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100
Matematica antica
Sumeri, Babilonesi, Egizi, Greci conoscono i numeri naturali e i loro rapporti. I Romani utilizzano l'enorme patrimonio culturale creato dai Greci. -
300
Diofanto
DIOFANTO, vissuto ad Alessandria d’Egitto nel III sec d.C. che è considerato uno dei "padri" dell'algebra. Per Diofanto le soluzioni dei problemi sono sempre numeri positivi, interi o razionali, mentre quelli negativi intervengono solo nei calcoli intermedi. Se invece un’equazione ha solo soluzioni negative, non deve essere considerata. Diofanto lavora con i numeri negativi, chiamandoli “deficienze” o “mancanze”, e formula regole per estendere ad essa le operazioni, ossia le regole dei segni. -
500
I numeri interi
I matematici indiani del sesto secolo, e i matematici cinesi prima di essi, misero a punto tutte le regole per le operazioni con i numeri negativi. Ma tra secoli dopo, di ciò non si trova nulla nell'opera dei matematici occidentali, anche se essi conoscevano perfettamente il contributo dei matematici indiani. -
Jan 1, 600
Brahmagupta
Il matematico e astronomo indiano BRAHMAGUPTA (598 d.C.– 668) ci ha lasciato un suo scritto che costituisce la fonte più antica conosciuta, eccettuato il sistema di numerazione maya, a trattare lo zero come un vero e proprio numero. Inoltre enuncia le regole dell'aritmetica sui numeri negativi e sullo zero, molto simili alle regole attuali.
http://www.glogster.com/carebear617/brahmagupta-project/g-6lselmhnsk5fevkvlsatia0 -
Jan 1, 1000
Gerberto d'Aurillac
Il primo a diffondere nella cultura occidentale il sistema di numerazione decimale posizionale fu il monaco francese Gerberto (940 circa - 1003) che divenne PAPA SILVESTRO II (egli era anche un matematico e scrisse diversi trattati di aritmetica e di geometria), ma questo sistema inizialmente non ebbe successo. -
Jan 1, 1202
Fibonacci
Solamente a partire dal 13° secolo, molti matematici che vennero a contatto con la cultura araba cominciarono a diffondere il sistema indo-arabico, tra i quali il più eminente fu LEONARDO PISANO, più noto come FIBONACCI (1180 circa - 1250). Nella sua opera "Liber abbaci" fece conoscere il sistema indo-arabico ed il numero 0, detto in arabo "sifr", che tradusse con il termine latino "zephirum" . Da "sifr" derivò il termine "cifra" e da "zephirum" derivò il termine "zevero" che poi divenne "zero" -
Jan 1, 1450
Numeri negativi in Europa
"Come nascono i numeri negativi"In Europa i numeri negativi fanno la loro comparsa durante il Rinascimento, e vengono accolti con grande diffidenza, che si evidenzia anche attraverso i nomi che nel '500 vengono usati per definirli. Cardano li chiamava <<numeri finti>>, Stifel <<numeri absurdi>>. Anche se i termini negativo e positivo vennero in uso definitivamente nel 1600, si incontrano resistenze fino al XIX secolo. -
Simon Stevin
Stevino non fu l'inventore delle frazioni decimali, né il primo a farne uso in senso sistematico. Infatti le frazioni decimali venivano usate già nell'antica Cina, nell'Arabia medievale e nell'Europa del Rinascimento. Fra la gente comune però, e persino tra i matematici pratici, la conoscenza delle frazioni decimali si diffuse soltanto con Stevino -
Rene Descartes
Nel '600 RENÉ DESCARTES (CARTESIO), l'inventore della geometria analitica, utilizza i numeri positivi e negativi per individuare coordinate positive e negative e sviluppa i calcoli con i numeri relativi, ma neanche lui accetta pienamente i numeri negativi, infatti non usa ascisse negative e continua a chiamare "false" le soluzioni negative delle equazioni. -
Nicolas Chuquet
In Europa, nel Medio Evo, FIBONACCI è il primo in Italia a indicare i debiti con i numeri negativi; opera con essi ma non li accetta come soluzioni di problemi. Alla fine del 1400, il matematico francese NICOLAS CHUQUET, sembra essere stato il primo matematico ad aver utilizzato lo zero e i numeri negativi come esponenti. -
Numeri arabi - Lo zero
Al-Khwarizmi spiega il sistema arabo-indiano dei
numeri compreso l’uso dello zero, ma la sua opera non
venne tradotta in Occidente per altri 400 anni.