasionale costituita dall'assassinio dell'erede al trono d'Austria.
  • Goccia che fece traboccare il vaso

    Goccia che fece traboccare il vaso
    Il 28 giugno 1914 Francesco Ferdinando venne ucciso a Sarajevo insieme alla moglie da un nazionalista serbo. L'Austria approfittò della situazione per aggredire il negligente governo serbo. Il 23 luglio mandarono un ultimatum con richieste definite umilianti. Il 28 luglio 1914 l'Austria dichiarò guerra alla Serbia. Entrarono così in campo le alleanze prestabilite, da una parte la Triplice Intesa e dall'altra la Triplice Alleanza con l'assenza dell'Italia.
  • Battaglie sul fronte italiano

    Battaglie sul fronte italiano
    Cadorna, ancora rimasto al tipo di guerra dell'Ottocento attaccò frontalmente le posizioni austriache e questo causò migliaia di vittime. Tra giugno e dicembre del 1915 si svolsero le battaglie dell'Isonzo che non portarono ad alcun particolare successo. Infatti, si sviluppò un nuovo tipo di guerra, quella da posizione. Ogni esercito era schiero in trincee e aspettava gli attacchi dell'altro per arrivare ad una guerra di logoramento. Questo creo nelle trincee situazioni terribili per i soldati.
  • Patto di Londra ed entrata in guerra

    Patto di Londra ed entrata in guerra
    Il Patto di Londra era un trattato segreto che impegnava l'Italia ad entrare in guerra entro un mese dalla firma. L'Italia si impegnava ad entrare in guerra al fianco della Triplice Intesa in cambio di vari possedimenti territoriali tra cui Trento, Trieste, Istria, Dalmazia e alcuni possedimenti in Albania e nel Dodecaneso. Così il 3 maggio l'Italia usciva dalla Triplice Alleanza. Salandra ottenne pieni poteri dal Re, piegato dagli interventisti, e il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra.
  • Italia inadeguata

    Il 24 maggio 1915 l'Italia non era pronta per una guerra sia tecnicamente che militarmente. Venne scelto Cadorna per formare l'esercito e mantenerlo pronto tramite i suoi metodi rudi. Anche la conformazione del fronte non aiutò l'esercito che rischiava di essere preso alle spalle da un punto debole tra Trentino e Veneto.
  • Spedizione punitiva

    Spedizione punitiva
    Nel giugno del 1916 venne effettuata la Strafexpedition, la spedizione punitiva degli austriaci verso il loro passato alleato. Gli austriaci attaccarono il punto debole italiano e preso Asiago. Vennero fermati dalla poderosa resistenza italiana che grazie all'attacco sul fronte russo riuscì a riorganizzarsi e sferrare una controffensiva. Vennero conquistati i monti San Michele e Sabotino e liberata Gorizia il 9 agosto. Le "spallate autunnali del Carso" consolidarono le posizioni italiane.
  • Motivazioni dei soldati

    Molti soldati erano spinti ad andare a combattere per motivazioni nazionalistiche e attaccamento alla nazione. Ma ben presto queste svanivano e nessuno aveva voglia di rimanere, molti furono i casi di diserzione o autolesionismo per tornare a casa. Pochi furono quelli che resisterono e trovarono altre motivazioni come gli Arditi Italiani, che vennero impiegati nelle missioni più rischiose.
  • Tecnologia per la guerra

    Tecnologia per la guerra
    I metodi di combattimento erano cambiati e anche le attrezzature. Vennero impiegati carri armati per combattere e autoambulanze per i feriti e tutto prodotto dalle industrie meccaniche. Si sviluppo anche armi a gas o telecomunicazioni, ci fu l'utilizzo di mezzi subacquei come i sottomarini o l'uso, seppur limitato, dell'aviazione.
  • Partecipazione popolare.

    Anche le persone civili subirono la guerra. Esse ebbero delle limitazioni della libertà, razionamento del cibo, rialzo dei prezzi e diffusioni di epidemie. Molte persone si spostarono in fabbrica per produrre materiale bellico. Tutto ciò costituiva il fronte interno. Nel mentre i governi entravano in possesso di poteri assoluti così da rendere le manovre più veloci e segrete. Ci fu anche una forte propaganda interna con l'esaltazione delle gesta dei soldati, formata da arte e cinema.
  • Le trincee

    Le trincee
    Le trincee erano i luoghi in cui i soldati si coprivano dagli attacchi e molto spesso dove vivevano e combattevano. Erano fossi scavati nella terra con qualche copertura superiore. In molti di esse c'erano topi che portavano malattie e diffusioni di colera e malaria. I soldati vietano in costante stato d'ansia per via delle chiamate d'assalto alla trincea nemica. Ogni diserzione o rifiuto era pagato con la morte. I morti erano un impedimento ma anche una copertura dai colpi nemici.
  • Intervento USA e uscita Russia

    IL 1917 segnò un momento importante nello sviluppo della guerra. Infatti entrarono in gioco gli USA, preoccupati dagli scambi commerciali tra i paesi europei danneggiati dall'azione sottomarina dei tedeschi. Gli USA terminarono la loro politica di isolamento ed entrarono nel conflitto. MA ci fu anche la ritirata della Russia in preda a rivoluzioni interne. La Russia firmò la pace di Brest-Livovsk.
  • Caporetto

    Caporetto
    Dopo la ritirata della Russia, l'Austria ebbe la possibilità di spostare delle truppe sul fronte italiano. Con grande sforzo offensivo l'Austria sfondò le linee italiane a Caporetto il 24 ottobre 1917. La ritirata italiana fu confusionaria e disorganizzata e fu una perdita di uomini e materiale bellico. Cadorna fu sollevato dall'incarico e fu scelto Armando Diaz che riorganizzò l'esercito. Il 12 novembre a sul Piave fu fermata l'offensiva austriaca.
  • Fine della guerra

    Fine della guerra
    Il 29 ottobre 1918 l'esercito austriaco viene sconfitto nella battaglia di Vittorio Veneto e costretto alla ritirata. Il successivo 3 novembre, a Villa Giusti vicino Padova viene siglato l'armistizio che sancisce la vittoria dell'Italia
  • Conferenza di pace

    Conferenza di pace
    A Parigi si tiene la conferenza per la pace, dove i delegati degli stati vincitori vennero chiamati per le firme finali. Venne scelta una linea punitiva per l'Austria e la Germania con la confisca di tutte le colonie. L'Italia ricevette meno rispetto a quanto sancito dal Patto di Londra. Gli venero solo affidateTrento, Trieste, l'Alto Adige e il Venezia Giulia. I possedimenti in Albania, Turchia e Dalmazia con Fiume vennero giudicati una violazione del principio di autodeterminazione.
  • Risentimenti italiani

    Il mancato ricevimento dei territori promessi causò nell'opinione pubblica un forte risentimento. Il popolo era molto contrario a questi provvedimenti tale che causo forti proteste.