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1150
Gli Incas
Gli Incas erano in origine una piccola tribù guerriera che abitava le regioni degli altipiani nel sud della cordigliera peruviana.
Gli Incas svilupparono un sistema politico e amministrativo che non ebbe uguali tra i regni del continente americano. L'impero si reggeva su un sistema di potere rigidamente gerarchico, basato a sua volta sull'attività militare dell'aristocrazia e sullo sfruttamento delle popolazioni agricole sottomesse. Il sovrano era ritenuto l'incarnazione del dio supremo, il Sole -
1330
Gli aztechi
Dopo la caduta della civiltà tolteca, che fiorì dal X all'XI secolo, varie ondate migratorie investirono la parte centrale dell'altopiano del Messico, intorno al lago Texcoco. Ultimi arrivati, gli Aztechi furono costretti a occupare, su palafitte, l'area paludosa a ovest del lago, minacciata da vicini potenti, e in soli duecento anni realizzarono la profezia contenuta in una loro popolare leggenda che prevedeva l'edificazione di un potente impero.Gli Aztechi formarono ancge alleanze militari. -
1484
L'inizio delle scoperte geografiche
L'avvio delle esplorazioni geografiche si deve al genovese Cristoforo Colombo il quale (fra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI) volendo raggiungere le Indie attraverso l'Atlantico, su navi fornitegli dalla flotta spagnola, si imbatté nel continente americano (1492-1504). Intanto la circumnavigazione del continente africano a opera di Vasco da Gama (1497-98) assicurò ai Portoghesi il monopolio del mercato delle spezie e aprì una nuova via per le Indie. -
1485
Le cause delle scoperte geografiche
Le scoperte geografiche avvengono grazie al fatto che si cercavano nuove rotte per poter arrivare nelle indie e cosi facendo si è dato il via a grandi scoperte geografiche che cambieranno sia in maniera positiva che negativa il mondo e la sua visone.Le conseguenze furono positive e negative,partiamo dalle prime.Con la scoperta delle Americhe si aprirono grandi flussi commerciali,furono scoperte nuove spezie,nuove rotte di navigazione,e dal punto di vista dei conquistatori spagnoli. -
1488
I Portoghesi verso l'india
Con il viaggio di Bartolomeo Diaz del 1488 il re del Portogallo aveva ottenuto la prova che si poteva compiere una navigazione continua dall'Atlantico all'oceano Indiano. Si trattava ora di organizzare una grande spedizione che compisse l'intero percorso da Lisbona alle coste dell'India.
Risolti i problemi di natura diplomatica con la Spagna con il Trattato di Tordesillas e alcuni problemi di carattere tecnico (la presenza dei monsoni), l'8 luglio 1497 sotto il comando di Vasco da Gama .. -
1492
La spedizione di Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America
Il 12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo approdò dall'altra parte dell'Atlantico, dando il via al processo chiamato "scambio colombiano", che segna l'avvio dell'Età moderna. Ma quando iniziò veramente l'Età moderna? Per convenzione, appunto il 12 ottobre 1492, data fatidica in cui Cristoforo Colombo sbarcò in America convinto di trovarsi in India. Ma la risposta giusta è un'altra. L'anno decisivo, il vero momento della svolta, fu il 1493, che vide Colombo fare un secondo viaggio Oltreoceano. -
1494
Il trattato di Tordesillas
Nel 7 giugno 1494, gli ambasciatori spagnoli e portoghesi riuniti a Tordesillas, nella Spagna nordoccidentale, spostarono la linea di 270 leghe più a ovest. La posizione esatta della linea, tuttavia, non è mai stata molto chiara poiché l'unità di misura della lega, in quel momento, variava tra i paesi. Inoltre, le isole di Capo Verde sono larghe 60 leghe, lasciando dubbi sul fatto che la distanza dalla linea debba essere misurata dalla costa orientale delle isole o da quella occidentale. -
1497
Inizia la gara per la spartizione delle nuove terre
Tra Quattro e Cinquecento, Spagna e Portogallo procedettero all’esplorazione dell’ignoto fondandosi su quanto la scienza e la Chiesa insegnavano, ma – quando conveniva – non esitarono ad accogliere ipotesi e progetti che contrastavano con quanto si conosceva. La concorrenza fra questi due stati indusse a procedere sempre più avanti in territori che per la scienza ufficiale erano inabitabili o inesistenti. -
1500
La popolazione dei Maya
Con il termine Maya si intende un insieme di popolazioni di indiani d'America appartenenti allo stesso ceppo linguistico, che vivono nei territori attualmente occupati da Veracruz, Yucatán, Campeche, Tabasco e Chiapas in Messico, nella maggior parte del Guatemala e in alcune aree del Belize e dell'Honduras. La popolazione che dà il nome al gruppo, i Maya veri e propri, abita la penisola dello Yucatán; altri gruppi significativi sono gli huastec del Veracruz settentrionale, i tzental di Tabasco. -
1500
Le scoperte del brasile
Il 22 aprile 1500 la flotta portoghese comandata dal navigatore aristocratico Pedro Alvares Cabral avvista la costa nordorientale del Brasile.
Il 15 febbraio 1500, Pedro Alvares Cabral fu nominato Capitão-mor (letteralmente maggiore capitano, o comandante in capo) di una flotta che doveva partita per l’India. Allora era usanza della corona portoghese nominare i nobili ai comandi navali e militari, indipendentemente dall’esperienza o dalla competenza professionale. -
1501
Il genocidio degli indios
Lo sterminio dei Nativi Americani iniziò nel 1610 e proseguì fino al 1890 concludendosi con il massacro della popolazione dei Lakota nel Sud Dakota. Secondo le ultime stime si parla del 90% della popolazione.
Non si sa con sicurezza quanti fossero i Nativi d'America prima della colonizzazione, ma gli storici sono stati in grado di stimare, con una certa plausibilità, che nel 1500 circa 80 milioni di abitanti occupavano il nuovo mondo e nel 1550 sopravvivevano solo 10 milioni di indigeni. -
1510
Le colonie portoghesi
“Il Portogallo fu il primo Stato europeo a conquistarsi delle colonie transoceaniche e l’ultimo a perderle: per questo la geopolitica è stata al centro della sua attenzione più a lungo che in qualunque altro paese europeo.
Come gli spagnoli, fin dal Cinquecento i portoghesi pensavano su scala mondiale. Questa prospettiva globale doveva aver coinvolto tutti gli strati della popolazione in una misura oggi inimmaginabile. -
1519
I conquistadores
Per conoscere territori e uomini del Nuovo Mondo vennero organizzate dai sovrani europei varie spedizioni con compiti esplorativi. A queste parteciparono soldati, marinai, agricoltori e sacerdoti, provenienti principalmente dalla Spagna, dove la vita era diventata difficile a causa della mancanza di terre fertili e dell’aumento demografico. Un ruolo particolare in queste imprese rivestirono i conquistadores, avventurieri soprattutto spagnoli. -
1522
La circumnavigazione del globo
Il 6 marzo 1521 la flottiglia raggiunse le Isole Marianne. Magellano le battezzò Islas de los Ladrones, quando su una isola (forse Guam) gli indigeni cercarono di impossessarsi di una delle scialuppe e di alcuni suppellettili delle navi. Magellano ne fece giustiziare alcuni e bruciò le loro case. Dopo essersi rifornite di nuove provviste, le navi di Magellano continuarono il viaggio fino alle Filippine, dove il 16 marzo raggiunsero Homonhon. -
1524
L'organizzazione dei territori conquistati
La Spagna fu il paese che s'impegnò maggiormente nello sfruttamento dei territori americani. L'organizzazione politica ed economica dei nuovi domini spagnoli in America era molto simile a quella feudale: la corona, nella persona del re, concedeva ai conquistadores di amministrare i territori appena occupati. Lo sfruttamento delle miniere e l'agricoltura (cotone, zucchero, caffè) diventarono le principali attività economiche del continente americano. -
1542
La denuncia di las casas
La sete dell’oro degli spagnoli e l’asservimento degli indios determinò rivolte, massacri e crudeltà indescrivibili, che il frate domenicano spagnolo Bartolomeo de Las Casas, in seguito vescovo, denunciò apertamente e coraggiosamente nel suo paese, attirandosi l’odio, il rancore e le repliche ideologiche di molti suoi compaesani. La figura del religioso spagnolo ha suscitato in seguito vaste polemiche, essendo stato egli responsabile, al fine della salvaguardia degli indios. -
1566
La morte di las casas
17 luglio 1566 – Muore Bartolomé de Las Casas, missionario domenicano che aveva dedicato la sua vita in difesa dei diritti degli indios in America. Dal 1512, anno in cui prende gli ordini, comincia la sua opera di predicazione, denunciando sistematicamente tutti i soprusi commessi dai popoli conquistatori. Tuttavia, le sue parole non fermano l’arroganza dei violenti, così il missionario decide di spostare la sua battaglia sul terreno della politica.