La storia del ritratto nell'arte

  • 1345 BCE

    Esordi

    Esordi
    In quella che è considerata dalla maggior parte degli storici la culla della cultura sia occidentale che orientale, ovvero l'Egitto, in seguito ad una riforma di stampo religioso effettuata da Amenofis IV, nascono le prime raffigurazioni scultoree dei volti dei faraoni; tra i più celebri vi è sicuramente quello della regina Nefertiti, reputato periodizzante per molti studiosi.
  • Period: 509 BCE to 30 BCE

    Politica e famiglia

    Nel periodo della repubblica romana il ruolo del pater familias era cruciale sia nel nucleo stesso di appartenenza, che nella società in generale. Per questo motivo, nelle abitazioni di questi nobili, erano presenti iconografie raffiguranti queste carismatiche figure in modo tale da legittimare il proprio potere ed instaurare un legame forte con la domus stessa.
  • 1305

    Messaggi religiosi

    Messaggi religiosi
    Nel periodo medievale, l'arte coincideva con la particolare finalità di mandare un messaggio fortemente religioso sull'onnipotenza dei principali protagonisti del culto cristiano. Uno degli esempi più nitidi di ciò è la "Madonna col bambino in trono" di Giotto, dove l'inespressività dei volti dei soggetti segnala un'evidente superiorità della loro natura divina.
  • 1490

    Intimità

    Intimità
    Con l'avvio del Rinascimento e la laicizzazione della cultura, l'arte presenta nella sua produzione innumerevoli novità sia stilistiche che iconografiche. Un esempio lampante è l'opera di Domenico Ghirlandaio chiamata "Nonno con nipote" dove viene ritratta, per la prima volta, una scena di forte intimità tenera e genuina tra i due protagonisti.
  • 1495

    Moto d'animo

    Moto d'animo
    Solo con Leonardo da Vinci, però, è possibile assistere alla vera novità che ha rivoluzionato la concezione del ritratto, ovvero il cosiddetto "moto d'animo". Questo termine indica l'emotività intrinseca del soggetto raffigurato che viene espressa nel momento in cui il pittore immortala la sua immagine. Tra i vari ritratti, uno dei più celebri dove è presente proprio suddetto aspetto è "la belle Ferroniére".
  • 1499

    Continuità PT.1

    Continuità PT.1
    Dalla novità leonardiana del moto d'animo molti autori presero ispirazione per le proprie opere. Nel ritratto di Oswolt Krel, per esempio, il pittore Albrecht Durer è riuscito a far trasparire, tramite l'espressività del volto, la psicologia tormentata e violenta del giovane rampollo da lui raffigurato.
  • 1506

    Continuità PT.2

    Continuità PT.2
    Sulla stessa lunghezza d'onda di Durer, Lorenzo Lotto, nel suo "ritratto di giovane con lanterna", riesce a mettere a nudo l'apparenza sensibile celata nelle pennellate, comunicando fedelmente il moto d'animo del soggetto rappresentato.
  • Propaganda

    Propaganda
    Nell'arco della storia l'arte fu usata come instrumentum regni dal potere politico, sfruttando il suo carattere divulgativo ad ampia scala per fare propaganda tra il popolo. Nel ritratto della regina britannica Maria Tudor, meglio conosciuta con lo pseudonimo di "bloody Mary", il pittore Anthonis Mor è riuscito a far trasparire il carattere violento e autoritario della sua politica mediante i lineamenti forti e decisi, capaci di incutere terrore anche nell'osservatore stesso.
  • Istantaneità

    Istantaneità
    Nello stesso secolo, la pittura assiste ad un ulteriore evoluzione del moto d'animo che, nei quadri di Jan Vermeer, si concretizza nella capacità di catturare non solo l'emotività del soggetto, ma anche l'istantaneità del momento. Per esempio, nella "ragazza con cappello rosso", la giovane e ricca donna viene raffigurata nella genuinità di una torsione istantanea, tanto semplice quanto suggestiva per l'osservatore.
  • Ostentazione

    Ostentazione
    Il ritratto diventa anche, nel corso dei secoli, un occasione per il pittore di ostentare le proprie abilità, portando quest'ultimo ad osare sempre di più. Ne "las meninas", infatti, Diego Velazquez non si limita alla sola rappresentazione della piccola Margerita accompagnata dalle due dame, bensì raffigura anche, tramite uno specchio sullo sfondo, i due sovrani spagnoli e, in secondo piano, se stesso nell'atto del dipingere.
  • Legami

    Legami
    Nonostante la critica europea si dimostrò inizialmente ostica alle sue varie opere, Charles Goldie, autore fuori dalle righe, ottenne ampia fama tramite i suoi lavori controversi. Infatti la sua scelta di rappresentare anziani maori nella fase calante delle loro vite riuscì ad attaccare sensibilmente il concetto di ricerca della perfezione estetica occidentale, mentre trovò apprezzamenti dall'opinione delle tribù rappresentate, in quanto sentivano forte il legame con i loro antenati.
  • Fragilità

    Fragilità
    Nel mondo delle maschere pirandelliane, Stanley Spencer, pittore inglese, dedicò buona parte della sua carriera nell'eseguire autoritratti fedeli con forti messaggi intrinsechi. Il più iconico è sicuramente l'ultimo realizzato, raffigurante una versione del pittore malconcia a causa del suo cancro dove gli occhi, anche se gonfi, si impongono come elementi protagonisti non con una concezione negativa, ma come elementi fondamentali e necessari per dipingere, accontentando parzialmente l'autore.
  • Critica e denuncia

    Critica e denuncia
    Andy Warhol, pioniere della pop art, fu un caposaldo della società e della cultura degli anni settanta del ventesimo secolo grazie alle sue serigrafie. Queste stampe, infatti, seppur semplici e facilmente realizzabili, denunciavano l'omologazione avviata dal capitalismo statunitense tramite colori suggestivi e diretti come proiettili indirizzati alla coscienza dell'osservatore. Tra i soggetti più iconici troviamo Marilyn Monroe, Mao Tze Tung e le lattine di passata di pomodoro.