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San Donato Val di Comino (Lazio)
Fra il 7 e l’11 maggio 1984, un terremoto di magnitudo momento 5.9 colpisce l’Appennino centrale. La zona più colpita è la Marsica. Colpita anche la zona di Sora ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I comuni più colpiti sono quelli situati fra le province di L’Aquila e Isernia. Gravi danni nei piccoli borghi di montagna e tre vittime indirette causate dal sisma. -
Belice (Sicilia)
A partire dal 14 gennaio del 1968 una serie di forti terremoti creava gravi danni nella zona della Sicilia occidentale conosciuta come Belice, fra Trapani e Palermo. La scossa più forte di tutte ebbe magnitudo momento 6.1.
A Gibellina Vecchia, Montevago e Salaparuta Vecchia, venne raggiunto il X grado nella Scala Mercalli cioè distruzione totale. Le vittime di quel sisma furono centinaia. -
Friuli
L’evento più potente, di magnitudo 6.5 venne seguito da numerose repliche nei giorni e nei mesi successivi. Il bilancio fu molto pesante, con 990 vittime e migliaia di sfollati. Le aree più vicine all'epicentro furono i comuni di Gemona e Artegna. Dopo una relativa calma durante i mesi estivi, l’11 settembre e il 15 settembre, si verificarono altri forti terremoti, con magnitudo compresa fra 5.8 e 6.0 -
Irpinia (Campania)
È stato uno dei terremoti più forti e devastanti del XX secolo in Italia. Il sisma, di magnitudo momento 6.9, causò enormi devastazioni in un’area situata fra Campania e Basilicata, fra le province di Avellino, Salerno e Potenza. Una delle aree più colpite fu l’Irpinia. Vi furono 2.914 morti. -
Carlentini (Sicilia)
Un terremoto di magnitudo momento 5.7 con epicentro nel Golfo di Augusta, causa gravi danni in provincia di Siracusa, in Sicilia. causò 18 vittime. -
terremoto in Umbria e Marche
Una serie di forti terremoti colpì l’Appennino centrale fra il 26 settembre 1997 ed il marzo del 1998. Il più forte ebbe magnitudo momento 6.0. Il bilancio fu di 11 morti, centinaia di feriti ed almeno 80.000 case danneggiate. Il terremoto colpì le aree dell’Appennino umbro-marchigiano, causando gravi danni anche al patrimonio artistico ed architettonico. -
Molise
Un terremoto di magnitudo momento 5.7 colpisce il Molise, in particolare la provincia di Campobasso. Le scosse causano il crollo di una scuola a San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso. Nel crollo muoiono 27 bambini ed una maestra, durante l’orario delle lezioni. Il bilancio generale del sisma è di 30 morti. -
L’Aquila (Abruzzo)
Un terremoto di magnitudo momento 6.3 devasta la città de L’Aquila e decine di Comuni limitrofi. Il terremoto coglie le persone in piena notte e le vittime sono 309. Almeno 80.000 gli sfollati. Il terremoto viene avvertito molto distintamente in tutta l’Italia centrale, anche a Roma, dove vengono lesionate alcune strutture archeologiche. -
Emilia
A partire dal 20 maggio 2012 una serie di forti terremoti scuote la pianura padana emiliana, fra le province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo. Il 20 maggio il terremoto più forte ha una magnitudo momento 6.1. Il 29 maggio una nuova forte scossa, con magnitudo momento 5.9, aggrava i danni e causa nuove vittime. Le vittime dei crolli sono 27. -
Italia centrale
Fra l’agosto del 2016 ed il gennaio del 2017 si sono verificati forti terremoti sull’Appennino centrale, fra Lazio, Umbria e Marche. L’evento sismico più forte è stato quello del 30 ottobre, con magnitudo momento 6.5.
Il terremoto del 24 agosto ha creato devastazione fra i Comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, causando 299 morti. Ad ottobre 2016 ed a gennaio 2017 i terremoti hanno colpito anche le aree più settentrionali, lungo la catena dei Monti Sibillini.