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Primo governo Depretis
La Destra si presenta divisa alla discussione alla Camera di un progetto governativo per il passaggio alla gestione statale delle ferrovie, sino ad allora affidate a compagnie private.
Il governo Minghetti, messo in minoranza, presenta le dimissioni.
Il re chiama così a formare il nuovo governo Agostino Depretis, leader della Sinistra. -
Elezioni politiche
Le elezioni politiche, pur macchiate da pesanti ingerenze governative, sancisono il nettissimo successo della Sinistra, aprendo una nuova fase nella storia politica dell'Italia post-unitaria. -
Inchiesta Jacini
L'Inchiesta agraria, presieduta dal senatore lombardo Jacini, fotografa una realtà precaria, indicando come rimedi l'estensione delle opere di bonifica e di irrigazione, un più razionale avvicendamento delle colture e una loro maggiore diversificazione.
I capitali per gli investimenti necessari sono tuttavia scarsi. -
Legge Coppino
Viene innalzato l'obbligo della frequenza scolastica sino a nove anni, prevedendo sanzioni amministrative per i genitori inadempienti.
Tuttavia, a causa della povertà in cui versa la maggioranza delle famiglie italiane e della scarsa capacità dei comuni di provvedere alla realizzazione delle scuole elementari, tale obbligo resta pressoché disatteso. -
La Francia occupa la Tunisia
La Francia, col consenso delle altre potenze europee, occupa la Tunisia, senza che l'Italia possa fare alcunché per opporsi. -
Baia di Assab
Il governo italiano acquista la baia di Assab, sulla costa meridionale del Mar Rosso. -
Triplice alleanza
Il governo Depretis stipula con Germania e Austria-Ungheria la Triplice alleanza, un trattato di carattere difensivo che impegna gli Stati firmatari a garantirsi reciproca assistenza in caso di aggressione straniera. -
Nuova legge elettorale
Viene concesso il diritto di voto a tutti coloro che:
- Avessero compiuto ventuno anni;
- Avessero superato l'esame finale del corso elementare obbligatorio - o dimostrassero di saper leggere e scrivere.
In alternativa, viene mantenuto il requisito del censo, pur abbassato a 20 lire di imposte annue.
A causa dell'alto tasso di analfabetismo, la consistenza dell'elettorato resta tuttavia esigua, pari a circa il 7% della popolazione. -
Un socialista in Parlamento
Per la prima volta nel Regno d'Italia, un deputato socialista, Andrea Costa, riesce a trovare posto alla Camera. -
Abolizione della tassa sul macinato
Viene abolita la famigerata tassa sul macinato -
Massaua
Il governo italiano invia un corpo di spedizione che occupa la striscia di territorio tra la baia di Assab e la città di Massaua, al confine con l'Impero etiopico, il più forte e vaso fra gli Stati africani. -
Rinnovo della Triplice alleanza
In occasione del rinnovo della Triplice alleanza vengono inserite due nuove clausole favorevoli all'Italia:
- Eventuali modifiche territoriali nei Balcani sarebbero avvenute di comune accordo tra Italia e Austria, prevedendo delle compensazioni;
- La Germania si impegna ad intervenire in Nord Africa a fianco dell'Italia in caso di iniziative provocate dai francesi. -
Eccidio di Dogali
Una colonna di 500 militari italiani è sorpresa dalle truppe abissine e sterminata nei pressi di Dogali. Gli italiani, infatti, avevano tentato di ampliare il controllo territoriale in Eritrea, scontrandosi con la reazione del negus Giovanni IV e dei ras locali. -
Crispi Primo ministro
Morto Depretis, gli succede Francesco Crispi, allora ministro degli Interni e personalità di spicco della Sinistra. -
Legge comunale e provinciale
La nuova legge sugli enti locali rende elettivi i sindaci dei comuni con più di 10.000 abitanti. -
Codice Zanardelli
Viene varato un nuovo codice penale che:
- Abolisce la pena di morte;
- Legittima il diritto di sciopero. -
Nuova legge di Pubblica sicurezza
Viene approvata una nuova legge di Pubblica sicurezza, che:
- Pone gravi limiti alla libertà sindacale;
- Concede ampi poteri discrezionali alla polizia, aggirando il controllo della magistratura. -
Primo governo Giolitti
Messo in minoranza su una proposta di legge di inasprimento fiscale, Crispi è costretto a dimettersi.
Dopo un breve intermezzo Rudinì, la presidenza del Consiglio viene assunta dall'allora cinquantenne Giovanni Giolitti, promotore di un programma politico piuttosto avanzato. -
Nascita del Partito Socialista italiano
Nasce a Genova il Partito dei Lavoratori Italiani, che fonde in sé l'esperienza del Partito Operaio Italiano (nato nel 1882 a Milano), della Lega Socialista Milanese (d'ispirazione riformista, fondata nel 1889 per iniziativa di Filippo Turati) e di molte leghe e movimenti italiani che si rifacevano al socialismo di ispirazione marxista. -
Istituzione della Banca d'Italia
A seguito dello scandalo della Banca Romana, viene completata la riorganizzazione del dissestato sistema bancario, promuovendol'istituzione della Banca d'Italia, frutto della fusione fra tre istituti esistenti. -
Dimissioni di Giolitti
Messo in difficoltà dallo scandalo della Banca Romana, rappresentazione emblematica degli interessi e delle relazioni sin troppo strette tra politica e mondo della finanza, Giolitti è costretto a dimettersi.
Francesco Crispi ne approfitta per tornare a rivestire il ruolo di Primo ministro. -
Stato d'assedio in Sicilia
Pur di fronteggiare le agitazioni sociali in atto, viene posto lo stato d'assedio, affidando i pieni poteri, in qualità di Regio Commissario, al generale Morra, già Prefetto di Palermo. -
Sciolto il Partito Socialista
Principale obiettivo della politica interna crispina, il Partito socialista
viene dichiarato fuori legge -
Sconfitta di Adua
Una colonna di 16.000 militari italiani viene annientata dalle forze etiopiche.
Alle violente manifestazioni di protesta che immediatamente scoppiano nelle principali città italiane, Crispi risponde con le dimissioni, lasciando di nuovo il passo a Rudinì.