Età Napoleonica

  • 1799 – Colpo di Stato del 18 Brumaio

    Napoleone, rientrato dall’Egitto, approfitta della crisi politica per rovesciare il Direttorio. Con l’aiuto di alcuni generali e politici, prende il potere e viene nominato Primo Console della Repubblica, dando inizio al Consolato
  • 1806 – Blocco Continentale (novembre 1806)

    Dopo non essere riuscito a sconfiggere l’Inghilterra militarmente, Napoleone emette il Decreto di Berlino, con cui vieta agli Stati europei sotto controllo o influenza francese di commerciare con gli inglesi. Obiettivo: indebolire economicamente il Regno Unito, ma il blocco danneggia anche le economie europee e suscita malcontento.
  • 1804 – Napoleone si proclama Imperatore (2 dicembre 1804)

    In una solenne cerimonia a Notre-Dame di Parigi, si incorona da solo Imperatore dei Francesi, segnando il passaggio dalla Repubblica al Primo Impero Francese. È un gesto di grande significato simbolico e politico, che mostra la sua volontà di non sottostare all’autorità del Papa.
  • 1805 – Battaglia di Austerlitz (2 dicembre 1805)

    Una delle più grandi vittorie militari di Napoleone: sconfigge le forze austro-russe guidate dagli zar e dagli Asburgo nella Battaglia dei Tre Imperatori. Dopo questa vittoria, scioglie il Sacro Romano Impero e crea la Confederazione del Reno, sotto l’influenza francese.
  • 1808 – Invasione della Spagna

    Napoleone invade la Spagna per imporre sul trono il fratello Giuseppe Bonaparte, ma scoppia una durissima guerra di resistenza. La guerriglia spagnola, aiutata dagli inglesi (tra cui il duca di Wellington), logora le truppe francesi. È uno dei fronti che segna l’inizio del declino dell’Impero.
  • 1812 – Campagna di Russia (giugno-dicembre 1812)

    Napoleone invade la Russia con oltre 600.000 uomini (la Grande Armata) per costringere lo zar Alessandro I a rispettare il Blocco Continentale. Dopo la conquista e l’abbandono di Mosca, l’esercito è costretto alla ritirata: solo 30.000 uomini sopravvivono. Un colossale disastro militare.
  • 1813- La sesta coalizione

    Nel 1813, le grandi potenze europee – Russia, Prussia, Austria e Svezia – si unirono nella Sesta Coalizione contro di lui. Napoleone tentò disperatamente di riorganizzare le sue forze e condusse ancora battaglie brillanti in Germania, ma la situazione era ormai compromessa. Nell’ottobre 1813, subì una sconfitta decisiva a Lipsia, nota come la Battaglia delle Nazioni. Napoleone fu mandato in esilio sull’Isola d’Elba, al largo delle coste toscane.
  • 1815- governo dei 100 giorni

    Il ritorno non si fece attendere. Nel febbraio del 1815, Napoleone lasciò l’Elba e sbarcò a Golfe-Juan. In poche settimane, marciando verso Parigi senza spargimenti di sangue e acclamato dalle truppe mandate a fermarlo, riconquistò il potere. Iniziava così il periodo dei Cento Giorni: una parentesi straordinaria in cui Napoleone tentò un’ultima volta di salvare il suo impero.
  • 1815- Waterloo

    Ma le potenze europee non erano disposte a tollerare il suo ritorno. Si riformò immediatamente una nuova coalizione e il destino si decise nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Fu una disfatta totale. Napoleone tentò di resistere politicamente per qualche giorno, ma il 22 giugno abdicò per la seconda volta, questa volta in modo definitivo.
  • 1821- Morte di un Imperatore

    Il 5 maggio 1821, Napoleone morì a 51 anni. Le cause esatte della sua morte sono state oggetto di dibattito: ufficialmente fu un cancro allo stomaco, la stessa malattia che aveva colpito suo padre, ma non mancarono teorie su un possibile avvelenamento.
  • 1802 – Console a vita (agosto 1802)

    Dopo aver ristabilito l’ordine interno (concordato con la Chiesa, riforme amministrative, pacificazione con gli oppositori) e firmato la pace di Amiens con l’Inghilterra, viene approvata tramite plebiscito la sua nomina a console a vita, con diritto di scegliere il successore.