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1220
Nicola Pisano
Nasce tra il 1220/1225 e la sua scomparsa avviene tra il 1278/1284.
Di origini pugliesi nel 1245 arriva in Toscana dove si svolge quasi interamente la sua attività. -
1245
Giovanni Pisano
Figlio di Nicola nasce fra il 1245/1248 e muore poi dopo il 1314. Assimila bene la lezione senese del padre ma di lui non si hanno grandi notizie e le poche solo dal 1278. -
1260
Pulpito del Battistero di Pisa N
L'opera ha forma esagonale. Viene sorretta da sei colonne di granito rosso poggianti tre sul pavimento e tre su dei leoni stilofori.Tra una colonna e l'altra, sopra, troviamo degli archi a tutto sesto trilobati separati da statue. Al di sopra troviamo dei pilastrini trìstili di granito che separano le cinque(nella sesta c'è l'accesso) bianche lastre marmoree con i rilievi rappresentanti: La Natività, L'Adorazione dei Magi, La Presentazione al Tempio, La Crocifissione e Il Giudizio Universale. -
1265
Pulpito della Cattedrale di Siena N
Le differenze che troviamo con il Pulpito di Pisa sono la forma ottagonale, il numero dei personaggi che aumenta notevolmente, le figure sono più leggere, c'è una forte espressività e troviamo realismo in molteplici atteggiamenti. Le scene al di sopra delle colonne sono uguali (si aggiunge la Strage degli innocenti e il Giudizio Universale prende due pannelli separati da Cristo Giudice), ma si differenziano perché unite da statue raffiguranti le virtù. -
1278
Fontana Maggiore a Perugia N
Questa è l'ultima opera documentata di Nicola e la prima in cui lavora con il figlio in pari dignità.Composta da tre tazze. Quella inferiore è un prisma di 25 lati, ognuno ospita due rilievi separati da una semicolonnina, mentre negli spigoli ci sono dei pilastrini tristili. Quella intermedia ha 12 facce concave, ognuna si compone di due specchiature di pietra rosa separate da una scultura quasi a tutto tondo. La terza tazza è un bacino di bronzo con una terna di statue per l'acqua. -
1298
Pulpito di Sant'Andrea a Pistoia G
Forma esagonale.Delle sei colonne perimetrali,due sono appoggiate su leoni stilofori,una su un uomo ricurvo e le altre direttamente in terra.Nelle lastre del parapetto sono rappresentati gli stessi soggetti del Pulpito di Pisa (con l'eccezione della Presentazione al Tempio sostituita con la Strage degli Innocenti).Quello che dimostra l'accettazione del Gotico:gli archi trilobati a sesto acuto e le sagome con gesti che riescono ad essere disperati o di grande grazie e delicatezza. -
1302
Pulpito della Cattedrale di Pisa G
Con le figure accostate alle colonne, mensole a motivi vegetali al posto degli archetti e le lastre leggermente convesse nel parapetto, si presenta più complesso del suo precedente. Si complica anche la narrazione delle storie perché ne troviamo più di una nello stesso riquadro che risultano estremamente ricchi. Le torsioni dei corpi, l'intreccio delle figure e il forte chiaroscuro definiscono una nuova tensione.